27 Lea

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La mattina seguente ero scappata a casa di Sasha. Avevo un bisogno madornale di parlarle.

Alexander mi aveva invitata ad andare in Texas con lui per un intera settimana e io non sapevo cosa fare. Come avrei fatto con il lavoro? Come avrei fatto con Kassel?

Salì le scale per raggiungere il piccolo appartamento di Sasha e quando giunsi davanti alla porta bussai con insistenza fino a quando Sasha non aprì.

Mi fiondai in casa sua e solo poco dopo notai come i suoi capelli rossi fossero completamente in disordine.

La guardai da testa a piedi e notai che fosse vestita solo con un top nero a maniche lunghe che a stento le arrivava sotto il seno e un perizoma rosso in pizzo.

<<Mi hai svegliata con tutto quel baccano, potevi avvisare che saresti passata>> sbadigliò.

<<Non ho avuto tempo e non ho dormito questa notte>> dissi infilandomi le mani nei capelli.

<<Se Lea Clive non ha dormito deve essere successo qualcosa di terrificante>> disse ironizzando.

Sasha era fatta così. Ero solita non dormire la notte ma non mi era mai capitato di ritrovarmi a bussare disperata alla sua porta.

Andare in Texas con Alexander era una questione di vita o di morte. Non ero mai stata fuori di casa per un intera settimana da quando avevo 16 anni.

<<Siediti e ne parliamo con calma>> disse Sasha vedendo il mio stato di confusione e panico.

Sasha mi accompagnò in camera sua e mi fece sedere sul letto, prese dal comodino un pacchetto di sigarette e me lo porse. Ne accesi una e cominciai a fumare insieme a lei.

La camera di Sasha era una di quelle tipiche camere degli anni settanta. Aveva solo un armadio, una cassettiera, un letto matrimoniale fatto interamente di legno e una sedia abbinata ai comodini.

Il mio sguardo si posò sulla boccia di vetro che conteneva il suo pesce rosso di nome Filifonia. Lo guardai espellendo il fumo e mi resi conto che fosse adagiato sul fondo.

<<Sasha>> la richiamai.

<<Dimmi tutto>> disse lei concentrandosi su di me.

<<Filifonia è morto, lo sai vero?>> chiesi.

<<Come? Pensavo stesse dormendo è li da quattro giorni>> urlò lei.

<<Sasha non si muove più, buttalo nel wc.>>

La guardai mentre guardava il suo pesciolino rosso. Conoscendo Sasha si era palesemente dimenticata di dar da mangiare a quel povero pesce rosso vinto alle giostre due anni prima.

Poi, con il fatto che Sasha si fosse fidanzata con Dean, si era rincoglionita ancora il doppio. Sasha e Dean insieme erano perfetti. Si completavano a vicenda ed erano carini. Sasha veniva trattata bene da Dean e a me bastava sapere questo per non scatenare una guerra mondiale. Se qualche uomo si sarebbe permesso di far del male alla mia migliore amica avrei ribaltato tutto il mondo pur di ucciderlo.

Rimase a guardarlo per qualche attimo e poi tornò a concentrarsi su di me.

<<Quindi, per cosa sei venuta qui?>> chiese lanciandosi sul letto di fianco a me.

Sasha sapeva tutto, per filo e per segno ma non sapeva che eravamo stati a letto un altra volta.

<<Alexander mi ha invitata ad andare in Texas con lui per una settimana.>>

<<Mi prendi per il culo?>> disse lei alzandosi a mezzo busto.

L'espressione del suo volto divenne pieno stupore. Da quanto era stupita per poco non gli cadde della cenere sulle lenzuola che si sarebbero bruciate.

Secretly From The WorldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora