𓅹 。暴風雨前

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لا تحبني لأنني لا أحبك

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لا تحبني لأنني لا أحبك.

Era il giorno dopo, mancava quindi un solo giorno alla festa di Jason wang, il ragazzo più popolare della loro scuola.
Il pomeriggio precedente fu' identico a quello prima, lo passarono a studiare per il progetto di chimica a coppie, che avrebbero dovuto consegnare lunedì.
Mentre la sera David, Célina e Chris fecero una maratona di videogames, alla quale partecipavano come spettatori gli altri tre, insieme a Gwen, che Shayla aveva lasciato per una notte a Christoper che l'aveva implorata di farlo.
Venerdì mattina un'altra botta di calore per Teo e Célina, il ragazzo aveva trovato un posto da dedicarle, una stanza che avrebbe mantenuto i loro segreti.
Non aveva mai portato Micol lì, d'altronde non era la prima volta che lo faceva a scuola, ma era abbastanza grande da poter cambiare posti.
Ma nessuno rimase in mensa a parte David, Jason e la loro amica Haeun.
Shayla e Chris continuavano il progetto nel laboratorio mentre Michael aveva accompagnato Bryan nei bagni che diceva di sentirsi vomitare, a detta sua il pasto che aveva offerto la mensa era rovinato «eppure io lo sento buono.. sei sicuro yan?» ma Bryan era fin troppo convinto per dar retta a David.
Nel pomeriggio Célina invitò Shayla a casa, era un pomeriggio di gennaio estremamente noioso e nessuno voleva rimanere a casa, si offrirono tutti per accompagnarle, anche Dav in moto, ma Célina voleva passare un pomeriggio fuori con Shayla, così disse lasciando col broncio tutti i ragazzi, esclusi Chris e Teo che borbottavano qualcosa.
Una volta che Shayla venne, rimase fuori casa ad aspettare l'amica che era già pronta, salutò Teo che le stampò un bacino veloce sulle labbra e chiuse la porta, che non sapeva, sarebbe stata riaperta dopo pochi secondi dai due ragazzi.
Le ragazze camminavano spensierate gesticolando, parlavano di Micol, dei ragazzi, di quanto David si stesse avvicinando a una ragazza e quanto la sorella di Célina insistesse per venire a trovare Nick.
Ma non sapevano che dietro ci fossero due agenti 007 che ascoltavano le risate squillanti di Shay.
Le ragazze si fermarono al centro commerciale, uno piccolo che distava non molto da casa, per quello in centro sarebbe servita la macchina e loro non volevano i ragazzi dietro, i due migliori amici intenti a fare le spie avevano afferrato che le ragazze volessero prendere qualcosa per il giorno dopo, alla festa.
A Chris divertiva la situazione, e la reazione simpatica che avrebbe avuto dopo Shayla, mentre l'altro, immaginando che razza di vestito potesse scegliere Célina, cadde in un silenzio che durò ben poco.
La moretta era entrata in un negozietto femminile, alla vista dei ragazzi non sembrava un negozio casual ma aveva le luci soffuse e sbirciando dalla vetrina sembrava vestire intimo e vestitini provocanti.
«Ovviamente chi poteva entrarci? Célina. Guarda Shayla lei è in un negozio normale»
«beh a te che importa Teo, non è la tua ragazza»
ottenendo uno sguardo infuocato
«stai zitto, e aspetta»
«cosa vuoi fare? non vorrai entrare e disturbarla»
ma il migliore amico era già entrato dentro cercandola.
'Trovata.'
Si avvicinò da dietro senza farsi sentire, le posò il capo di fianco al collo per farsi sentire sussurrando, mentre lei era concentrata a scegliere. «Il vestito che ti ho comprato io non va bene, Céli?»
Brividi.
Per il posto che scelse il ragazzo per parlarle, per la sprovvista e per la frase detta col suo modo, ma anche perché era semplicemente Teo e Teo faceva impazzire Célina lasciandola priva di ogni senso.

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«Teo cosa ci fai qui» «il commesso ti guardava troppo» rise lui, ignaro che alla frase dopo non avrebbe più sorriso

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«Teo cosa ci fai qui»
«il commesso ti guardava troppo» rise lui, ignaro che alla frase dopo non avrebbe più sorriso.
«Mi ha anche complimentata, ha detto che sono bellissima»
«ah sì?»
«eh già» disse contenta,
Teo diede prima uno sguardo al commesso davanti a lui, poi a Célina, che in fine baciò, ma non più a stampo, questa volta era un vero e proprio bacio lento che fece durare parecchio. Peccato però che non si fosse accorto di una cosa, ovvero che il commesso non era l'unico a guardare, ma fuori, Christoper si era spostato per guardare la scena e alla vista del bacio era rimasto in paralisi come un bambino, era effettivamente un bacio che avrebbe lasciato tutto il gruppo con la medesima reazione, potevano aspettarsi che Teo provasse qualcosa, come aveva lasciato intendere nell'ultimo periodo, ma non si era pronti a un bacio così passionale, alla quale Teo aggiunse le mani, prima sul viso della ragazza e poi sui fianchi.
Era un orario di pomeriggio presto e non c'era nessuno nel negozio oltre il ragazzo che lavorava, così da far approfittare Teo della cosa, che si staccava per prendere aria e poi continuava come se non la baciasse da ore, e si fermò solo quando Célina gli fece segno di smettere perché stava andando troppo oltre, e perché, indicò Chris fuori che aveva guardato tutto, ma accorto di Célina aveva distolto lo sguardo come un bambino che era stato beccato con le mani nel barattolo di cioccolato, e il viso sporco.
«Cazzo. Ci ha visti?»
«direi di sì, non ti fermavi più»
«potevi avvisarmi»
e innervosito si incamminò verso la porta
«Teo cosa posso farci l'ho visto dopo»
si fermò, «bene, okay fa nulla saprò io cosa dirgli, di lui posso fidarmi»
«Va bene aspettami fuori compro qualcosa» e per la scontentezza di Teo, Célina andò in cassa a pagare qualcosa che non era riuscito a vedere, e la ragazza non voleva saperne di mostrarglielo.

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Arrivati a casa nel tardo pomeriggio, dopo aver lasciato Shayla a casa sua con tanto di bacino da parte di Chris che l'aveva salutata, e ormai sembrava ufficializzare il loro rapporto, Teo, Chris e Célina non avevano trovato David e Nick, che a quanto pare a detta dei ragazzi erano andati a trovare la nonna del maggiore a prendere le pizze per tutti, Michael che aveva aggiornato Teo della cosa era in mutande, un'altra volta, Célina era imbarazzata visibilmente, cosa che faceva ridere Teo, seppur non sapeva il vero motivo.
Però si accorse di quanto Mikey fosse un bel ragazzo, i capelli neri che cascavano sul collo, il mullet gli donava al viso, le braccia allenate e la vita stretta, con sul fianco un tatuaggio, sembrava essere una pistola, mentre sul braccio aveva un numero, doveva essere sicuramente il 6 pensò Célina, era il tatuaggio che avevano tutti.
Questa volta anche Bryan era senza un indumento, era senza la maglietta «ho fatto la doccia poco fa pardon moi mi vesto subito, Teo non essere geloso» rise di gusto alla sua stessa battuta, mentre Célina avrebbe preferito sotterrarsi alla vista di quei corpi bellissimi.
«Non guardare troppo»
«ma spostati» rispose ironica lei che si buttò sul divano intenta a mettere un film, convinta di guardarlo, ma in casa c'erano Bryan, Michael e Teo, che mai l'avrebbero lasciata in santa pace a guardare il film, soprattutto il primo che si era buttato a peso morto sulla povera donnina col corpo più fragile di una piuma diversamente dal ragazzo palestrato.

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