66- Angelica

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Quattro mesi prima…

Quando qualche giorno fa, ho confessato ai miei genitori di non voler proseguire gli studi, non hanno avuto la reazione che mi aspettavo, si sono guardati in faccia e si sono sorrisi a vicenda, ma dietro ai loro sorrisi si celava ben altro. Mio padre ha affermato che l’università non è destinata a persone come me, come noi, insomma persone che sono già a capo di un impero come il nostro, ma è per i poveracci, coloro che devo costruirsi un futuro. Per coloro che dopo aver studiato anni e anni, si ritroveranno con uno stipendio che gli consentirà a malapena di comprarsi una sola casa in tutta la loro mediocre vita. Loro sono costretti a studiare, a differenza delle persone del nostro rango.

Questa è stata la classica goccia che fa traboccare il vaso.

Dopo averci pensato per quattro lunghi giorni, stasera ho deciso di riempire le mie valigie e scappare via da loro.

<<Sei sicura?>> Mi domanda Marcus appena apro la portiera della sua macchina.

<<Mai stata più sicura in vita mia>> mi siedo sul sedile del passeggero, mi infilo la cintura di sicurezza e inizio a picchiettare con entrambe le dita sulle mie ginocchia.

<<A me sembri un tantino nervosa…>> Una scintilla divertita gli attraversa il verde smeraldo dei suoi occhi.

<<Sto scappando di casa, certo che lo sono>> rispondo sollevando il mento all’insù.

<<Non credevo che lo facessi davvero…>> Mi dice premendo il piede sull’acceleratore.

<<Io te l’avevo detto che l’avrei fatto.>>

<<Questa è la più grande follia che io abbia mai fatto…>> Scuote la testa divertito.

<<Marcus, non voglio che la tua famiglia…>>

<<Ehi, per loro va bene>> mi dice accarezzandomi il dorso della mano con il pollice.

<<Grazie, Marcus>> gli avvolgo le braccio intorno al suo sterno e appoggio la testa sulla spalla.

<<Non devi ringraziarmi, questa cosa la facciamo insieme>> mi lascia un rapido bacio sulla fronte e ci avviamo verso la nostra avventura.

Broken Glass - III -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora