Capitolo 9

412 53 30
                                    

Il sole mattutino è incredibilmente fastidioso soprattutto quando mi rendo conto, prima ancora di aprire gli occhi, che sto per partecipare a un ballo lussuoso e che rivedrò il mio fidanzato dopo quasi una settimana.

Durante questi giorni ho mentito, sia a lui che a mia madre, giusto per essere più credibile. Ho detto loro che non mi sento in forma, e che quindi avevo bisogno di riposo. Una scusa che ho imparato ad usare ogni tanto, quando ho capito che nominare la mia situazione di salute, mi permette di avere un po' di spazio tutto per me. E adesso ne avevo bisogno, per allontanarmi da lui almeno un po', per cercare di mettere un po' di ordine fra i miei pensieri, con tutto che lui non ne faceva parte. La causa, il protagonista dei miei confusi pensieri è stato quel uomo sexy e misterioso, incapace di togliermelo dalla testa.
Incontrare quel Can è stato in grado di travolge il mio essere, portando ancora più confusione nella mia mente, nella mia vita, allontanandomi così ancora di più da colui che dovrei sposare tra non molto.

Sospiro mentre tengo gli occhi ben chiusi, riparandomi il più possibile dal sole che filtra attraverso la tenda. Alzo le mani e mi allungo le braccia, facendo scrocchiare le mie ossa in un modo piacevole che mi fa sospirare di piacere.
In questo preciso momento sento bussare alla porta e non ho il tempo di rispondere che sento la porta aprirsi. Apro gli occhi d'istinto, vedendo quel cretino di mio fratello entrare di corsa, felicissimo.

<<Alp, potevo essere nuda>> alzo al cielo, indignata dal suo modo di entrare.

<<Ti ricordo che quando eravamo piccoli la tata ci faceva il bagno insieme>> ridacchia mentre si getta sul letto e si gira su un fianco, di fronte a me. Da quando sta con Leyla sembra più felice e anche se a me non piace, mio ​​fratello sembra adorarla. La sua felicità è importante per me, quindi se Leyla gliela offre, a me non importa nient'altro. Mi dispiace solo per la mia amica Melek. Sono abbastanza sicura che le piace mio fratello. Non sono ancora riuscita a parlarle di questo, ma spero di trovare presto il coraggio di farlo.

<<Cosa vuoi?>> domando sbuffando.

<<Come cosa voglio?>> lui aggrotta la fronte. <<Tra un mese è il tuo compleanno, sorella>>
risponde con fare ovvio, facendomi sospirare profondamente. Ah, già. Mio fratello essendo un festaiolo ha sempre adorato organizzare la mia festa.

Ho quasi voglia di piangere. Poi mi viene da ridere, ma alla fine faccio solo una smorfia di dispiacere. Non mi è mai piaciuto festeggiare, questo perché non ho mai avuto modo di farlo come sarebbe piaciuto a me. Una cosa intima. Un picnic in spiaggia a calare del tramonto, oppure organizzare nel giardino di casa mia una barbecue con quelle poche persone che realmente tengono a me, e non circondata da infiniti ospiti che sono puntualmente costretta a invitare solo perché mia madre deve far vedere a tutti quello che non siamo, una famiglia felice e unita.

<<Non fare così. Dobbiamo fare quello che l'anno scorso non abbiamo potuto fare>> riporta alla mia mente, anche se non in modo diretto, del perché io non ho festeggiato.

L'intervento.

<<Dobbiamo preparare la lista degli invitati, chiamare il catering, la musica, l'intrattenimento e il dj, per quando i vecchi andranno via>>

<<Sembra perfetto>> mi limito nel rispondere.

<<Perfetto. Adesso andiamo, la mamma ci aspetta giù>>

<<Quindi ti ha mandato lei?>> sospiro, mettendo il mio cuscino sopra la testa. Certo, il mio tempo è finito.

<<Si, per ricordarti che ti aspetta a colazione>>

<<Meraviglioso! Già ultimamente abbiamo fatto troppe colazioni insieme>> confesso per niente felice. Restare a casa per una settimana ha avuto anche il suo svantaggio, ossia sopportare mia madre ogni mattina, essendo costretta a fare colazione con lei. L'unico momento della giornata che dovevo incrociare il suo sguardo. Un tempo avrei esultato di gioia. Avrei goduto di questo, di questa vicinanza, ma adesso non è più così. Mia madre mi soffoca in un modo strano, solo con la sua presenza. E ora, che dobbiamo andare a un ballo dove tutti sono invitati, la mamma probabilmente è tesa all'idea di incontrare i personaggi meno simpatici della cerchia di cui fa parte la mia famiglia e tante altre famiglie benestanti.

Il richiamo dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora