Chitarra

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Stiamo registrando la puntata, ormai abbiamo iniziato da un po' e il mio turno di cantare si sta sicuramente avvicinando.
Non sono per niente tranquilla, non ho un buon presentimento.

Nel banco accanto al mio c'è come sempre Angela, che nota il mio sconforto e la mia ansia.
Mi rivolge degli sguardi di supporto, ma nei suoi occhi forse ci leggo anche un po' di pena, che è l'ultimo sentimento che vorrei farle provare.
Sono sicura che se fossimo in casetta proverebbe a starmi più vicina, o almeno voglio pensare sia così.
Invece qui, in studio, degli sguardi sono tutto ciò che posso aspettarmi.

Vorrei riuscire a non farmi prendere dal panico, vorrei essere più sicura di me stessa.
Purtroppo però per la maggior parte del tempo il pensiero è che non resterò per molto tempo qui dentro.

Inesorabilmente il mio momento di cantare arriva. Maria chiama il mio nome e automaticamente iniziano a tremarmi le mani.
Non so perché oggi sento l'ansia in questo modo, credevo stesse andando meglio ultimamente.

Prima di scendere guardo Angela, quasi a cercare aiuto. Lei in risposta mi riserva un sorriso appena accennato.
Vorrei potesse bastarmi, ma no, non mi sento più tranquilla.

Scendo e vado al microfono, inizio a cantare la mia cover, ma la voce mi trema.
Questo non fa altro che farmi andare ancora di più nel panico, quindi finisco per fare un vero e proprio disastro.
O almeno questo è quello che è parso a me.

Quando torno al banco non guardo nessuno, voglio solo tornare in casetta e stare sul letto, sono totalmente demoralizzata.

La puntata prosegue, io non ascolto altro fino al momento della classifica;

Penultima.

Potevo aspettarmelo, anzi, poteva anche andare peggio, ma questo non fa altro che peggiorare il mio umore.

Finita la puntata vado dritta in casetta e poi in camera mia. Insieme a me c'è Stella, anche lei di pessimo umore a causa della classifica.

"Io non ci posso credere" dice lei mentre cammina avanti e indietro per la la camera.

Io sono sul letto e la guardo, ma non rispondo.

"A mio parere non meritavamo gli ultimi due posti, c'è gente decisamente peggio qui dentro" continua.

"Ste, io ho fatto schifo" le dico, ammettendo la verità, ero convinta di meritarmelo quel posto.

"No Sarah, tu eri agitata e si è sentito, tutto qui. Ci sono persone che secondo me non sarebbero neanche dovute entrare" mi risponde.

Non ne sono convinta, quando si tratta di autocriticarmi sono molto severa. So essere la migliore nemica di me stessa.

È un bussare alla porta che interrompe il nostro discorso.
Ad aprire è Angela, noto che mi cerca subito con lo sguardo.

"Come state?" ci chiede semplicemente.

"Secondo te Ange? Soprattutto perché a mio parere non meritavamo quella posizione in classifica" le risponde Stella.

"Anche secondo me ragazze, però purtroppo bisogna accettare anche le critiche e le opinioni diverse dalle proprie, non andrà sempre così" ribatte Angela.

"Certo, è facile per te" intervengo io, mi sembrano solo frasi fatte quelle che ha detto.

"No, in realtà no Sarah, non pensare mi faccia piacere vederti stare così" mi risponde rivolgendosi solo a me, forse erroneamente.

"Non è la stessa cosa, a te può anche dispiacere, ma quelle a sentirsi inadeguate siamo noi" le risponde questa volta Stella.

"Raga, non siete inadeguate. So che fate fatica a crederlo, ma il problema principale è che non riuscite a credere in voi stesse, indipendentemente dal parere degli altri"

ORIGAMI (sajolie)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora