Capitolo 20

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« Zio Noah? » avevo appena fatto un incubo e avevo una paura tremenda che un ladro potesse entrare nella mia camera così decisi di rifugiarmi nel mio posto sicuro.
« Zio Noah! » esclamai a gran voce cercando di far svegliare mio zio dal suo sonno profondo che lo colpiva quando aveva una giornata piuttosto difficile e stancante.
Sbuffai e con quel briciolo di coraggio che avevo all'età di sette anni mi alzai per dirigermi in camera di mio zio che sembrava dormire beato senza alcun problema.
Mi tremavano le gambe per la paura, il sogno era stato così realistico da bloccarmi il respiro ed io volevo solo rifugiarmi tra le braccia dell'unica persona che avevo di sicuro al mondo.
« Posso farcela! » mi spronai da sola e con una rincorsa mi precipitai nella sua camera mentre brividi di terrore mischiati al freddo si insinuarono sulla mia pelle.
Entrai nella sua camera correndo e mi buttai sul suo letto infilandomi subito sotto le coperte facendolo sussultare dallo spavento.
« Allison! Mi hai spaventato! » mi accoccolai sotto il suo busto tremando ancora come una foglia. Improvvisamente avevo la paura terribile che potesse morire da un momento all'altro, all'età di sette anni avevo già paura di perderlo.
Zio Noah mi prese il volto tra le mani. « Che succede? Non ti senti bene? » il sonno gli era scomparso e il viso sembrò svegliarsi completamente.
Scossi la testa mentre cercavo di calmare il tremore che ancora scuoteva il mio corpo impaurito.
« Che hai? Non scotti quindi non hai la febbre. » mi toccò delicatamente la fronte e poi ci posò sopra un bacio affettuoso.
« Ho fatto un brutto sogno. » mormorai mentre mi circondava con le sue forti braccia per stringermi forte al suo corpo.
Zio Noah iniziò a carezzarmi i capelli facendomi socchiudere gli occhi. « Ti va di raccontarmelo? »
Scossi subito la testa, una stupida delle mie compagne di classe mi aveva detto che se lo avessi raccontato si sarebbe poi avverato.
Lo sentì sorridere posando il volto tra i miei capelli. « Deve essere davvero brutto allora... »
Annuì mentre aumentai la presa con le mie sottili braccia sul suo busto. « Zio...»
« Sì? » le sue carezze nei miei capelli mi stavano tranquillizzando.
« Mi prometti una cosa? » affondai il viso nel suo petto mentre aspettavo la sua risposta che non tardò ad arrivare.
« Tutto quello che vuoi. »
« Promettimi che non mi lascerai mai. » mormorai a voce bassa mentre giocavo con un filo di cotone sfuggito dal suo pigiama blu notte.
Sospirò lentamente. « Amore mio... » il suo tono mi fece sgorgare le lacrime che avevo trattenuto fino a quel momento. « No amore perché fai così...aspetta, devo farti capire una cosa. » mi prese la mano piccola tra le sue enormi e calde mani e me la strinse facendomi avvertire il suo amore. « Non posso promettertelo perché prima o poi anche io dovrò andare via. »
« Perché? » iniziai a singhiozzare senza precedenti. « Anche tu te ne vuoi andare come mamma e papà? »
Il suo petto sussultò. « No, non me ne voglio andare. » si alzò leggermente appoggiandosi insieme a me allo schienale del letto.
« Ascoltami, tu sei una bimba molto intelligente quindi voglio che tu capisca. » mi distaccai leggermente da lui per guardarlo nonostante gli occhi lucidi che sfocavano la visuale. « Vedi... non si sa chi lo decide ma prima o poi tutti quanti non ci saremo più, tutti andremo dove adesso sono la tua mamma e il papà quindi inevitabilmente ci allontaneremo. »
« E dove si va? » iniziai a mordicchiarmi il labbro.
« Si va in un posto bellissimo, credo sia un giardino pieno di fiori. » quella rivelazione cambiò il mio modo di vedere la morte da piccola.
« Davvero?! » esclamai entusiasta. « Mamma e papà sono lì? » ero felice sapendo che i miei genitori si trovassero in un posto del genere.
« Sì, si trovano lì e ci guardano sempre. »
« Voglio andarci! » esclamai decisa.
Zio Noah scoppiò a ridere. « Oh no, non è proprio il momento... il tuo momento arriverà tra molto, molto, moltissimo tempo. »
Sbuffai. « Ma io voglio andarci. »
Lui scosse la testa. « Tu devi prima diventare grande. »
« E va bene. » mi arresi. « Ci andremo insieme? »
Lo sentì ispirare a fondo il profumo dei miei capelli. « Ci andrò prima io e questo non vorrà dire che ti avrò abbandonata, sappilo.»
Il nodo alla gola tornò imperterrito. « Però te ne andrai e io poi con chi starò? »
Puntò i suoi occhi marroni nei miei e con decisione disse: « Io ci sarò sempre per te, anche quando ti sembrerà di no, sarà proprio in quei momenti che ci sarò di più senza che nemmeno tu possa accorgertene. »
« Si però cerca di non andare adesso. » scoppiò a ridere ed io mi strinsi di nuovo a lui affondando la testa nel suo petto.
« Non vado da nessuna parte adesso...starò qui insieme a te per moltissimo tempo. » e per la prima volta mi addormentai serena sapendo che qualsiasi cosa sarebbe successa avrei avuto sempre lui al mio fianco disposto a proteggermi a qualsiasi costo.

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