22 Lea

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Mi aveva chiamata per invitarmi ad andare in discoteca con lui.

Avevo accettato senza pensarci due volte. Ero stata una stupida ed un incosciente. Rischiavo ad andare a ballare con lui. Potevo finirci a letto di nuovo e potevo finire di nuovo su un giornale se nei dintorni ci fossero stati paparazzi. Avrei dovuto contare fino a cinque, anzi dieci, prima di dire di si.

Mi affrettai a scrivere a Sasha, la quale mi rispose che già sapeva dell'invito. Quella ragazza sapeva sempre le cose prima di me. Era allucinante.

Avevo fatto un doppio turno il giovedì per poter saltare il lavoro il sabato mattina. Per accostarmi agli inviti di Alexander facevo parecchi doppi turni.

Le mie colleghe mi chiedevano spesso per quale motivo lo facessi, mi vedevano stanca e fiacca, ma resistevo e non dicevo nulla, rispondevo solo che volevo i fine settimana liberi. Effettivamente era vero. Volevo i fine settimana liberi per trascorrere del tempo con Alexander, Sasha e la sorella di Alexander. Mi stavo avvicinando a quest'ultima parecchio.

Io e Samantha passavamo spesso parecchie mezzore al telefono. Lei mi raccontava sempre cosa faceva durante la giornata, ma soprattutto, mi raccontava delle sue avventure in ambito amoroso. Mi stupì parecchie volte di come lei non mi avesse chiesto nemmeno una volta del rapporto tra me e suo fratello.

Il venerdì sera Sasha venne da me per prepararsi. Come sempre io avevo la casa più vicina alle discoteche dove dovevamo andare. Alexander e Dean ci avevano mandato la posizione della discoteca e come sempre, era una delle più belle e costose.

Quando vide il mio stato per poco non si mise a piangere. Non mi ero ancora lavata e avevo due occhiaie definite che risaltavano sotto gli occhi dandomi un aspetto smorto, ma soprattutto, sembravo uno zombie che camminava.

<<Noi dobbiamo andare via tra tre ore e tu non ti sei nemmeno fatta una doccia, dovresti vergognarti>> mi urlò contro Sasha facendo spaventare perfino Kassel.

Quando si parlava di andare in discoteca con Sasha bisognava essere perfette, lucenti e impeccabili. Sasha era casinista ma amava l'ordine e la precisione sulle persone.

Corsi subito in doccia incitata dalla rossa che si sedette sopra il wc. Mentre io mi facevo la doccia Sasha era solita sedersi sul wc e parlarmi delle sue cose.

Mi raccontava di come si sentisse felice con Dean. Ero contenta che la mia migliore amica avesse incontrato un ragazzo perfetto per lei. Dean era buono come il pane e per la prima volta non mi stava antipatico un ragazzo che piaceva alla mia migliore amica.

Quando uscì dalla doccia Sasha si fermò a guardare le mie linee esposte completamente a lei.

<<Sa fossi lesbica saresti la prima donna alla quale salterei addosso>> ammise senza un minimo di vergogna.

<<Smettila stupida>>.

Sasha era solita essere spontanea, qualsiasi cosa le passasse per la testa lei la diceva. Sasha non mentiva mai. Non mentiva mai a me. Sasha era quel tipo di amica che se eri nella merda ti tirava fuori o ti ci metteva dentro il doppio se non il triplo. Sasha era una vera amica.

La mia amica mi lanciò addosso un intimo nero. Era l'intimo più bello e sexy che avevo nell'armadio. Era un intimo che non avevo mai messo.

<<Questo da dove lo hai tirato fuori scusa?>> chiesi mettendomelo.

<<Ho frugato un po' qua e la nei tuoi cassetti mentre eri concentrata a cantare in modo poco signorile "Do I Wanna Know" degli Artic Monkeys>> sorrise e io risi vedendola sorridere.

Mettemmo della musica e cominciammo a sistemarci i capelli. Eravamo entrambe in intimo, lei era completamente in rosso e io completamente in nero. Eravamo due diavoli pronti a bruciare la pista da ballo.

Secretly From The WorldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora