La cosa peggiore

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Angela's pov

Intorno a me c'è un silenzio assordante, tutti aspettiamo di sapere il nome della seconda persona che andrà al ballottaggio finale.
Purtroppo ho un bruttissimo presentimento.

Dopo qualche interminabile secondo Maria pronuncia il mio nome, proprio come temevo.
Trovarmi in questa situazione è la cosa che più di tutte volevo evitare.

Ma andiamo con ordine.

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Sapevo di aver fatto una grandissima cazzata nascondendo a Sarah la verità su quella ragazza.
Quello che non sapevo e non potevo immaginare era una sua reazione così estrema.

La sera dell'ultima discussione mi aveva detto di aver bisogno di tempo per pensare, voleva una pausa.

Una pausa da cosa? Da una relazione mai neanche iniziata?
Sapevo non sarebbe finita bene.

Mi ha confessato di non sentirsela di continuare un rapporto nato con una bugia. Non ho saputo darle torto.

Così i giorni distanti sono diventati mesi.
Sono arrivate le vacanze di Natale e ho provato a contattarla per vederci fuori dal programma, ero pronta a tutto pur di farle capire che ero consapevole della stronzata fatta.
Non ho mai ricevuto risposta.

Nonostante ciò non ho voluto arrendermi, le ho mandato altri messaggi durante la pausa natalizia. Anche questi, solo visualizzati.

Comunque non mi sono data per vinta, tornate in casetta ho provato a parlarle ripetute volte.
Lei ha sempre evitato di affrontare il discorso, inventando qualsiasi scusa per rimandare quel momento.

Per me stava iniziando a diventare difficile non lasciarmi prendere dallo sconforto, quindi cercavo supporto dai pochi compagni di avventura che ancora mi stavano vicini. Ogni tanto lasciavo andare qualche lacrima mentre ero con Vale, ogni tanto riuscivo a piangere solamente da sola chiusa in bagno.

Sarah mi ha solo mostrato indifferenza, la più totale indifferenza.
Spesso mi sono chiesta se davvero non le importasse più nulla di me, di noi. Ancora non mi so rispondere.

Poi è arrivato il suo compleanno, non avrei più potuto prenderla in giro chiamandola "minorenne".
La verità era che ormai io e lei non scherzavamo più insieme, non ci prendevamo più in giro, non ci salutavamo nemmeno.
Eravamo molto distanti a quel punto, ma volevo in qualche modo mostrarle la mia vicinanza. Volevo farle sapere che non avevo smesso di pensare a lei.
Per questo le avevo comunque fatto un regalo, sapendo che avrebbe potuto anche non accettarlo.

Il giorno del suo 18esimo compleanno ho aspettato un momento in cui si trovava da sola e mi sono avvicinata a lei, porgendole come regalo quella che era una mia chitarra, ormai sua, insieme ad un semplice biglietto:

"Se vorrai ti insegnerò a suonarla"

Sapendo il suo desiderio di imparare a suonare la chitarra mi è sembrato un bel gesto e inoltre per me aveva il valore di un "sarò qui per te se vorrai".

Il biglietto e la chitarra erano accompagnati da un piccolo origami di un fiore.

Alla consegna del regalo ho visto il suo volto illuminarsi, per un attimo ho rivisto la Sarah a cui brillavano gli occhi quando passavamo del tempo insieme.
Poi mi sono limitata ad augurarle buon compleanno, girandomi subito dopo e lasciandola nuovamente sola.

È stata lei quel giorno a interrompere dopo mesi il lungo silenzio tra noi, con una frase che risuona ancora nella mia mente:
"Grazie Angela, davvero, ma vai avanti, ti prego"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 06 ⏰

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