Capitolo 15 - Sussurri nella notte

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Era l'imbrunire quando Leonard e Will tornarono al loro B&B.

La piccola gattina scese dal balcone e si strusciò sui pantaloni del suo padrone.

"Hai il solito languore, lo so", il ragazzo le passò la mano sul pelo e lei, per tutta risposta, si infilò dentro nella gattaiola.

Leonard aprì la porta d'ingresso ed entrarono. Gli altri stavano aspettando nel salottino.

"Sono arrivati", urlò Marlene andando loro incontro; subito seguita dai suoi compagni.

"Novità?" chiese lei con un velo d'ansia.

Leonard sbuffò, "Qualcosa. Andiamo di là, che vi racconto."

"Io vorrei bere qualcosa, anche solo un tè", grugnì Wil.

"Ci penso io", Marlene chiese conferma con uno sguardo a Leonard e lui le fece un cenno di assenso. Il ragazzo, arrivato in salotto, si buttò sul divano.

"Allora?" Marlene sembrava la più impaziente.

Leonard non disse nulla, fu Wil a rispondere. "Alcuni supporti della catena sono stati manomessi, due agganci erano segati quasi di netto. È bastato un nulla per farli saltare."

"Segati? Oh, mioddio", a Marlene quasi cadde il vassoio con le tazzine.

"Ma non è tutto", aggiunse Leonard.

Gli altri rimasero senza parole.

"L'Ispettore... credo abbia una certa idea anche sulla frana, ma è stato sul vago, ha fatto solo dei cenni, senza sbilanciarsi."

"Che tipo di cenni?" Lo incalzò Ymir.

"Tipo che qualcuno ha visto qualcosa."

"Chi?"

"Il vecchio della montagna."

"E chi sarebbe?" chiese Marlene

"Un tipo strano, apparentemente un barbone, ma con una certa cultura."

"E cosa avrebbe visto?"

"Pare che il vecchio abbia visto un uomo poco prima che scendesse la frana."

"Era lui! Il pazzo!"

"Calmati, Wil, è possibile, ma è ancora presto per dirlo."

Wil era in preda a un attacco d'ira, "Tu, Leonard, lo conosci?"

"Il pazzo?"

"Il vecchio della montagna."

"Tutti lo conoscono, ma nessuno può affermare di conoscerlo veramente. Scende di rado in paese e non perde tempo parlando con i compaesani."

"Cosa intendi che ha una certa cultura?" chiese Marlene.

"Perché l'ho capito parlandoci."

"Non hai appena detto..."

"Io non sono un paesano qualsiasi", sorrise lui, "In verità gli ho prestato un libro. L'intento era di regalarglielo. Amo regalare libri. Pochi giorni dopo me l'ha riportato e ha ricambiato regalandomene uno anche lui."

I ragazzi ascoltavano incuriositi.

"Che libro gli avevi dato?" chiese Leyla che fino ad allora non aveva detto nulla.

"Non un romanzo di Agatha Christie e nemmeno un libro di Mauro Corona."

"Chi?"

"Uno scrittore di storie di montagna."

"E quindi? Oltre a dirci cosa non gli hai dato, potremmo sapere..."

"Si trattava di un saggio: Il tramonto dell'Occidente di Oswald Spengler, un'edizione in lingua originale, in tedesco."

B&B - BAD BREATHDove le storie prendono vita. Scoprilo ora