La tua ragazza

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"Sono preoccupata per la puntata, sono sempre bassa nelle classifiche" ammetto alle mie amiche con cui sono seduta a fare colazione.

Questo pomeriggio registriamo la puntata e non sono per niente positiva.

"Ho l'impressione di non piacere a nessuno" continuo poi.

"Secondo me devi solo capire che direzione prendere, ma è normale non avere un'idea chiara, sei ancora tanto giovane" è Angela la prima a rispondermi.

So che non ha cattive intenzioni e so che probabilmente ha ragione, ma le sue parole in qualche modo mi feriscono.
Pensa che sia una ragazzina immatura?

"E dimmi donna vissuta, come dovrei scegliere questa direzione?" le chiedo acidamente.

"Sarah, non c'è un modo, serve esperienza. Non prenderlo come un attacco, a me piaci, artisticamente parlando" risponde lei.

"Saretta penso abbia ragione Ange, ma stai facendo un sacco di progressi e a me la tua voce piace tantissimo" continua Valentina questa volta.

"Bene, quindi sono una ragazzina immatura per voi. Afferrato il concetto" dico questo e mi alzo da quel tavolo per rifugiarmi in camera mia.

"Sarah non abbiamo detto questo, torna qui" prova a dirmi Valentina mentre me ne sto andando.

Non le do ascolto.

"Lascia stare amo, tanto è inutile" interviene Angela.

Certo, la coppietta che si spalleggia.

Mi butto sul letto e apro TikTok, sfruttando il poco tempo in cui ci è permesso usare i cellulari.

Il primo video che mi trovo davanti è un edit con protagoniste Angela e Valentina.
Ormai, oltre ad essere chiara a me, la loro affinità è evidente anche al pubblico a casa.
Manca solo l'ufficialità.

Capisco che neanche TikTok può calmare la mia ansia, quindi decido semplicemente di fissare il soffitto.
Grande soluzione, si.

Rimango così fino a quando non entra in camera Stella.
Non sono pronta anche alla sua predica.

"Perché hai reagito in quel modo? Non ti hanno detto niente di male" inizia subito lei.

"Ora anche tu sei dalla loro parte?" le dico incredula.

"Sarah non c'è nessuna parte, nessuno è contro di te"

Mi viene difficile credere alle sue parole in questo momento.

"Sà, in pratica ti hanno detto che hai tantissimo potenziale ancora da scoprire, è una cosa bella" continua lei mentre si siede sul mio letto, si mette accanto a me e mi lascia qualche carezza sui capelli.

Sono fortunata ad averla incontrata, riesce sempre a farmi ragionare. Ho estremamente bisogno di una persona come lei in un contesto simile.

"Mi sono comportata da bambina, vero?" chiedo, senza guardarla negli occhi.

"Ma no, vedrai che capiranno"

La abbraccio, mi fa bene averla qui.

Dopo aver passato qualche minuto sul letto a parlare ci avviamo verso lo studio.

Nel tragitto non parlo né con Angela né con Vale.
Tantomeno lo faccio in puntata, anche se ogni tanto non riesco a evitare di guardare furtivamente Angela, che si trova proprio nel banco accanto al mio.

All'improvviso succede qualcosa che non mi aspetto. La classifica non va così male come pensavo, anzi direi che va discretamente bene.
Questo riesce a cambiare il mio umore, la mia felicità è a mille, forse per la prima volta da quando sono qui mi sento fiera di me.

L'entusiasmo è talmente alto che appena rientriamo in casetta non riesco a evitare di correre ad abbracciare Angela.

Si, anche se dopo la discussione di stamattina non ci siamo più rivolte la parola.
Mi è venuto istintivo cercare lei.

La colgo alla sprovvista, tanto che per poco non cade.
Recupera l'equilibrio e mi stringe più forte.
Il suo viso è nell'incavo del mio collo, il suo respiro mi fa solletico.

"Visto? Devi credere di più in te stessa, ti sottovaluti" mi dice lei felice, ancora nell'abbraccio.

Decido di lasciare la presa e solo a questo punto noto Valentina dietro di noi che ci guarda.

"Oh scusa" dico rivolgendomi a Valentina.

Perché mi sto scusando? Non lo so.
Sapendo del loro probabile avvicinamento non voglio che pensi cose strane vedendomi così vicina a quella che forse è la sua ragazza.

Lei fa una faccia confusa sentendo le mie scuse, ma prosegue congratulandosi;

"Sei stata forte Saretta, sono tanto felice per te" mi dice lei, per poi avvicinarsi e darmi un breve abbraccio.

Forse complice il mio buon umore il tempo scorre velocemente.
Dopo cena decido di andare fuori a fumare, quindi prendo la mia iqos e mi incammino in giardino.

Anche questa volta mi accorgo di non essere l'unica ad aver avuto questa idea.
Ormai è diventata quasi la normalità.
Vedo infatti Angela intenta a fumare.

Lei nota subito la mia presenza.

"A quanto pare siamo destinate a incontrarci" inizia lei la conversazione.

"Oppure abbiamo semplicemente le stesse abitudini" suppongo io.

"Così rendi tutto meno romantico però" mi dice lei fingendosi seria.

"Mi spiace metterti davanti a questa dura verità" replico io reggendole il gioco.

Dopo questo breve scambio mi siedo sulla sua stessa panchina. 

Tra noi cala un silenzio stranamente confortevole, anche se con la coda dell'occhio noto che lei non accenna a togliere lo sguardo da me.

"Perché mi guardi?" sono io a rompere il silenzio, dando voce ai miei pensieri.

"Che c'è? Prima ti offendi perché non ti guardo abbastanza e poi ti imbarazzi perché ti guardo troppo? Pensavo ti piacesse essere guardata" mi risponde lei.

"Non ho mai detto questo, l'hai dedotto tu" le ricordo.

"Puoi ammettere che la verità è che semplicemente ti piace guardarmi" le dico scherzando, con un'audacia che non mi riconosco.

Anche lei sembra sorpresa dalle mie parole.

"Ma come sei vanitosa" mi dice ridendo.

"Rientro, non vorrei far ingelosire la tua ragazza" le dico con ironia alzandomi.

"La mia ragazza?" mi chiede con curiosità.

"Esatto, l'abbiamo capito tutti ormai"

La vedo ridere, deve aver capito di chi parlo.
È divertita, ma non prova a smentire.

Le do le spalle e rientro in cucina, dove mi aggiungo a una conversazione casuale tra Petit e Mida.
Rimango con i ragazzi fino a quando non sento gli occhi diventare pesanti, per cui decido di andare in camera.
È stata tutto sommato una bellissima giornata, ma impegnativa, e la stanchezza inizia a farsi sentire.

Ed è quando sono in corridoio che la vedo di nuovo, quasi sul punto di aprire la porta per entrare in camera sua.
Quando mi vede toglie la mano dalla maniglia e si avvicina a me.

"Ci incontriamo di nuovo, tante abitudini simili a quanto pare" mi dice lei.

Io mi limito a sorriderle, non so bene cosa rispondere.
Ho sempre la risposta pronta di solito, lo considero un mio talento, ma con lei questa mia capacità alcune volte viene meno.

"Buonanotte Sarah" continua lei, non sentendo nessuna risposta da parte mia.

Poi si avvicina a me, portando la sua bocca vicino al mio orecchio;

"Hai ragione, mi piace guardarti" mi sussurra prima di sparire entrando nella sua camera.

Spero non abbia notato la mia pelle d'oca.

ORIGAMI (sajolie)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora