Capitolo 14 - In cerca di indizi

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Quinto giorno (secondo dalla scomparsa di Ann)

L'ispettore Fiordi prese il cellulare e chiamò il comando della Forestale a Sant'Angelo, a una trentina di chilometri da Sassorosso.

"Ciao."

"... Sì, sono Roberto e sono ancora qua in questo posto dimenticato da Dio e da molti uomini."

"... Lo so, doveva essere una cosa temporanea per via della questione con gli austriaci."

"... Ma certo che no, non stava scoppiando la terza guerra mondiale, ma... sai com'è, per mettere i puntini sulle 'i', a proposito di quel tratto di confine che sembra non essere corretto... Esatto, hanno pensato di mettere qui alcuni militari, anche se per anni, più che giri di ronda e scartoffie non c'è stato altro da fare."

"... Ora però è successa una cosa strana e mi serve il vostro aiuto."

-

Il grosso elicottero si posò nel prato, appena fuori dall'abitato di Sassorosso.

Dalla Punto, parcheggiata su uno spazio erboso, scese l'ispettore Fiordi e la carabiniera Martina Berger.

I due si avvicinarono al velivolo. Le pale avevano rallentato i loro giri, ma non accennavano ancora a fermarsi. Uno sportellone si aprì e un uomo fece segno di avvicinarsi.

"Già fatto un volo in elicottero?" Urlò Fiordi, per contrastare il rumore del rotore.

"Una volta", rispose la ragazza, "Durante una sagra, organizzavano voli di pochi minuti per..."

La ragazza si sistemò una ciocca di capelli biondi che le scendeva da sotto il cappello da militare.

"Questa volta non sarà per divertimento, abbiamo una missione da compiere."

I due, col capo chino per vincere le sferzate dell'aria mossa dalle pale, arrivarono al mezzo e salirono a bordo.

Indossarono dei caschi muniti di sistema di comunicazione wireless.

"Lei è nuova", disse l'Ispettore.

"Martina Berger", la ragazza tese la mano.

Un giovane dalla pelle abbronzata le sorrise, "Piacere, tenente della forestale Giulio Fracci, sono il pilota."

"Lo vedo", sorrise la ragazza.

"E lui è il mio assistente", disse indicando uno sui trent'anni con dei baffetti rossicci."

"Piacere, Mario Stoppani, ma... Berger non è austriaco?"

"Colpa del nonno paterno."

"Ecco perché ti hanno mandata qua", sibilò l'Ispettore.

"Cosa?"

"Niente, niente."

"Ok, andiamo a vedere questo smottamento", il pilota spinse il collettivo per far alzare l'elicottero che subito si librò in volo, in direzione delle montagne.

Il pilota voltò la testa, "Eravamo già stati avvertiti, ma non pensavo che voleste visionarlo anche voi."

"Non è solo quello, c'è dell'altro", il tono dell'Ispettore si era fatto serio, "Poi ti racconto."

L'elicottero arrivò presto nei pressi della piccola frana che aveva invaso il sentiero in quota.

"Eccolo!"

Una lingua scura di massi e detriti sfregiava la montagna sottostante.

"Riesci ad atterrare nel punto da dove è partita?"

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