Epilogo (seconda parte)

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La vasca idromassaggio è già piena di schiuma. Sui bordi e sul pavimento del bagno, piccole candele accese ravvivano l'atmosfera.
"Wow... È favoloso!" esclama Melania, sfilandosi il body e immergendosi nell'acqua calda.
"Ho sempre sognato di fare un bagno così. E poi... Sono riuscita a rubare anche un'altra cosa!" Viola ci fa l'occhiolino mentre va a prendere un secchio di plastica da sotto il lavandino. Dentro, c'è una bottiglia di vodka ghiacciata e della lemon soda.
"Lo so... Non è champagne, ma sono riuscita a nascondere la vodka nel freezer in cucina..."
Io la guardo strabiliata. Adoro queste sue piccole idee trasgressive. Può sembrare poca cosa, ma per noi che viviamo qui dentro segregate, è un lusso.
Aiuto Viola a preparare tre cocktail improvvisati. I nostri corpi sono vicini, percepisco il suo calore ma resto concentrata sul bicchiere che ho in mano.
Con mosse rapide ci togliamo tutti i vestiti ed entriamo nella vasca, porgendo a Melania il suo vodka lemon.
"Un brindisi a noi!" esclama Viola, alzando il bicchiere.
"No, un brindisi a te che ci hai regalato questa serata!" dice Melania, sorseggiando il drink.
L'atmosfera si fa subito calda. Un po' per la vodka, un po' per l'ambiente...
Viola si sporge e mi lecca le labbra, vogliosa. L'agguanto in un bacio passionale, vorace, mentre Melania ci guarda.
"Ehi... Vorrei partecipare..." mormora, avvicinandosi sempre di più.
"Vieni qui..." le dico, accarezzandole i capelli. La sua lingua incontra la mia, in un vortice di piacere, per poi cercare anche quella di Viola. Praticamente è un bacio a tre, dove i nostri respiri affannosi si mischiano. Melania mi stringe un seno tra le mani, mentre io percorro il corpo di Viola tra le mie dita, imprigionando un capezzolo tra il pollice e l'indice. Lei mugola un "mmmhh" strozzato.
"Viola, siediti sul bordo e apri le gambe..." le intimo.
La mia amica fa come le dico, mostrandoci così il suo sesso avvolto dalla schiuma, lucido e bagnato. Mi inginocchio e la bacio lì, leccando le grandi labbra lentamente, poi titillando il clitoride con colpi rapidi e decisi.
"Quanto mi fai godere, tesoro..." mi sussurra con voce roca.
Nel frattempo Melania si è posizionata accanto a me e mi sta accarezzando la schiena. Con la mano scende sui glutei, palpandomi con desiderio. Dopo qualche secondo, sento le sue due dita entrare dentro di me. Sono molto eccitata, i miei sensi sono amplificati al massimo. Mi muovo con il bacino per favorire il suo tocco.
"Siete bellissime..." dice lei. Viola mi accarezza i capelli poi spinge la mia testa ancora più a fondo. La sto facendo impazzire.
Dopo un po', la sento raggiungere l'apice del piacere, il corpo contratto, le gambe che tremano.
"Siediti lì, voglio fare lo stesso con te!" mi ordina.
Mi stacco da Melania e mi siedo sul bordo della vasca. Viola si avventa su di me, la sua bocca sulle mie labbra, pronta a darmi piacere. Ansimo forte, mentre mi succhia il clitoride.
Melania esce dall'acqua e si mette in piedi di fronte a me, mentre non smette un attimo di accarezzarmi.
È una situazione un po' assurda ma stupenda. Il suo pube completamente rasato è a pochi centimetri da me e scommetto che è bagnatissima. Allungo una mano e trovo la conferma di ciò che sospettavo. Senza esitare, entro con due dita tra le sue labbra, mentre solletico il clitoride con il pollice. La guardo mentre si morde le labbra con espressione estatica. Poi abbasso lo sguardo e vedo quello splendore di Viola, i suoi seni che pendono, la sua lingua che mi stimola... Un orgasmo fortissimo mi travolge. Cerco di non urlare, mentre aumento il ritmo delle mie dita. Melania si lascia andare dopo pochi secondi, sento il suo sesso pulsare intorno a me.

Poco dopo, finiamo di bere la bottiglia di vodka, ridendo e scherzando come tre buone amiche. Ci addormentiamo sul tappeto della grande stanza, nude, abbracciate ed ebbre di piacere.

Al mattino, mi sveglio ancora intontita dall'alcol. Apro gli occhi e ripensando alla sera prima, sento un brivido lungo la schiena. È stato meraviglioso. Melania dorme accanto a me, la faccia imbronciata come sempre. Viola, invece... Non c'è. Mi alzo, pensando che lei sia andata a letto, ma il lenzuolo non è neanche scostato. Sul copriletto c'è un pezzo di carta.

"Tesoro, sono partita. Quando leggerai questo messaggio io sarò già sul mio volo.  Sono scappata di notte, come una ladra, lo so. Ma non sopporto gli addii. Considerate la serata di ieri come il mio addio personale... È stato bellissimo. Ho scelto di cambiare vita e non posso più tornare indietro. Letteralmente, non posso. Prenditi cura di Melania e di te stessa. Ho disattivato il mio numero di telefono, quindi non cercarmi. Posso solo darti questo indizio: ITF Tower. Starò bene. Ti bacio. Tua Viola."

Una morsa gelida mi prende la gola. Rileggo il messaggio più volte, sperando sia un brutto sogno. Ma le parole restano lì, scritte a mano con inchiostro nero un po' sbavato.
E adesso cosa faccio? Vado a cercare la donna di cui sono innamorata o mi arrendo al suo abbandono?
Non lo so ancora, ma intanto piango disperata.


***FINE***

L'accademia del desiderioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora