𝑰𝒔 𝑻𝒉𝒊𝒔 𝑻𝒉𝒆 𝑻𝒓𝒖𝒕𝒉?

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Aprii gli occhi improvvisamente, guardandomi intorno. Non vi era nulla, solo il buio.

«C'è nessuno?»

Chiesi, cercando di capire se fossi sola o meno.
Camminai per un po', ma il posto sembrava non finire più. Sentii una flebile voce femminile più in lontananza. Sembrava una bambina che chiedeva aiuto. Ricominciai a camminare, cercando di capire da quale direzione venisse. Dopo aver camminato un altro po', incontrai la ragazzina che stava parlando. Era Nahida. Non riuscivo a credere ai miei occhi. Dietro di lei vi erano Lumine e Paimon che, appena mi avvicinai di qualche altro passo, scomparvero nel nulla. Cercai in qualunque modo di consolare Nahida, dicendole che non è sola. Per un momento lei mi ha guardata sorridendomi, scomparendo anche lei nel nulla subito dopo.
Mi risvegliai tra le braccia del ginger. Quanto tempo era passato e perché avevo fatto quel sogno?

Tartaglia: «Finalmente ti sei svegliata.»
Sbadigliai leggermente, ancora assonnata.
«Ho sognato Nahida. Non credo fosse solo un sogno però.»

Gli dico infine, una volta sveglia del tutto.
Il ragazzo mi fissò in silenzio, rimuginando sulla situazione. Non aggiunsi altro, aspettai che succedesse una qualsiasi cosa per riuscire finalmente ad uscire da lì. Aspettammo probabilmente ore, ma alla fine venimmo liberati. Ovviamente appena sentimmo dei passi, il ginger si nascose. Una volta fuori, corsi per andare a prendere Nahida e liberarla del tutto. Una boss fight ci attendeva. Una di quelle che avrei voluto non fare. Scara era il boss più complicato che avessi mai incontrato fin ora. Respirai a fatica dopo l'ennesimo suo attacco. Non avere più il corpo di Lumine, significava anche non avere più tutti i suoi poteri e la sua forza. Cosa che rendeva la battaglia ancora più difficile. Fortunatamente alla fine riuscii, con anche un po' di aiuto da parte di Nahida, a sconfiggerlo. Ci riprendemmo la Gnosis di Raiden e ce ne andammo da quel posto.

Nahida: «Grazie a te finalmente sono libera. In più abbiamo sventato una grande minaccia.»

Arrossii leggermente. Non ero abituata a ricevere certi elogi, specialmente perché prima non erano davvero per me. Farfugliai un "di nulla", facendola sorridere.

Nahida: «So che hai delle domande, ma dovranno aspettare ancora qualche minuto.»

Disse, guardando un punto indefinito al di là del corridoio vuoto. Mi girai per capire cosa stesse fissando, ma improvvisamente mi sentii stanca e persi i sensi. Mi risvegliai al richiamo di Nahida. Mi guardai intorno intontita. Perché mai avevo perso i sensi? La stanchezza della battaglia?

Nahida: «Ti dirò tutto quello che vuoi sapere.»

Disse infine, vedendo che mi ero ripresa definitivamente. Feci un respiro profondo, preparandomi mentalmente.

«Tu sai che non sono la vera Lumine?»
La vidi annuire silenziosamente. Perfetto, almeno qualcuno che lo sapeva.
«Allora sai dirmi per caso perché sono stata portata qui?»

La vidi pensarci su. Probabilmente voleva spiegarmelo per bene per potermelo far comprendere al meglio.

Nahida: «È molto complicato onestamente. Per il momento non posso dirti molto in quanto devi scoprirlo da sola. Posso solo dirti che presto questo mondo non seguirà più le sue regole. Nemmeno io so esattamente a cosa potrebbe portare una cosa del genere. Ci sono troppe possibilità. Sappi inoltre che la persona che ti ha portata qui, cercherà di ucciderti.»

Erano troppe informazioni in una sola volta. Non seppi su cosa soffermarmi e cosa tralasciare. Sospirai dall'esasperazione poco dopo. Un tizio mi aveva rapita solo per poi potermi uccidere? Non aveva assolutamente senso.

«Ok va bene... Un'altra domanda... Sai per caso che fine ha fatto mio fratello?»
La guardai un po' impaurita al pensiero di quale risposta mi avrebbe potuto dare.
Nahida: «Anche lui è stato portato qui. Lo ritroverai presto. In questo universo dovrebbe essere Aether.»
Feci un sospiro di sollievo nel sentire quelle parole.
Nahida: «Per quanto riguarda Dain, sembra essere stato cancellato dall'esistenza. Non so se questa cosa cambierà e troverà l'ennesima vittima che lo sostituirà. Però almeno in tutto questo hai trovato una persona che ti aiuterà.»

Sorrise piano alla sua affermazione, facendomi arrossire. Tartaglia uscì dal suo nascondiglio, sentendo le sue parole, e si posizionò di fianco a me.

«Ultima domanda. Perché sono svenuta prima?»
Sospirò alla mia domanda, ma mi rispose lo stesso.
Nahida: «Dottore è stato qui. Abbiamo fatto un accordo. Ha la Gnosis.»

Feci un facepalm. Non potevo crederci, ma non me la sarei presa con lei. Era la dea del sapere dopotutto. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per conoscere qualcosa di cui non era a conoscenza. Una volta salutata, io e il ginger ci dirigemmo fuori dall'abitazione. Mi fermai a metà strada a contemplare il pavimento.

Tartaglia: «Sei preoccupata per quello che ti ha detto?»

Annuii piano. Non sapevo come comportarmi. Mio fratello poteva essere in pericolo e era solo per colpa mia. Sentivo le lacrime pizzicarmi gli occhi, chiedendo di uscire. Forse l'unica cosa positiva in tutto quest'inferno era il ginger, che si era appena posizionato di fianco a me. Volevo salvare tutti, ma non sapevo come fare.

Tartaglia: «Perché per il momento non pensiamo ad andare a Fontaine?»

Mi chiese dopo qualche minuto di mio silenzio. Sospirai e annuii. Dovevamo andare avanti, non potevamo far altro al momento. Speravo solo che  avrei finalmente ritrovato mio fratello sano e salvo.

𝒀𝒐𝒖 𝑱𝒖𝒔𝒕 𝐒𝐞𝐞 𝐌𝐞... 𝑨𝒔 𝑨𝒏 𝑬𝒏𝒆𝒎𝒚? [𝑻𝑨𝑹𝑻𝑨𝑮𝑳𝑰𝑨 𝑿 𝑹𝑬𝑨𝑫𝑬𝑹]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora