"16 ostaggi stanno scappando!!"
"Cazzo" dissi io sottovoce
"Andate a cercarli io chiamo il professore" dico agli altri. Come avevamo deciso io ed il professore, Roma deve avere il sangue freddo, non come Vienna.
Lo chiamai con il telefono
"Professore"
"Roma, so già tutto. Vedo tutto dalle videocamere" disse lui tremante.
"Professore, io dico di attivare il piano Murcia, non crede?"
Sospirò
"Non so se è una buona idea"
"È una situazione un po' critica"
"Sí hai ragione" mi risponde lui "Piano Murcia. Subito"
Chiusi la chiamata e mi diressi nell'armeria. Entrata nella stanza, presi il borsone nero e lo aprí. Dentro c'era il mio fucile da cecchino e i suoi caricatori. Potevo scegliere tra i proiettili normali, quelli velenosi con microfono e i proiettili blu, che non facevano danni. Pensai che tutti erano indispensabili, così li presi tutti.
Indossai la maschera e l'uniforme da cecchino. L'uniforme poteva proteggermi da tre colpi di fucile e da 15 colpi di pistola.
Andai nei magazzini. Tutti gli altri erano davanti a me. Mi misi contro la parete e mi avvicinai a Mosca. Mosca era nella poca parte di muro che rimaneva dopo l'esplosione dei nostri esplosivi plastici fatti saltare dagli ostaggi aiutati dalla polizia.
Gli dissi "Mosca, fatti da parte ci penso io adesso. Piano Murcia"
"Va bene Roma"
"Porta Helsinki via di qui e anche Denver, sono troppo esposti nel loro riparo"
Ero molto severa. Dopotutto, ero ancora io al comando.
"Berlino!" Urlai. Lo vidi alzare la testa. Era, insieme a Tokyo, dietro un mucchio di sacchi.
Gli feci segno di indietreggiare. Lui non si mosse. Lo feci allora a Tokyo.
Lei lo fece. Vista la situazione, finalmente anche Berlino indietreggiò.Caricai il mio fucile. Misi la canna del fucile sul muro, così che era difficile da colpire. Mirai al primo poliziotto. Lo colpí in testa, seguito dal secondo, dal terzo, dal quarto, dal quinto, dal sesto e dal settimo. Erano proiettili blu, quindi non gli causai gravi danni, forse qualche livido.
Mi stavo preparando a sparare di nuovo quando lo vidi, era Angèl. Cambiai i proiettili e scelsi quelli normali. Lo presi di mira e lo colpì al piede.
Intanto Rio era arrivato con dei pali per fermare la lastra che avremmo usato per proteggerci. Prima di alzare la lastra, colpì altri 5 poliziotti con i proiettili blu.
Chiusero il buco.
Eravamo di nuovo salvi.
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Le capitali tedesche: Berlino e Vienna
FanficVienna, o meglio Roma, è una ragazza che ha sofferto molto nella vita e solo una persona riesce a ricucire le cicatrici della ragazza. Però per colpa di un amico di quest'uomo, il suo sogno più grande verrà infranto e distrutto dopo il suo successo...