35-Nate

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Mi sono portato dietro una ragazza a caso solo per provocare quella stronza della mia ex ragazza che sta ballando con uno dei tanti coglioni che le girano intorno ogni giorno.
<<Vado a prendere da bere.>> Non ricordo neanche il nome di questa ragazza noiosa che ho davanti.

<<Anderson, carina la mia brutta copia…>> Rebecca mi sfiora il braccio con il suo, mentre si allunga per prendere un bicchiere di vodka alla ciliegia dal tavolo.

<<Scott, ti fa male essere così gelosa…>> Mi porto il bicchiere alle labbra continuando a guardarla negli occhi.

<<Io sto con il mio accompagnatore, non me ne frega niente di te.>> Alza il mento per guardarmi con fare spocchioso.

I suoi fianchi sono fasciati da una minigonna nera dentro la quale si nasconde un body bianco con una scollatura che le rende fin troppo giustizia alle sue forme generose.

<<Intendi la mia brutta copia?>>

<<La gelosia fa male, Anderson>> mi sussurra avvicinandosi ad un palmo dalla mia faccia, lasciando scivolare il suo sguardo tra le mie gambe, per poi riportarlo sulle mie labbra.

Mi sta solo guardando, ma io ce l’ho duro da far schifo.

<<Piccola, se vuoi farti scopare sul tavolo, ti accontento subito>> mi avvicino alle sue labbra di proposito, facendola deglutire più volte.

<<Ma cosa state facendo?>> Ci domandando all’unisono i nostri accompagnatori, di cui mi sembra chiaro che non ci freghi un cazzo.

<<Scusate, abbiamo una questione in sospeso da risolvere…>> Dico guardando Rebecca, prima di prenderla per mano e trascinarla lontano dagli sguardi indiscreti.

<<La smetti di decidere per me?>> Biascica incrociando le braccia al petto.

<<Quando la smetterai con questa sceneggiata di uscire con gente a caso?>> La faccio indietreggiare con le spalle contro il muro di mattoni rossi e premo i palmi ai lati della sua testa per impedirle di muoversi.

<<Non so di cosa parli>> barcolla e per non cadere all’indietro mi infila due dita nella cintura dei pantaloni, il mio sguardo ricade subito sulla sua mano e poi risale sul suo seno.
Sono fottutamente eccitato.

<<Non ti accorgi che appena perdi il controllo, non riesci a continuare con questa recita dello starmi lontano ad ogni costo?>> Le dico guardandola negli occhi.

<<È solo una tua impressione>> sussurra roca facendo scivolare un dito nel bordo dei pantaloni, sfiorando il glande che fuoriesce dai boxer.

Mi sporgo istintivamente in avanti per baciarla, ma mi allontana premendo l’indice sulle mie labbra, sotto le quali ansimo pesantemente.

<<Sei tu che perdi il controllo con me, Anderson>> sussurra la stronza sfiorandomi il cazzo con il pollice.
Ho bevuto troppo e non riesco a tenere a bada i miei impulsi, quindi mi sbottono i pantaloni e le sollevo la gonna. Le infilo il cazzo contro il tessuto delle sue mutandine, lei anziché allontanarmi, divarica le gambe per farmi spazio.
Non ci sto capendo un cazzo di niente, sento solo il sangue confluire in un unico punto, che è la punta del mio cazzo che sfrega prepotentemente contro il tessuto delle sue mutandine. Continuo a strusciarmi e lei inizia a fare lo stesso, mandandomi letteralmente fuori di testa appena ansima reclinando la testa all’indietro, cosa che fa mi arrapare sempre di più.
Ci strusciamo così tanto, che senza neanche accorgermene, sborro in una maniera indecente nei miei cazzo di boxer, nonostante ciò, continuo a muovere il bacino senza riuscire a fermarmi, fino a quando Rebecca non viene anche lei spalancando la bocca e graffiandomi tutta la schiena. Questo mi fa eccitare terribilmente e scoppio in secondo orgasmo dopo pochi minuti, lo sperma fuoriesce dai boxer e finisce tutto tra le gambe di Rebecca, che a sua volta preme una mano sulla mia schiena per stringermi a lei e viene di nuovo.

<<Che cazzo abbiamo combinato…>> Ansimo sulla sua bocca premendo i palmi contro il muro, mentre il suo petto si alza e si abbassa di continuo.

<<È stato un errore, non dovevamo farlo…>> Si sistema la gonna e scappa via all’improvviso lasciandomi senza parole.

Dio, che casino.

Broken Glass - III -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora