𝑻𝒉𝒆 𝑯𝒐𝒖𝒔𝒆 𝒐𝒇 𝑻𝒉𝒆 𝑯𝒆𝒂𝒓𝒕𝒉

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Nel negozio vi era l'imbarazzo della scelta. Così tanta scelta che mi fu davvero tanto difficile decidermi. Osservai gli abiti per quelle che sembrarono ore.

???: «Vuoi una mano?»

Chiese gentilmente, ma con un pizzico di arroganza, una giovane donna castana dietro di me, facendomi tornare al presente.

«S-scusi... È che questi abiti sono tutti così belli... Semplicemente non so quale scegliere.»
La ragazza sorrise leggermente.
???: «Sono contenta che i miei abiti ti piacciano. Sei nuova di qui, giusto?»

Quindi lei è la proprietaria del negozio, pensai alla sua affermazione. È davvero una bella ragazza ed ha anche un bellissimo stile, aggiunsi, poco dopo, al mio pensiero.
Sorrisi alla sua domanda, rispondendo con un leggero e timido "si".

???: «Io mi chiamo Chiori. Piacere di conoscerti.»
«Io sono (T/n). Piacere mio.»

Risposi ancora sorridendo. Il suo nome era davvero carino. Supposi che fosse di Inazuma per via degli abiti e del nome. Mi girai di nuovo verso gli abiti.

«Per caso sapresti consigliarmi qualcosa?»

Chiesi titubante. Non volevo dare troppo fastidio.
La ragazza sorrise, allungando la mano verso un abito color (c/p) che si abbinava tantissimo alla mia fascia per capelli. L'abito non era né troppo lungo né troppo corto, in quanto la gonna mi arrivava alle ginocchia. Era ricamato con del leggero pizzo sui bordi, con alcuni ornamenti al colletto e alle maniche. Presi l'abito tra le mani. Il tessuto era davvero leggero e le maniche erano in raso trasparente, con dei leggeri ricami che terminavano con dei piccoli ornamenti. Il nero delle maniche, insieme al (c/p), rendevano l'insieme stupendo alla vista.

«Mi piace davvero molto... Grazie!»
Chiori: «Di nulla.»

Rispose soltanto, accennando un sorriso. Mi girai verso Tartaglia, pronta a dirgli di aver scelto. Mi fermai sul posto poco dopo. Che avrebbe pensato? Mi avrebbe trovata carina? O semplicemente non gli sarebbe cambiato nulla? Feci un respiro  profondo, riprendendomi dai miei pensieri. Mi avvicinai piano al ragazzo.

«C-che ne pensi?»
Chiesi titubante al ginger, mostrandogli l'abito. Lui, in risposta, fece un sorriso gentile.
Tartaglia: «Ti starà un incanto. Anche se sono sicuro che nulla può essere più bello di te.»

Mi fece l'occhiolino subito dopo, ancora sorridendo. Potei sentire le mie guance andare letteralmente a fuoco. Gli sussurrai un "idiota...", dirigendomi alla svelta verso il piccolo camerino. L'ultima cosa che vidi prima di entrare, fu il ragazzo andare alla cassa per pagare. Una volta all'interno, iniziai a togliermi i vestiti. Li osservai per qualche secondo. I miei abiti preferiti erano ormai inutilizzabili. Li appoggiai sullo sgabello al mio fianco, prendendo in mano l'abito, che avevo appeso poco prima all'appendi abiti attaccato al muro. Me lo infilai con cura, prendendo poi i miei vecchi abiti. Uscii dalla cabina subito dopo, dirigendomi verso Tartaglia.

«Io sono pronta.»
Annunciai piano. La ragazza si girò verso di me.
Chiori: «Vuoi una busta per quelli?»

Ci pensai un attimo, annuendo subito dopo. Sarebbe stato più pratico e in più avrei evitato di sporcare l'abito. La ragazza mi porse una busta, in cui posai i vecchi abiti. Ringraziammo in coro, uscendo dal negozio dopo un leggero saluto. Ora dovevo assolutamente dirigermi da Lyney e Lynette. Camminando per le strade della città, ci fermammo ad ammirare un po' la piazza. Dovevo ammettere che Fontaine era un posto davvero bello.

𝒀𝒐𝒖 𝑱𝒖𝒔𝒕 𝒔𝒆𝒆 𝒎𝒆... 𝑨𝒔 𝑨𝒏 𝑬𝒏𝒆𝒎𝒚? [𝑻𝑨𝑹𝑻𝑨𝑮𝑳𝑰𝑨 𝑿 𝑹𝑬𝑨𝑫𝑬𝑹]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora