Love of the Night

33. Il segreto di Emy

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Abigail

Appena suonò la ricreazione mi diressi verso Emy per dirgli che io e Trav avevamo finalmente fatto pace e volevo che lei fosse la prima a saperlo perchè infondo è la mia unica amica.

<<Emy->> la chiamai sfiorandola, ma lei non mi notò siccome di spalle, o per lo meno, così credevo, io rimasi a guardarla e osservai che lei si era girata a guardarmi, più di una volta.

Quindi mi stava evitando?

Non appena i suoi occhi verdi si posarono sui miei nocciola la vidi trasalire.

Lei scappò velocemente in bagno lasciandomi sola a ricreazione, cosa che non aveva mai fatto.

Può essere che le fosse venuto il ciclo e che si doveva cambiare urgentemente l'assorbente forse... mh mi sembra un po' forzata come cosa, ma è plausibile, infondo che altro motivo avrebbe? Non abbiamo mica litigato, ma questo non spiegava i suoi sguardi sfuggenti e costanti.

Che palle...ora non potevo nemmeno avvisarla del fatto che Travis mi invitato di nuovo ad uscire, e io non vedevo l'ora di stare un po' sola con lui senza quei cretini dei suoi amici che riescono sempre a interromperci.

Ma io dico, ma i fatti loro mai?

Boh vabbè

La ricreazione terminò e tutti rientravano nelle loro classi mentre io aspettavo fuori dalla porta Emy per dagli la notizia, ma quando cercai di fermarla lei andò a sedersi comunque al suo posto, quasi ignorandomi, anzi, io toglierei il quasi.

Che le avevo fatto?

Era sicuramente arrabbiata con me, non era la prima volta che qualcuno usava il silenzio punitivo per farmi capire che avevo sbagliato in qualcosa, mamma lo usava di continuo quando litigavamo e se parlava era solo per spiccicare la frase "mi hai molto delusa Abigail" accompagnata da uno sguardo saccente e irritato che riusciva a farmi sentire piccola e in colpa.
Il problema però è che in quel caso non sapevo nemmeno per cosa chiedere scusa.

Ad un tratto, un idea.

Se quella sottospecie di Gesù con gli occhi verdi gli avesse detto di quando ho aiutato Noah?
Forse si è arrabbiata perchè nonostante io dica costantemente di odiarlo alla fine l'ho aiutato, o forse ora mi ignora siccome non le avevo rivelato niente.

Una cosa però era certa, in entrambi i casi qualcuno gli aveva rivelato questo segreto, solo io e Mason sapevamo di questo, e sicuramente non ero stata io a farmi sfuggire qualche dettaglio, le parole che mi saltano in mente prima di uscire dalla mia bocca sono elaborate d analizzate per evitare di rivelare cose spiacevoli che potrebbero mandare sotto terra l'umore delle conversazioni.

Restava solo un sospettato.
Mi scrocchiai le nocchie in modo sonoro per alleviare lo stress mentre continuavo a mordicchiarmi l'interno guancia creando nuove feritine dolorosissime.

I miei pensieri vennero interrotti dal rumore della porta chiusa rumorosamente dal prof di educazione fisica in modo involontario a causa delle correnti d'aria dovute alle finestre spalancate nel tentativo di far evacuare la puzza di ormoni degna solo degli che non hanno capito che il deodorante va messo dopo essersi lavati.

La voce squillante del prof mi fece mettere sull'attenti.
<<Ragazzi, come sapete anche oggi non possiamo fare lezione in palestra a causa dei lavori che stanno facendo lì, ma dalla prossima volta potremmo usarla, mi raccomando portatevi una maglietta a maniche corte, e, signorine, non voglio vedere top o altro, poi dei pantaloncini o per voi ragazze se volete dei leggings e mi raccomando ragazzi e un paglio di scarpe sportive, ora iniziamo con la lezione della storia del basket>>