Capitolo 18: Viva gli sposi

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"Salutaci l'esterno!"

Tokyo urlava tantissimo.

Io vidi la scena da dietro il muro. Berlino aveva fatto bene. Era stata una grande figlia di puttana con tutti noi.

"Helsinki, vai dagli ostaggi. Io sono al secondo piano se hai bisogno"

Prima che andò via, uscì dal mio nascondiglio.

"Berlino" lo chiamai

"Amore mio, tutto bene?" Disse lui avvicinandosi e notando che stavo piangendo.

"Scusami dovevo dirtelo che ero sterile. È il mio tallone d'Achille.  Non mi piace dirlo e-e mi dispiace che ora dovrai sposare una donna steril-"

"Non dirlo nemmeno" mi fermó lui "Io sono contentissimo di sposarti quando saremo fuori di qui"

Lo guardai

"Ma io come farò senza di te..."

"C'è la farai... perché sarò al tuo fianco"

"Io... Non capisco"

"Il professore mi ha detto che, uscito di qui, potrei provare una cura sperimentale in Germania e trasferirmi definitivamente in Italia nella mia casa"

"Davvero?!" Urlai io "mio Dio, Andres, non ci credo!" Scoppiai a piangere di gioia.

"Piccola, non piangere. Verrai con me in Italia. Te lo prometto. Così mi insegni un po' di italiano, che ne dici?"

"Si" gli risposi. Ancora non ci credevo

"E non scordiamoci che ti devo sposare"

Lo guardai: cazzo se era ed è bello

"Vero e dimmi dove lo vorresti fare?"

"Nella mia casa"

"Ah certo che domande"

"Già mi immagino, tu che arrivi nel tuo vestito bianco da me all'altare davanti al prete e dici-"

"-No, non lo voglio"

Mi guardò serio.

"È ironia sciocchino"

"Dicevo. E dici: lo voglio. Anche io lo dico e ci baciamo e diventiamo in tutti i sensi marito e moglie"

"Signor e Signora De Fonollosa"

Ci baciammo

"Beh... però potremmo anche sposarci in tuta."

"In questa tuta?"

"Sì, è così che ci siamo conosciuti e così ci dovremmo sposare"

"Aspetta" presi dalla mia tasca della tuta due spolette( la sicura di una bomba a mano, l'anello). Gli diedi una di esse. "Ecco: Ora, signor Berlino, vuole sposare la qui presente Roma?"

Ridacchió

"Si lo voglio" mi disse lui guardandomi negli occhi "e vuole lei, signora Roma, sposare il qui presente Berlino?"

"Si, lo voglio"

Ci infilammo le "fedi"

"Ora può baciare la sposa" gli dissi tirandogli la tuta rosso fuoco verso di me.

Quanto sono fiera di questa decisione.

Le capitali tedesche: Berlino e ViennaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora