16. Appuntamento

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Abigail

<<Ehy>> mi salutò lui

Io risposi con un'accenno di sorriso e con un cenno di mano.

Lui in tutta risposta mi sorrise, poi mi scuadrò un paglio di volte dalla testa ai piedi, non nego che questo fece salire in me un forte senso di ansia.

E se non gli piacesse come sono vestita?

E se sembrasse ridicola?

E se- no Abigail, smettila, è solo un ragazzo, uno come tutti gli altri, ora calmati.

I suoi occhi si bloccarono sui miei.

Travis aveva uno sguardo intenso, sembrava mi guardasse dentro.

Era uno sguardo gentile, eppure...quel contatto visivo mi faceva sentire estremamente giudicata.

Distolsi subito lo sguardo da lui.

Dopo un po' presi coraggio.

<<Travis, come dire, c'è qualcosa che non va? È da due minuti che mi fissi>>
Lo dissi in modo scherzoso, col sorriso sulle labbra per non sembrare cattiva.

Per fortuna lui come risposta rise.

<<Si, scusa hai ragione, stavo solo pensando...>>

Potevo farmi gli affari miei e rispondere "okay"? Certo
Me li sono fatta? Assolutamente no

<<A cosa?>>
<<Sei bella, davvero bella>>

Allora la domanda in quel momento era se fosse più rosso il colore della maglietta di Travis oppure le mie guance.

Balbettai un <<grazie>> giusto per sembrare ancora un po' più ridicola siccome a noi fare figure di schifo piace.

<<Aby, ti va un gelato?>>
Mi propose lui

<<un gelato?>> ripetei

Abigail, no.
Questo era tutto quello che riuscivo a pensare.

<<Em veramente Travis ho un po' di freddo, quindi se non vuoi vedere la sottoscritta trasformarsi in un ghiacciolo credo che non sia la scelta migliore, ti va qualcosa al bar?>>

Lui rise

<<Va bene, vediamo cosa c'è al bar>>

Al bar erano esposti cornetti, bomboloni alla crema, trecce e altre paste dall'aspetto invitante, o per lo meno, questo è quello che aveva detto Travis che non esitò un'attimo a prendere un cornetto alla nutella, a me... sinceramente quelle paste mettevano la nausea.

<<Aby, tu cosa prendi?>> Chiese
<<Oh, a me basta un caffè>> risposi
<<solo? Non ti va altro?>>
Domandò sorpreso.

<<Si, a pranzo avevo ospiti e abbiamo mangiato parecchio, non preoccuparti>>
Dissi grattando il naso.

Ci sedemmo successivamente al tavolo.

Lui iniziò a divorare il cornetto, era buffo, ma carino. Caspita se era carino.

Iniziai a sorseggiare il mio caffè.

<<Non ci metti lo zucchero?>> mi chiese sorpreso

<<lo preferisco amaro>>
Gli risposi

<<Oh io non riuscirei a berlo amaro, io amo le cose dolci e detesto quelle amare>>

<<a me anche le cose amare non dispiacciono>>
Risposi con un sorrisino

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