Capitolo 17

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Il sole per una volta non mi da fastidio. Anzi, sorrido quando i suoi raggi accarezzano il mio viso, riscaldando ogni parte del mio corpo, mettendomi di buon umore. O forse, il buon umore fa già parte di me da ieri, da quando Can mi ha chiesto un appuntamento.
Un vero appuntamento. Inutile dire che la sua richiesta mi aveva sorpreso però al tempo stesso mi aveva reso felice. Mai fino ad ora qualcuno si è interessato così tanto a me da chiedermi un appuntamento. Neanche Mert. Non siamo usciti mai insieme come una vera coppia innamorata, questo perché lui mi ha sempre chiesto di accompagnarlo agli eventi mondani. Non siamo mai andati a cena insieme, non abbiamo mai visto un film insieme...semplicemente non abbiamo fatto niente di tutto questo.

Sollevo le braccia, portandole sopra la mia testa, stiracchiando così tutto il mio corpo. Dopo una serie di sbadigli afferro il telefono da sotto il cuscino, arricciando il naso quando sullo schermo leggo il nome di Mert.

"Fra due giorni farò ritorno". Sospiro nel leggere uno dei suoi messaggi. Non pensavo di dirlo mai ma per una volta sono felice che ritorna così in fretta. Non vedo l'ora che torni. Solo così avrò modo di parlare i modo chiaro con lui.

Ignoro gli altri quando il telefono rilascia un suono acustico, segno di aver ricevuto un nuovo messaggio. Con il cuore che scoppia dentro il mio petto lo apro, sorridendo quando leggo il nome del mittente.

"Metti qualcosa di comodo, ti aspetto in fondo alla strada"

<<Cosa?!>> urlo, saltando giù dal letto. Il mio sguardo si sofferma sullo specchio, spaventandomi del mio aspetto.

<<Dio mio, ma queste sono le occhiaie?>> parlo a voce alta mentre mi avvicino allo specchio, toccando di continuo il mio viso. Mai in vita mia ho avuto le occhiaie, per non parlare del fatto che i miei capelli non sono mai stati così arruffati. Ma cosa diamine è successo?

Corro in bagno, decidendo di fare la doccia. La più veloce di tutta la mia vita.

<<Perchè non mi ha avvisato prima che venisse?>> continua a parlare da sola mentre i modo veloce mi asciugo, andando a prendere dei vestiti da mettermi.
Di solito quando si da un appuntamento i due interessati non si mettono anche d'accordo con l'orario? Almeno è così che succedeva tra i protagonisti di quei libri che adoro leggere.
Scuoto la testa mentre cerco di dare una forma ai capelli, sperando che non sembrino più un nido di piccioni.

Sussulto quando sento il mio telefono squillare.

<<Buongiorno...>>

<<Buongiorno un corno, Can. Perché non mi hai avvisato prima del tuo arrivo? Mi sarei preparata prima>> borbotto mentre esco di casa, camminando per il giardino.

<<Qualcuno è nervoso>> ridacchia divertito, facendomi sbuffare.

<<Non sono nervosa, semplicemente ho fatto le cose di premura, ed io odio fare le cose in fretta>> mormoro, mentendo in parte. La verità è che avrei voluto avere più tempo per sistemarmi, per essere più carina.

<<Ma se ieri ci eravamo accordati sull'orario>>

<<Davvero? E quando?>> domando mentre esco dal cancello di casa, dirigendomi in fondo alla strada.

<<Mentre eri impegnata a divorare le mie labbra. Dopo che hai mangiato il gelato>> sento una risata leggera e non capisco che mi stia prendendo in giro o realmente ne avevamo parlato. Insomma, è vero che ieri dopo aver sentito la parola "appuntamento" il mio cervello è andato in tilt, ma da qui a dimenticare...

<<Ti stai prendendo gioco di me?>> chiedo mentre con lo sguardo cerco la sua macchina.

<<Non lo farei mai>>

Il richiamo dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora