Resto lì, con il cuore che batte furiosamente, mentre Eleonor mi abbraccia. "Andrà tutto bene, Nicole. Non lasciare che un idiota come lui ti rovini la serata."
Annuisco, cercando di calmarmi. "Grazie, Eleonor."
Lei mi sorride, stringendomi il braccio. "Adesso torniamo a divertirci. Non permettiamo a nessuno di rovinarci la notte."
Dopo il litigio con Anderson, cerco di ritrovare il buon umore con Eleonor. Balliamo ancora un po' e chiacchieriamo , ma la tensione di quanto accaduto non mi lascia del tutto.
Quando la serata volge al termine, mi sento esausta. "Penso che sia ora di andare," dico a Eleonor.
Lei annuisce comprensiva. "Sì, è stata una serata intensa. Ti accompagno a casa."
Usciamo dal Black Box e ci dirigiamo verso la sua auto. La notte è fresca, e l'aria mi fa sentire un po' meglio. Eleonor accende il motore e ci mettiamo in strada.
Durante il viaggio, rimaniamo in silenzio per la maggior parte del tempo, entrambi riflettendo sulla serata.
Ogni tanto, Eleonor mi lancia uno sguardo di preoccupazione, ma io le sorrido per rassicurarla.
"Non lasciare che Anderson ti rovini la vita, Nicole," dice lei finalmente. "Lui non vale la tua rabbia."
Sospiro. "Lo so. È solo che... è difficile ignorarlo quando cerca sempre di mettermi i bastoni tra le ruote."
Arriviamo a casa mia, e io le do un abbraccio prima di scendere dall'auto. "Grazie, Eleonor. Davvero"
"Non c'è di che" risponde lei con un sorriso caloroso.
Scendo dall'auto e mi avvio verso la porta di casa, cercando di non fare rumore.
Entro in casa e non sento nessun rumore, solo il lieve ticchettio dell'orologio in soggiorno. Mi tolgo le scarpe e inizio a rilassarmi, ma proprio in quel momento sento il rumore delle chiavi che girano nella serratura. Mi blocco, il cuore che batte all'impazzata. Nel panico, prendo una coperta e mi avvolgo in fretta, cercando di nascondere i vestiti.
La porta si apre ed entra Simon, visibilmente ubriaco.
"Nicole?" chiede con voce impastata. "Che ci fai alzata a quest'ora?"
"Ciao Simon," rispondo, cercando di mantenere la calma. "E tu? Sei rientrato tardi."
Lui barcolla un po', poi si appoggia al muro per togliersi le scarpe. "Ho... sono uscito con gli amici. Una serata lunga."
Annuisco, cercando di sembrare tranquilla. "Capisco. Io non riuscivo a dormire, per questo sono qui."
Simon mi guarda con occhi socchiusi, poi si avvicina un po'. "Che fai avvolta in quella coperta? Hai freddo?"
"Sì, un po'. La casa è più fredda di notte," rispondo rapidamente, cercando di mantenere la coperta stretta attorno a me.
Lui annuisce, apparentemente convinto superandomi. "Va bene. Dovrei andare a letto. Ho bisogno di riposare."
"Anch'io," dico, cercando di dirigermi verso le scale senza destare sospetti.
Mentre passo vicino a lui, la coperta mi scivola quasi di mano. Riesco a riprenderla giusto in tempo, ma Simon alza un sopracciglio.
"Sei sicura che stai bene?""Sì, sì," rispondo, il cuore che batte all'impazzata. "Solo stanca."
Simon mi osserva per un momento, poi annuisce lentamente. "Okay, buona notte."
"Buona notte," rispondo, trattenendo il respiro fino a quando non sento la porta della sua stanza chiudersi dietro di lui. Solo allora mi permetto di rilassarmi un po', salendo le scale il più silenziosamente possibile.
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Hearts And Secrets
Teen FictionNicole Brooks è la brillante leader del club teatro e la star della Los Angeles High School, accanto a Simon, il suo carismatico fratello e capitano della squadra di basket, sono i fratelli più popolari e affiatati. Ma Bryan Anderson, un talento del...