29. Shopping

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Abigail

<<Noah, che facciamo oggi?>>
Domandai con sguardo serio.

<<Non lo so, lasciami stare>> minimizzò la mia domanda siccome troppo concentrato a giocare col telefono.

<<Ehi! vedi di rispondermi cretino! Non starò qui dentro tutto il tempo! Ho lasciato il mio libro a casa di Emy e ho il telefono troppo scarico per continuare a leggere quello su wattpad!>> allargai leggermente gli occhi dando più espressività al mio volto.

La lingua di Noah era appoggiata sulle sue labbra e questo faceva intuire quanto si stesse impegnando a quel giochino, anche le mosse veloce dei suoi pollici sullo schermo me lo facevano pensare.

<<Indovina! Non me ne frega proprio un- >> non terminò la frase, aveva ancora gli occhi fissi sul cellulare quando ad un tratto notai le sue sopracciglia incurvarsi e il suo sguardo innervosirsi <<Porca puttana! Cazzo Brown! Mi hai fatto perdere la concentrazione! Mi hai fatto uccidere! Ora sei contenta?>> si lamentò con me buttando le mani sulle ginocchia e appoggiando in modo davvero molto delicato e assolutamente non brusco il cellulare sul letto.

Quindi ricapitolando quello che è successo: siccome lui è scarso nel suo giochetto ora sono io a dovermi prendere le responsabilità della sua sconfitta. Mi sembra davvero un comportamento maturo.

<<Oh no! E ora il mondo come farà a continuare senza la presenza del suo più valoroso combattente?>> Spalancai gli occhi, alzai le sopracciglia e appoggiai una mano sulla bocca fingendomi dispiaciuta nonostante io in realtà fossi estremamente compiaciuta dal fatto che fosse morto, magari in questo modo mi avrebbe ascoltato.

<<Non ti smentisci mai. sei sempre la solita stronza>> alzò gli occhi al cielo ancora innervosito, ma questo scatenò in me l'effetto contraria a quelloche probabilmente avrebbe voluto Noah, infatti un sorriso involontario si formò sul mio viso come se in realtà Davis mi avesse appena fatto il complimento del secolo.

E al primo posto nella lista di cose più divertenti e soddisfacenti da fare troviamo lui! Rompere le palle a Davis fino al suo sfinimento! Assolutamente da rifare, voto dieci, più mille aura.

<<Adesso che ci penso tutte le volte che ho visto Max indossava gli stessi vestiti, perchè non andiamo a comprargliene altri?>> proposi tornando seria nonostante ancora la voglia di continuare a prenderlo in giro fosse tanta.

<<Mh va bene potevi fa na scelta peggiore, rompipalle, e infondo anche io voglio fare shopping, ho bisogno di altri outfit>> si sistemò il groviglio di capelli con la mano.

<<Ti aiuto, non è che ti vesti proprio benissimo>>

Lui mi squadrò e poi alzò gli occhi facendomi sentire più piccola.

<<Stronza>>
Disse riprendendo in mano il cellulare, in quel momento mi resi conto che era tornato a bullizzarmi in modo relativamente amichevole quindi sorrisi in maniera beffarda.

<<Possiamo anche mangiare fuori>>
propose lui.

Incrociai le braccia e in quell'istante appoggiai le mani sui rotolino troppi evidenti che comparivano sulla mia pancia, li strinzi con forza prima di rispondere a Noah mentre la vocina nella mia testa mi ricordava di non poter sgarrare siccome il mio fisico non me lo permetteva.

<<Non lo so, ho mal di pancia, non so se ho fame, vabbe' noi andiamo nel dubbio>>
Cercai una scusa e mi grattai il naso, come di impulso.

Vi prego ditemi che mi ha creduto

<<Vediamo>> rispose lui.

<<Vado a chiamare Max>>
lo avvisai impaziente di scappare dai suoi occhi limpidi e penetranti.

 Love of the NightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora