43-Nate

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Lo sguardo freddo di Rebecca non preannuncia niente di buono, si sta comportando come se non gliele fregasse un cazzo di niente. Finge così bene che se non la conoscessi, potrei anche crederci a questa recita che ha messo su da quando ha saputo di suo padre.

<<Oh, la stronza della compagna di mio padre.>> Dice a due passi dalla donna che la incenerisce e, non è neanche ubriaca.

<<La scusi, è sconvolta...>> Teresa avvolge un braccio intorno a quello di Rebecca per trascinarla via.

<<Fortuna che tuo padre ha avuto un altro figlio con me, con due disastri come voi due...>> La provoca la stronza.

Rebecca torna indietro e le arriva ad un palmo dalla sua faccia.
<<Sai quanto cazzo me ne fotte che ti sia fatta sbattere da mio padre? Sei solo la classica fallita arrampicatrice sociale!>>

<<Reb, andiamo>> avvolgo un braccio intorno alle sue spalle per trascinarla via.

<<Almeno io sono riuscita a portare a termine una gravidanza>> ribatte la stronza facendomi raggelare il sangue nelle vene, ma prima che ci pensi io si intromette Brian.

<<Avvicinati di nuovo a mia sorella e ti faccio rimpiangere di essere nata.>> Gli ringhia in faccia facendola trasalire.

Rebecca che fino ad un attimo fa sembrava di pietra, non riesce più a spiccicare una sola parola.

<<Piccola, lasciala perdere.>>

<<Sto bene, va tutto meravigliosamente bene.>> Mi dice alzando di un tono la voce, prima di entrare in chiesa da sola.

<<Rebecca, ma come ti sei conciata!>> Sarah, la osserva con sdegno.

<<Nate guarda, c'è anche la strega di Biancaneve. Le mele avvelenate le hai lasciate nella tua residenza reale?>> Se la situazione non fosse così tragica, dopo questa sarei scoppiato a ridere.

Ma non potevo innamorarmi di una ragazza a modo e tranquilla? Mi è toccata la ragazza che è quasi più testa di cazzo di me.
Ma chi voglio prendere in giro, non durerei due ore con una che non fosse lei.

<<Nate, non ti è bastato di averle distrutto il cuore una volta?>> Assottiglia gli occhi guardando me.

<<Scommetto che tu invece le eri vicino per stringerle la mano>> rispondo guardandola negli occhi.

Non capisco come sia possibile che Rebecca sia sua figlia, non hanno un cazzo di niente in comune.

<<Ma come ti permetti?>>

<<Sarah, dalle tregua almeno oggi.>> Tuona Brian, mettendosi davanti a Rebecca.

Dopo la cerimonia, Rebecca ci convince ad andare a bere in un pub che frequentava quando era qui a NY.
<<Bellezza, che piacere vederti>> la saluta il barman.

<<Blake, vieni a vedere chi è tornata a trovarci>> urla una cameriera ad un tipo con gli occhi castani, i capelli biondi ossigenati, con una ragnatela tatuata sul collo e un aspetto poco amichevole, quasi quanto il mio.

<<Ehi... bellissima che ci fai qui?>> La osserva in un modo che mi fa girare le palle.

<<Ciao, Blake>> lo saluta mantenendo le distanze.

<<Non mi abbracci neanche?>> Le domanda guardando prima lei, poi me alle sue spalle.

Due minuti, Nate.

<<Come stai?>>

<<In ripresa... sei sparita all'improvviso.>> Le dice lui guardandola serio.

Broken Glass - III -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora