Capitolo 15

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Una strana sensazione si fa spazio dentro di me quando per l'ennesima volta penso a quello che è successo ieri al club, con Can.

Se chiudo gli occhi sento ancora la caloria delle sue labbra sulle mie. Sento sulla lingua ancora il suo sapore, così come sento la pelle bruciarmi ancora, lì dove la sua mano si era appoggiata. Però ricordo anche il suo sguardo triste e malinconico, così come ricordo la sensazione di delusione che provai quando lui lentamente si allontanò da me, scusandosi per il gesto compiuto.
Ammetto che mi ha sorpreso, non tanto il gesto quanto la tristezza che ho visto celare nei suoi occhi. Ed ero persino pronta a chiederli cosa c'era che non andava, curiosa di scoprire qualcosa, o forse impaziente di passa altro tempo insieme a lui, soltanto che lui non mi ha concesso niente. Semplicememi ha lasciato sola, dicendomi che aveva da fare.

<<Che idiota>> borbotto da sola mentre giro fra le mani il mio telefono, sbuffando quando ricevo un altro messaggio da parte di Mert.

"Sembra che l'universo sia contro di noi", leggo e un sorriso curva le mie labbra all'insù.

<<Forse l'universo per una volta va a mio favore>> borbotto da sola a bassa voce, pensando a quanto in realtà sia stata fortunata. L'altra sera quando lui doveva dormire qui ricevette una chiamata da suo padre, chiedendoli di sostituirlo nel viaggio che avrebbe dovuto fare. A quanto pare il vecchio al ballo si sentì male e non poteva partire per concludere un affare importante, quindi Mert ha dovuto prendere il suo posto, facendo slittare la sua rimanenza a casa mia. Inutile dire che appena se ne andò mi misi a ballare per la felicità.

Un colpo alla porta mi fa sobbalzare, però quando pensa a chi potrebbe essere sorriso felice.

<<Entra!>> urlo per farmi sentire. Metto velocemente il rossetto e mi chino verso lo specchio, per essere sicura di averlo messo.

<<Sono arrivata!>> grida Melek e chiude la porta dietro di lei.

<<Mi sei mancata!>> esclamo alzandomi
in un batter d'occhio. Vado da lei e l'abbraccio forte e dopo aver ricambiato si allontana e mi guarda con rimprovero. So già che è provata dal fatto che ultimamente l'ho trascurata. Se solo sapesse cosa sto passando.

<<Perdonami>> dico prima che mi rimproveri.

<<Va bene, purché mi concedi un giorno a settimana solo per me. Cosa combini ultimamente che non sei mai reperibile?>> mi punta il dito contro mentre io indosso la mia giacca sottile sopra la semplice canottiera bianca. Indosso un paio di jeans molto attillati mentre come scarpe ho scelto qualcosa di sportivo. Sono stanca dei tacchi e degli abiti eleganti. Voglio sentirmi a mio agio almeno oggi.

<<Che c'è?>> faccio la parte dell'innocente quando noto lo sguardo interrogativo di Melek.

Prendo lo zaino e mi dirigo verso la porta, seguita dalla mia amica.

<<Niente>> borbotta, fermandosi per un secondo. <<In realtà mi sembra di avere in mente un puzzle da cento pezzi che compone la tua vita. Il problema è che non riesco a incastrarli>>

La ragazza mi conosce e si rende conto che nascondo molto. Sospiro rassegnata. Lei è mia amica, l'unica. Se non lo racconto a lei allora a chi?

<<Appena saliamo in macchina, ti racconterò tutto in dettaglio e calmerò il tuo cervello pazzo. Adesso andiamo che Alp mi aspetta>> la incito a muoversi. Stamattina mio fratello mi ha chiamato, chiedendomi di accompagnarlo a vedere un immobile ed io ho accettato felice.

Nel tragitto racconto alla mia amica di Can e appena arriviamo all'indirizzo che mi ha mandato mio fratello io ho le guance rosse come non mai.

<<Mi hai nascosto tutto questo Demet? Come hai potuto? Io ti ho raccontato sempre tutto, anche quando qualcuno mi ha fatto l'occhiolino!>>

Il richiamo dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora