Rabbia

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"Svegliatevi raga, avete lezione!"

Sento urlare da una voce che sembra familiare, ma che non riesco pienamente a riconoscere. Attribuisco la colpa di ciò al mio essere ancora in uno stato di dormiveglia.

"Sarah, Angela, non obbligatemi a buttarvi giù da quel cazzo di letto" insiste la stessa voce.

"Gaia, cazzo ora ci alziamo, smettila di urlare però" risponde con un tono di lamento la ragazza con cui ho condiviso il letto.

Gaia, ecco di chi era quella voce.

"Vi conviene. Vi do 5 minuti, poi userò le maniere forti" afferma con tono serio, quasi minaccioso.

"Cazzo e queste non erano maniere forti?" dico borbottando contro il cuscino.

Gaia fortunatamente non sente le mie parole, invece la ragazza al mio fianco trattiene a stento le risate.

Quando sento la porta richiudersi, segno che Gaia ha deciso, almeno per il momento, di lasciarci in pace, mi giro verso Angela.

"Buongiorno" si rivolge a me con un sorriso, che prontamente ricambio.

Ad un tratto, guardando i suoi occhi blu, riaffiorano i ricordi della notte prima.
Ero davvero ad un passo dallo spingermi tanto oltre?

"A cosa pensi?" chiede, notando il mio essere pensierosa.

"A quello che è successo qualche ora fa" le rispondo sinceramente.

"Te ne sei pentita?"

Riconosco paura nella sua voce, teme che io possa reagire come quando tempo prima ci siamo accidentalmente addormentate sul divano. Le cose per me ora però sono completamente diverse.

Nego scuotendo la testa e lasciando delle tenere carezze sulla sua guancia per rassicurarla.
Lei si rilassa subito al mio tocco.

"Non che ci sia effettivamente qualcosa di cui pentirsi, in fin dei conti non è successo niente" aggiungo poi.

La vedo arrossire, ma non ne capisco il motivo.
Dopo qualche secondo di silenzio decide di rispondermi;

"Non è successo niente, è vero, ma per me è stato comunque importante. Non sono solita lasciarmi andare come ho fatto con te. Pochissime volte ho lasciato il controllo all'altra persona in questo ambito"

"Lo è stato anche per me Angela, mi stai facendo scoprire lati di me che non credevo esistessero" le rispondo rassicurandola del fatto che anche per me ha avuto un valore il nostro avvicinamento.

"Sono curiosa di farti scoprire e approfondire questi lati" mi dice con uno sguardo malizioso.

Ora la riconosco.

Non faccio in tempo a rispondere che vengo interrotta da Gaia, che entra in camera come una furia spalancando la porta.

"Io vi avevo avvertite"

Dice solo questo, prima di raggiungere decisa il mio letto e con un colpo secco togliere le coperte sopra i nostri corpi.

Di riflesso ricerco il calore perso stringendomi sul corpo di Angela, che ricambia il mio abbraccio.

"E se fossimo state nude?" chiede ironicamente la ragazza stretta a me.

Gaia spalanca gli occhi pensando a questa possibilità.

"Andate entrambe a fanculo, la prossima volta vi prenderete il cazziatone da parte della produzione" aggiunge qualche secondo dopo.

Dopodiché esce dalla stanza e noi scoppiamo in una grossa risata.

ORIGAMI (sajolie)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora