Capitolo 22: Inizia la fuga

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Anche se avevo riposato, le nausee e il mal di testa non passavano.

"Comunque non mi hai ancora risposto alla mia domanda"

"Quale fratellone?"

"A Toledo ti ho chiesto se tu ti scopavi qualcuno, e tu non mi hai ancora risposto"

FLASHBACK

Mentre scendevo per andare a fare colazione (perché si, le camere sono al piano superiore), incontrai Denver.

"Ehilà, Vienna, come stai?"

"Bene, tu?"

"Ah, da Dio. Stanotte ho dormito con una Maserati."

Capii che parlava di Tokyo. Continuò a bassa voce " L'ho portata in camera mia e beh, il resto si capisce. Tu ti sei scopata qualcuno?"

Non volevo dirgli che mi scopavo Berlino, così ignorai la domanda.

"Non mi stupisci, Denver. Ma devi sapere che non sei l'unico ad averla portata a letto" gli risposi io

FINE FLASHBACK

" Ah, è vero. Io mi sono scopata Berlino un paio di volte"

"È... bello?"

"Altro che... mi vuole anche sposare." Diventai cupa

"Che ti prende adesso?"

"Papà non mi potrà accompagnare all'altare e sono triste"

"Lui sarà sempre con noi, sai anche io penso che sposerò Monica"

"Viva gli sposi"

Ci abbracciamo.

Vediamo arrivare Berlino e altre due figure. Nel vederli, un sorriso ci compare in faccia.

"Professore!" Urlo io correndo ad abbracciarlo.

"Ciao Roma" continuò " Questo è-"

"Qui dentro Palermo ma fuori ci conosceremo meglio, vero?"

Si riferiva al fatto che avrei sposato Andres e quindi ci saremo visti più spesso

"Certo signor Palermo"

Che simpatico. Era il migliore amico di Andres.

"Denver, Roma mi dispiace tanto"

"Stava male e soffriva molto" disse Denver

Abbracciò il professore mentre io abbracciavo Berlino.

"Usciamo, iniziate a portare i soldi" disse Berlino

"Ok"

Prima di andare da Nairobi mi fermai in un ufficio, quello di Monica. Mi ricordavo che aveva detto che nel suo ufficio c'erano dei test di gravidanza. Ne presi uno e andai in Bagno.

Aspettai e aspettai.

Lo girai.

"Merda... è positivo"

Cazzo se ero felice. Lo ero ancora di più quando senti la voce di Berlino.

"Roma, dove sei?"

"Sono qui" gli dissi con un enorme sorriso. Lo abbracciai.

"Perché mi abbracci?"

"Perché è avvenuto un miracolo grazie a te"

Le capitali tedesche: Berlino e ViennaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora