Capitolo 16

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Usciamo dalla camera di Eleonora e scendiamo verso la cucina. La luce soffusa dei lampadari illumina il corridoio, creando giochi di ombre che danzano sui muri. Eleonor è frenetica e vivace, con i capelli scompigliati e un sorriso troppo largo che tradisce la sua contentezza per la serata.

Quando arriviamo in cucina, Eleanor apre un armadietto sopra il frigorifero e tira fuori una bottiglia di vodka, affiancata da due bicchieri di cristallo. Il suo movimento è fluido e sicuro, come se avesse pianificato ogni dettaglio della serata.

La bottiglia di vodka è di un cristallo trasparente, e l'etichetta luccica sotto la luce della cucina. Eleonor la solleva con un gesto teatrale e la versa nei bicchieri con una precisione quasi ipnotica. L'odore pungente dell'alcool riempie l'aria, mescolandosi con il profumo leggero dei fiori freschi che adornano il tavolo. Mi porge il bicchiere con un sorriso incoraggiante.

"Beviamo un po'," dice, sorridendo. "Ti farà bene."

Non sono sicura che sia una buona idea, ma il desiderio di allontanare la tristezza e di dimenticare per un momento mi spinge ad accettare.

Le prendo il bicchiere con mani leggermente tremanti e brindo, cercando di forzare un sorriso. "Alla fine di questo giorno schifoso."

La vodka, forte e bruciante, scivola giù come fuoco liquido, bruciando in modo penetrante lungo il mio esofago e riscaldando lo stomaco. Il sapore è forte e pungente, quasi aspro, ma continuo a bere. La mia gola si infiamma e lo stomaco si scalda, mentre il sapore tagliente mi fa chiudere gli occhi per un momento. Continuo a bere, sentendo il calore della vodka diffondersi attraverso il mio corpo, sciogliendo i muscoli e rilassandomi.

Dopo il secondo bicchiere, la mia testa inizia a girare dolcemente. I contorni della cucina diventano sfumati, e i colori si mescolano in un mosaico di toni caldi.

Eleonor accende la musica, e i suoni pulsano attraverso il pavimento, risuonando nel mio petto come un tamburo lontano. Le luci soffuse creano un'atmosfera quasi magica, con le ombre che si allungano e danzano lungo le pareti.

Cominciamo a ballare, i nostri movimenti diventano sempre più sciolti, disinvolti e confusi. Eleonor e io ci muoviamo come se fossimo in sintonia con la musica, le risate si mescolano con le melodie, e il calore dell’alcol amplifica ogni sensazione.

Eleanor mi prende per mano e mi guida verso le scale. "Mettiamoci i costumi e andiamo in piscina," dice con un sorriso malizioso. "L'acqua ti farà sentire meglio."

Saliamo le scale ridendo e barcollando. In fretta, scegliamo i costumi nel suo armadio: io indosso quello che avevo portato con me nella borsa, mentre Eleanor opta per un costume intero rosso acceso. Ci cambiamo velocemente, con risate che si mescolano ai rumori dei nostri movimenti.

La piscina interna è un angolo di lusso nella casa, con ampie finestre che si affacciano su un giardino illuminato dal sole che sta tramontando.

Il calore dell’acqua è avvolgente, e ci tuffiamo con un'esplosione di risate. Gli schizzi d'acqua volano intorno a noi mentre ci abbandoniamo all'allegria infantile.

L'acqua calda ci avvolge come una coperta morbida, e la mia ebbrezza si amplifica. Ogni movimento nell'acqua sembra rallentato e leggero, e la mia mente si dissolve in una sensazione di piacevole torpore. La vodka e l'acqua calda creano una fusione di sensazioni che mi fanno sentire come se fluttuassi.

Dopo un po', Eleonora esce dall’acqua e si dirige verso il suo zaino. Con un gesto furtivo, tira fuori un piccolo sacchetto e lo apre. "Guarda cosa ho," dice, estraendo delle canne già pronte. Il sacchetto sembra scintillare leggermente, e il contenuto sembra quasi magico nella luce tremolante.

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