Il richiamo dell'amore

Capitolo 2

<<Mert...>> sussurro , mordicchiando la guancia. <<Naturalmente la mamma si arrabbierà per la nostra mancanza>> dico la prima scusa che trovo plausibile.

Nemmeno io capisco me stessa. Perché non voglio farlo? Anche se non sono innamorata di lui, posso dire che mi piace, che ci tengo a lui, o almeno questo è quello che penso. O forse voglio crederci. Sono estremamente confusa, non so cosa voglio, non capisco i miei sentimenti. Dovrei farlo e basta. Molte donne fanno sesso anche con sconosciuti, cosa c'è che non va in me? Perché non posso appassionarmi, dare sfogo ai desideri che provo quando leggo un libro piccante o guardo un film con scene d'amore?

<<Demet, con tutto il rispetto, sei la mia futura moglie, e per quanto rispetto tua madre, lei non controllerà la mia vita>> mi risponde semplicemente e con tutta sincerità.

Ebbene, ero terribilmente contenta che non si fosse lasciato influenzare dalle qualità prepotenti di mia madre, però forse in questo momento avrei gradito la sua influenza.
Entro in camera da letto, sentendo le mie labbra diventare sempre più secche. Congiungo le mani davanti a me, sulla borsetta, guardandomi intorno con imbarazzo. Mert chiude la porta a chiave, poi viene al mio fianco tirando leggermente la semplice cravatta nera.

I suoi occhi azzurri bruciano di desiderio, ma il mio corpo sta protestando. Tremo, sudo, mi fa male lo stomaco, il cuore mi batte troppo forte, ho le labbra e la gola secche e ho paura.
Ho venticinque anni, ma non ho mai fatto sesso. Questo pensiero mi scuote e allo stesso tempo mi fa arrossare le guance.

<<Tesoro, spero che tu capisca quanto sia stato difficile per me trattenermi per così tanto tempo. Mi sei stata proibita per cinque mesi, ma da oggi sei ufficialmente la mia fidanzata. Non vedo l'ora>> sussurra l'ultima frase.

Faccio un respiro profondo. Proprio come sospettavo, la sua pazienza è finita. È comprensivo da così tanto tempo, da quando ha cercato di portarmi nel suo letto, quattro mesi fa. Ora posso vedere la determinazione e l'impazienza sul suo volto. Sembra vibrare.

<<Ora? Qui?>> domando, guardando dietro di lui, verso il letto. Sembra una stanza bellissima e lussuosa, degna di Mert Kurt, ma a causa dei miei stati emotivi ho anche paura di guardare i dettagli in particolare.

<<Ora, amore mio>> sussurra e un attimo dopo mi afferra per le braccia e mi attira a sé. Il mio petto si scontra con il suo stomaco. Non protesto quando mi bacia, ma una lacrima cade giù. Comincio a tremare ancora più forte, mentre mi bacia con più lussuria e selvaggiamente. La mia mente urla di cedere, di lasciarmi trasportare dalla sua volontà, di godere dei piaceri carnali, ma il mio cuore urla molto più forte per fermarlo. Mi sussurra melodiosamente che non devo farlo se non ne ho voglia. E non voglio, ma Mert non lo sa, quindi nessuno gli impedisce di afferrarmi il sedere con le sue grandi mani. Poi sento le sue dita sulla mia schiena e il leggero sfrigolio della cerniera.
Tutto il mio corpo si mette in guardia e mi strappo dalle sue braccia. Mi guarda sorpreso, ma il suo volto si irrita quando vede la mia figura agitata. Immagino di sembrare un cervo spaventato intrappolato in una piccola gabbia con un lupo affamato. Questa immagine non sembra piacere a Mert, che si arrabbia. Emette un suono di disappunto e si volta, poi fa qualche passo attraverso la piccola camera da letto.

Mi rendo conto che cerca in qualche modo di calmarsi.

<<Perché?>> chiede tra i denti.

Il mio vestito si sta sfilacciando davanti a me, quindi provo a chiudere la cerniera posteriore che Mert ha aperto. Non mi ha mai visto in biancheria intima ed io mi vergogno davvero tanto al solo idea di restare in quel modo davanti a lui, per questo evito di guardarlo, semplicemente non oso.

<<È un brutto momento>> dico come se non fosse niente di grave, anche se sono assolutamente sicura che significhi molto per lui.

L'orgoglio è importante per Mert e so quanto velocemente posso ferire il suo ego maschile.