ORIGAMI (sajolie)

Domande

Per i 5 giorni successivi Angela mi ha evitata in qualunque modo possibile.
Sembra non ne voglia più sapere di me.
Quando siamo nella stessa stanza finge che io semplicemente non esista.
Non uno sguardo, non una battuta, non una provocazione.
Niente.

Io ci sto provando.
Non sto facendo chissà che di concreto, ma cerco di rimanere sola con lei, provo a fare piccole gentilezze nei suoi confronti e soprattutto cerco il suo sguardo, sempre.
Forse non sarà abbastanza, ma la cerco.

Ora la sto guardando scrivere su un foglio bianco, vorrei così tanto sapere cosa.
Non sono in diritto di saperlo, non lo sono mai stata.
Lei è così concentrata sul suo foglio che non nota il mio sguardo su di lei.
Preferisco pensare questo piuttosto che pensare che lo nota ma lo ignora volontariamente.

Affianco a lei c'è Valentina. È sempre vicina a lei.
Vale a differenza di Angela nota il mio sguardo.
Lo nota e improvvisamente si alza dalla sedia.
Penso subito debba andare in bagno oppure a prendere un bicchiere d'acqua, invece no.
È diretta verso di me, sembra arrabbiata.

"Vieni con me" mi dice solo questo.

Io lo faccio, mi alzo e la seguo, ma ho paura.

È arrabbiata perché ha notato che guardo la sua ragazza?

Entriamo in camera sua, che poi è la stessa di Angela.
Chiude la porta, incrocia le braccia e mi guarda in modo non esattamente amichevole.

Cosa sta succedendo?

"Cos'hai intenzione di fare?" mi chiede.

Sicuramente si è arrabbiata per quello, lo immaginavo.

"Niente Vale, perché?" fingo di non sapere quello di cui mi sta parlando.

"Sarah, non prendermi per il culo, so cos'è successo" continua con un tono ancora più irritato di prima.

"Vale, di cosa stiamo parlando?" continuo io sulla stessa linea.

Dissimulare, dissimulare sempre.

"Sarah, Angela mi ha raccontato. Ti è sembrato giusto trattarla in quel modo?" sembra decisamente scocciata.

Ah quindi si tratta di questo? Non è gelosa?

"Lo so Vale, lo so. Io ci sto provando però" le dico sinceramente.

"Ah si? E in che modo? Guardandola di nascosto? Seguendola quando cambia stanza?" mi risponde lei, sembra vada sempre peggio.

Queste sue constatazioni mi fanno sentire stupida.
Ha ragione, ha dannatamente ragione.

"Fai qualcosa di concreto se non vuoi perderla" sembra concludere così il suo discorso.

Io però voglio delle risposte in più da lei.

"Il fatto è che sembra non voglia più avere niente a che fare con me. Forse non ha mai voluto avere niente a che fare con me" le dico quasi disperata.

"Sarah lei ci sta male, è ferita, ma quello che hai detto non esiste proprio" mi rassicura.

"Ma se pensi che limitarti a guardarla cambierà le cose ti sbagli di grosso" aggiunge.

Poi esce e mi lascia qui da sola.

Io rimango lì, indecisa su cosa fare.
Devo davvero essere io a fare il primo passo? Molto probabilmente si, è giusto così, sono io ad aver sbagliato.
In fin dei conti è facile chiedere scusa, no? No, non lo è. Non per me almeno, sono troppo orgogliosa, è sempre stato un mio problema.
Tuttavia stare qui dentro senza le continue e irritanti provocazioni di Angela è difficile.
Mi costa ammetterlo, ma mi manca.
Ne sento la mancanza ogni giorno sempre di più.