Capitolo 28

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Stendo leggermente il braccio, toccando con la mano il posto accanto a me, ma l'unica cosa che trovo è il vuoto. Can non c'è.
Apro gli occhi all'istante e mentre mi metto seduta guardo intorno, ma nuovamente non lo trovo. Dalla cucina non sento alcun rumore, così come non sento neanche l'acqua scorrere nella doccia.

<<Can>> pronuncio il suo nome a voce alta mentre mi alzo, dirigendomi verso la camera da letto e quando non lo trovo neanche qui uno stato di angoscia mi avvolge.

<<Can!>> urlo il suo nome, iniziando a correre verso il terrazzino, fermandomi di colpo e con il cuore in gola quando sento sparare.

Infiniti coriandoli cadono dal cielo, poggiandosi in parte sul mio corpo. Davanti a me Melek nasconde piano piano dietro la schiena quel stupido tubo che mi ha fatto prendere un colpo.

<<Auguri!>> Leyla viene verso di me, abbracciandomi.

<<Non è il mio compleanno>>

<<Sciocchina, pensi che non lo sappiamo? Però ti dobbiamo una festa>> ridacchia leggermente. Sposto lo sguardo, vedendo presenti i miei pochi amici, Can e...

<<Azra>> sussurro il suo nome sorpresa. La ragazza dai capelli corvini si trova accanto a Can e quando capisce che è lei che sto puntando mi riserva un dolce sorriso.

<<Come...>>

<<È stato Can a invitarla. Sapeva che ti avrebbe fatto piacere rivederla>> mi informa Melek, facendomi urlare quando sento nuovamente un rumore simile ad un sparo.

<<Giuro che se non la smetti con questi coriandoli prendo il tubo e te lo infilo...>>

<<Non essere maleducata, abbiamo ospiti>> borbotta lei a bassa voce, facendomi alzare gli occhi al cielo.

<<Allora tu stai ferma>> la rimprovero come se fosse una bambina piccola, sorpassandola.

<<Ciao Azra>> stendo la mano verso di lei in segno di saluto.

<<Mi fa davvero piacere di avere l'opportunità di conoscerti>>

<<Il piacere è mio>> le sorrido dal profondo del cuore e quando affera la mia mano io la attiro al mio petto, stringendola in un forte e sincero abbraccio.

<<Non potrei ringraziarti mai abbastanza per quello che hai fatto per me>> sussurro al suo orecchio, cercando di trattenere le lacrime.

Dio, che patetica. Ultimamente sono troppo emotiva.

<<Oh insomma, non ho fatto niente di che>>

<<Invece hai fatto più di quanto immagini>>

<<Così mi fai piangere, e non voglio rovinare il mio trucco>> ride piano mentre sventola la mano davanti al viso.

<<Ma se non hai un filo di trucco>> Melek che poco fa mi ha affiancato riceve una gomitata da parte mia.

A volte sembra così stupida.

<<Allora festeggiamo!>> sussulto leggermente quando Leyla alza la voce, facendo partire in seguito la musica. Alp viene tirato da Leyla in un ballo sciocco, con mose strane. Melek si piazza accanto al mini bar, facendo amicizia con una bottiglia, e Berat...oh, lui fa occhi dolci alla piccola e tenera Azra. Gli osservo a tutte due e noto con piacere come l'interesse è reciproco.

<<Almeno qualcosa di buono da tutta questa storia è venuto fuori>> borbotto tra me e me, sorridendo felice. Mi giro alla mia destra dove su un piccolo divano sta seduto Can. Mi avvicino a lui e senza esitare mi siedo sulle sue ginocchia.

Il richiamo dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora