Mi sdraiai sul letto, stanca morta. Avevo passato l'intera giornata al computer fino a notte fonda per scoprire la verità, ovviamente senza successo. Fissai il tetto per qualche minuto, non riuscendo a dormire. Pensavo a "Pel di Carota". Volevo rivederlo. Mi mancava così tanto. Soffocai un sospiro e chiusi gli occhi. Dovevo riposare, se volevo fare qualche passo avanti con la mia ricerca. In più mi sarei dovuta svegliare presto per andare a scuola. Mi addormentai dopo quelle che pensai fossero ore.
Mi svegliai per via della luce che filtrava dalla finestra. Mi girai sull'altro fianco, ancora mezza addormentata. In quel preciso momento le mie cinque sveglie suonarono all'unisono, rompendomi i timpani. Sbuffai dall'esasperazione, spegnendole una alla volta. Mi alzai controvoglia dal mio confortevole letto e mi diressi in bagno, prendendo dei vestiti puliti. Sussurrai al nulla, dove pensavo ci fosse il ragazzo, di non seguirmi all'interno. Mi chiusi a chiave e iniziai a farmi una doccia veloce e rinfrescante. Uscii qualche minuto dopo, iniziando ad asciugarmi. Il silenzio regnava sovrano nella casa. Probabilmente i miei erano già a lavoro, mentre mio fratello stava sicuramente ancora dormendo. Mi lavai i denti e pettinai, vestendomi in fretta subito dopo. Uscii dal bagno, dirigendomi, in punta di piedi, nella stanza di mio fratello. È tempo di fargli uno scherzo~, pensai ridacchiando sottovoce. Aprii piano la porta, cercando di fare meno rumore possibile. Entrai un po' titubante. La stanza era vuota. Mi guardai intorno stranita. Che avessi sbagliato a regolare la sveglia? Mi sedetti sul letto sistemato, pensando al da farsi. Sospirai esasperata, tornando nella mia stanza. Qualcosa non quadrava. L'orario era giusto: le sette e mezzo del mattino. Era impossibile che fosse uscito alle sei del mattino. Il mio sguardo si soffermò sul computer. Era acceso.«Tartaglia, sei stato tu?»
Domandai all'aria, cercando risposte.
Un pezzo di carta comparve al mio fianco con su scritto "in realtà no". Andai immediatamente nel panico. Che mio fratello l'avesse acceso mentre dormivo? Impossibile, l'avrei sentito, pensai. Mi avvicinai piano e incerta al monitor. Genshin Impact era aperto, ma la schermata era bloccata su Aether. Pensai che fosse molto strano, visto che come Traveler scelsi Lumine. Toccai titubante il monitor. Facendolo, tutto divenne nero. Chiusi gli occhi, pregando che quello che avevo fatto non fosse stata una cazzata madornale. Persi i sensi poco dopo, abbracciata dal buio.
Una volta ripresi i sensi, mi risvegliai nella cella dove avrei dovuto incontrare Nahida tramite la mia connessione mentale con lei. Di fianco a me vi era Tartaglia. Mi guardai intorno disorientata. Come avevo fatto a finire di nuovo nel gioco?Tartaglia: «Ti sei svegliata finalmente.»
Il ragazzo al mio fianco mi strappò via dai miei pensieri, riportandomi al presente. Lo guardai per qualche secondo, cercando di elaborare una frase di senso compiuto. Sentivo lo stomaco sottosopra. Il teletrasporto mi aveva lasciato una sensazione strana in corpo e sentivo un forte senso di nausea. Guardai il mio corpo, cercando di capire se fossi ferita o meno. Spalancai gli occhi alla vista del mio di corpo e non di quello di Lumine.
«Ma che...»
Sentii il ragazzo sbuffare.
Tartaglia: «Non ricordi nulla?»
Chiese infine. Annuii piano, ancora in preda al panico.
Tartaglia: «Almeno... Comunque non so nemmeno io che sia successo di preciso.»Sospirai, ormai esasperata. L'importante era che eravamo riusciti a tornare nel gioco. Mi alzai piano, per non aumentare la mia nausea.
«In che parte della storia credi che ci troviamo? Che si sia bloccato il tempo mentre eravamo via?»
Chiesi, girandomi verso il ragazzo. Lui si limitò solo a fare spallucce. Sospirai per l'ennesima volta, ancor più esasperata. Cercai un qualsiasi modo per aprire quelle dannatissime sbarre o anche solo la porta della cella. Qualsiasi cosa provassi, sembrava non funzionare.
«Quindi siamo bloccati qui?»
Dissi, lanciando via l'ennesimo sassolino.
Tartaglia: «Credo fin quando non salvi Nahida.»
«Lo farei, se ne sentissi la connessione! Quando sono stata separata dal corpo di Lumine, l'ho persa.»Ammisi, ormai in piena crisi esistenziale. Se avessi saputo che sarebbe successa una cosa del genere, non avrei mai toccato quel monitor. Tartaglia mi si avvicinò piano da dietro, stringendomi la vita. Arrossii pesantemente al suo tocco.
Tartaglia: «Almeno posso di nuovo toccarti.»
Disse piano, quasi sussurrando, al mio orecchio. Arrossii di nuovo, completamente in imbarazzo.
«Idiota...»Sussurrai, quasi senza fiato. La sua sola presenza mi faceva uno strano effetto. Il ragazzo rise leggermente, quasi divertito.
«C-comunque devo sapere che è successo a mio fratello.»
Dissi infine, cercano di tranquillizzare i battiti del mio cuore. Mi scostai piano dalla sua presa. Cosa sarebbe successo? C'era un motivo se il gioco ci aveva riportati al suo interno? Più cercavo di capire e più domande mi frullavano in testa. Speravo solo che Lucas stesse bene.
Tartaglia: «Mi sei mancata.»
Disse infine, uscendosene dal nulla. Sorrisi leggermente. Avevamo pensato la stessa cosa.
«Anche tu.»Sentii la sua mano prendermi il mento e le sue labbra posarsi sulle mie. Arrossii per l'ennesima volta, non sapendo come reagire. Sapeva essere davvero sleale quando voleva. Cercai di rimanere lucida, ma il suo bacio era troppo invitante. Cedetti alla sua insistenza. Dovevo essergli mancata davvero tanto per baciarmi in quel modo così... Impetuoso. Avrei così tanto voluto rimanere così per sempre. Sentii le sue mani scivolare lungo i miei fianchi. Non glielo impedii. Avevo bisogno di quelle attenzioni. Ero stata anche fin troppo tempo senza. Fin dove si sarebbe spinto, però? Avrei davvero tanto voluto saperlo. Decisi così di far fare tutto a lui, sentendo la sua impetuosità aumentare d'intensità. Mi fece distendere piano sul pavimento freddo e umido. Lo bloccai. Non potevamo in quel posto. Non per terra. La mia prima volta non l'avrei sprecata di certo in quel modo. Lo sentii sbuffare piano, per poi alzarsi e mettersi a sedere. Ci rimasi un po' male, ma non potevo farci molto. Gli diedi un leggero bacio sulla guancia, che lo fece arrossire di poco. Sorrisi a quella vista. Poteva essere davvero adorabile quando voleva. Mi sedetti di fianco a lui, appoggiando la testa sulla sua spalla. Chiusi gli occhi. Mi sentivo stranamente stanca. Mi addormentai subito dopo.
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𝒀𝒐𝒖 𝑱𝒖𝒔𝒕 𝒔𝒆𝒆 𝒎𝒆... 𝑨𝒔 𝑨𝒏 𝑬𝒏𝒆𝒎𝒚? [𝑻𝑨𝑹𝑻𝑨𝑮𝑳𝑰𝑨 𝑿 𝑹𝑬𝑨𝑫𝑬𝑹]
FanficChe dire... Il titolo dice tutto owo! (Nel prologo si parla di come ha avuto inizio la storia, quindi leggetelo, mi raccomando uwu). Una cosa... Aspettatevi di tutto. P.S. - Seguirà solo l'Archon quest ed escluderà qualsiasi altra cosa presente in g...