Capitolo 3: Amore

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Appena vidi il Professore, lo salutai e mi diressi giù, sentendo gli occhi di Berlino su di me.

"Andres, non osare" disse il Professore.
"A fare cosa?" Disse Berlino, guardandomi uscire.
"Non renderla la tua sesta moglie, deve vivere la sua vita e tu non rovinargliela"
"Farò più attenzione" disse Andres sbuffando.

Mentre scendevo pensai: "Cazzo il libro"

Aspettai che il professore e Berlino finissero di parlare e lo presi.

Quella sera, io ero in camera mia a leggere un nuovo libro di diritto, quando sentii bussare alla porta. La aprii: era Berlino.

"Posso entrare?"

"Ehm, sì sì certo" mi misi da parte.

Lui attraversò la porta e la chiuse.

Mi prese le mie mani e le baciò.

"Vienna, devo confessarti che, sei bellissima e..." mi guardò e si avvicinò come qualche ora fa.

Stavolta non fummo interrotti, e ci baciammo. Le sue labbra toccavano le mie e la sua lingua cercava la mia. Ci staccammo un attimo e sorridemmo.

Mi disse "Scusa se sono stato troppo diretto..."

Io rimasi in silenzio.

Mentre stava per uscire dalla stanza, lo afferrai per il braccio e lo baciai di nuovo. Le sue mani e braccia erano attorno alla mia vita, le mie invece attorno al suo collo.

"Dobbiamo farlo, Berlino. Se non lo facciamo, mi manderai il cervello a puttane"

Berlino non se lo fece ripetere due volte.

Mi mise le mani sul culo e mi prese in braccio mentre ci baciavamo. Mi mise sul letto e mi tolse la maglia: ero in reggiseno. Ci girammo e stavolta io gli tolsi la camicia e la cintura. Ci rigirammo ancora, stavolta però il suo bacio non restava solo sulle mie labbra, ma andava fin là sotto. Mi tolse i pantaloni e ci rigirammo di nuovo. Presi il controllo su Berlino e vidi che era molto eccitato. Ci unimmo appassionatamente.

Facemmo l'amore quella notte.

Era stata la notte migliore della mia vita.

Le capitali tedesche: Berlino e ViennaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora