ORIGAMI (sajolie)

Amiche

Sicuramente il risveglio di stamattina non si può catalogare come routine.
Assolutamente no.

Mi sono svegliata non nel mio letto e soprattutto non da sola.

Ho iniziato a capire ci fosse qualcosa di strano quando ancora non ero nemmeno abbastanza sveglia per aprire gli occhi e rendermi conto dello spazio intorno a me. 

Ho da subito percepito la presenza di qualcosa, o meglio qualcuno, attaccato al mio corpo. Uno strano calore proveniente proprio dalla mia schiena.

Con calma sono poi riuscita ad aprire gli occhi e la prima cosa incontrata è stato un braccio sulla mia vita, che mi teneva stretta, e una mano intrecciata alla mia.
Infine ho alzato lo sguardo e mi sono resa conto di essere sul divano della casetta.

Ed ecco che i ricordi della sera prima tornano a galla.

A questo punto ho la lucidità per togliere bruscamente la mia mano da quell'intreccio.
Bruscamente.
Per farlo ho svegliato Angela.

Il suo braccio tiene ancora stretto il mio fianco.

"Cazzo" è l'unica cosa che riesce a uscire dalla mia bocca.

"Cos'è successo?" mi chiede lei tra uno sbadiglio e l'altro e con una genuina confusione.

Non posso che trovarla tenera in questa situazione.
Un piccolo sorriso mi nasce spontaneo alla vista della ragazza ancora assonata e avvinghiata a me, nonostante la brusca interruzione del contatto tra le nostre mani.

Questo breve momento di tenerezza termina quando la mia mente torna alla realtà.

Di scatto mi alzo da quel divano, mi metto in piedi e la guardo ancora sdraiata.

"Questa cosa" dico indicando prima me e poi lei.

"Non è mai successa, chiaro?" finisco la frase.

"A cosa ti riferisci scusa?" mi chiede lei ancora non del tutto sveglia.

"A questo. Questo non è mai successo" dico indicandoci nuovamente.

Ora sembra aver recuperato un po' di lucidità, si stropiccia gli occhi e si mette seduta.

"Sarah, stai esagerando a mio parere. Una cosa del genere di solito le persone la dicono dopo aver fatto sesso con qualcuno ed essersene pentiti la mattina dopo. E non mi sembra decisamente questo il caso" mi dice.

"Ci siamo addormentate sul divano dopo aver bevuto una tisana e soprattutto a causa della stanchezza per aver passato una giornata intensa di lezioni, non mi sembra una cosa così allucinante" continua poi.

"Tu avevi il tuo braccio sulla mia vita. E mi stringevi" le dico leggermente in panico.

"E il problema sarebbe? Io istintivamente abbraccio qualunque cosa o persona vicina a me mentre dormo" dice continuando a minimizzare.

"Lo sai che ci sono le telecamere, vero?" decido di ricordarle poi.

"Quindi è questo il tuo problema. Chiaro" dice lei.

Si, era sicuramente uno dei problemi.
Al pubblico a casa basta qualche sguardo di troppo per convalidare i propri sospetti, figuriamoci se dovessero vedere due persone dormire abbracciate su un divano.
Sarebbe la mia fine.
E i miei amici? E i miei genitori? Cosa penserebbero?

"Si, è uno dei problemi Angela. Sai come sono le persone. Basta poco" le confermo io.

"Non ti è mai successo di dormire con una tua amica? Non abbracci mai i tuoi amici? Posso sapere perché con me è così diverso?" chiede lei, noto un velo di disperazione nella sua voce.