Origami

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Domani abbiamo la registrazione della puntata e io non ho ancora un singolo pronto.
Ho qualche idea, molto vaga, ma non sufficiente per scrivere qualcosa da presentare.
Quindi ho deciso di fissarmi un obiettivo;
per la puntata della settimana prossima devo avere il singolo pronto.
Obiettivo forse un po' ambizioso, ma devo riuscirci.

Per questo ora mi trovo seduta al tavolo a fissare la miriade di fogli bianchi che ho davanti, aspettando che l'ispirazione compaia dal nulla.

Mi prendo la testa tra le mani e sbuffo leggermente.
Perché è così difficile?

"Hai bisogno di una musa ispiratrice?"

È la voce di Angela, che si avvicina a me portando una mano sulla mia spalla.

"Disperatamente" le rispondo seria.

"Eccomi qui per te allora" mi dice sedendosi al tavolo.

Arrossisco di conseguenza, con lei mi viene spontaneo.

Effettivamente potrei scrivere qualcosa ispirandomi alla discussione avuta con lei.

Non mi parla, ha rispetto della mia concentrazione, ma la sua vicinanza è comunque d'aiuto.

Mentre provo a scrivere ogni tanto il mio sguardo si alza su di lei e anche lei fa lo stesso.
Quando i nostri occhi si incontrano nasce un sorriso sul mio volto, che lei ricambia.
È un momento così bello che vorrei non finisse mai.

Dopo qualche gioco di sguardi la vedo, sempre in assoluto silenzio, prendere uno dei tanti fogli davanti a me e giocarci.
Si starà annoiando, penso.

Torno concentrata sulla mia scrittura, fino a quando la mia attenzione viene catturata dalla sua mano che si allunga sul mio foglio, lasciando al di sopra un piccolo fiore di carta, sembrerebbe un tulipano. È bellissimo.

Alzo gli occhi su di lei e la guardo stupita.

"Come hai fatto? È stupendo" le chiedo, prendendo il fiore in mano e osservandolo meglio.

"Chissà quanti talenti ti tengo nascosti" mi risponde lei, facendomi un occhiolino ammiccante.

Alzo gli occhi al cielo, ma arrossisco, molto.

"Ne sai fare altri?" le chiedo poi, ignorando la sua velata provocazione.

"Ho una passione per gli origami, tu continua a scrivere, io vedo cosa riesco a fare" mi risponde.

E così faccio, mi concentro di nuovo sulla scrittura mentre lei da tutte le sue attenzioni a una manciata di fogli presi da me.

"A te" mi dice mettendomi davanti agli occhi un cuore.

"È semplice, ma fa sempre la sua figura" aggiunge.

Non riesco a dire niente, mi limito a guardarla imbambolata, completamente ammaliata da quello che sta facendo.

"Sapevo anche fare il drago, ma è difficile, ci provo ma non so se mi ricordo come si fa" dice prima di riprendere a smanettare con un altro foglio.

Improvvisamente la voglia di baciarla diventa decisamente troppa, ma sarebbe fuori luogo in questo momento.

Dopo qualche minuto mi mostra con orgoglio il risultato;

"Ecco, non è perfetto, però si capisce che è un drago, vero?" mi chiede speranzosa.

"Si, è bellissimo" le rispondo, avvicinandomi a lei e accarezzandole delicatamente una guancia.

Lei inclina la testa in direzione della mia mano, per aumentare il contatto.
Poi poggia la sua mano sulla mia, per poi portarla vicino alla bocca e rilasciarci un bacio.

ORIGAMI (sajolie)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora