。 𝑇ℎ𝑒 𝑙𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑠 𝑜𝑓 𝑡𝑒𝑜

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𝚃𝚑𝚎 𝚕𝚎𝚝𝚝𝚎𝚛𝚜 𝚘𝚏 𝚝𝚎𝚘.

«di chi sono tutte queste lettere piccola?»
«Nick.»


Da: Teo

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Da: Teo.
Non hai risposto alle ultime lettere che ti ho lasciato ed è passata una settimana, in casa manchi e a scuola ti cercano, ho fatto io il progetto di chimica che ideavi da mesi e l'ho portato, hai preso dieci e sono fierissimo di te Célina perchè ci hai messo tutto l'impegno per scrivere le tue idee sull'agenda che hai dimenticato sulla scrivania in camera qui da noi,
per favore torna presto, torna prima che io possa dimenticare il suono della tua voce.
Sono due giorni che non vedo Micol, non so cosa le sia successo, a scuola si comporta in modo strano, ho notato che parla sempre in modo agitato con Jason, pare che abbiano discusso ma non vuole dirmi il motivo, si irrigidisce e mi evita, con lui invece non c'è via per parlargli, da quella festa non mi guarda nemmeno in faccia.
Tu come starai? l'altro giorno ho origliato dalla stanza di Nick perché sapevo che stessi parlando al cellulare con lui e Shayla, avrei voluto sentire il suono della tua dolce voce ma ho potuto solo capire vagamente i discorsi da ciò che diceva Nick.
Non mi scrivi nessun messaggio da mesi ma ho notato che mi hai visualizzato la storia giorni fa;
Célina ti sto aspettando e sto pregando in cuor mio che qualcosa leggerai,
ho comprato dei fiori e li ho lasciati in camera tua, torna prima che appassiscano, so che ami i fiori e te li prenderò finché morte non ci separi, torna da me perché necessito di regalarteli guardandoti come la prima volta che sei entrata in questa casa.
I primi giorni che sei venuta sembrava che ti odiassi, me lo ricordo perché me lo hai detto tu stessa, aggiungendomi che fossi uno stronzo che pensava solo alla fidanzata, ma nella scorsa lettera ti promisi che avresti conosciuto me in queste parole;
ciò che pensavo più di ogni altra cosa non era la mia ragazza ma eri tu, a differenze delle altre ragazze eri entrata nella mia vita, senza che lo volessi, e facevi di tutto per rimanere, perché se trovi che qualcosa non sia giusto devi esprimerti al meglio per farlo capire e non puoi abbandonare le tue decisioni.
Ho capito grazie a te che il sapore della libertà è il gusto migliore per vivere l'amore, da quando ho amato te con corpo e anima sono stato meglio.
Non faccio altro che pensare a quanto mi manchi il tuo amore e il tuo corpo, non posso esistere sapendo che la mia vita ora sia tornata alla sua solita monotonia legato a Micol, non la amo, non la amo più e ciò che ci lega sono solo tanti ricordi e un bambino, ma ciò che mi lega a te è tutto, nonostante la distanza.
Giorni fa' ho cercato il tuo nome sulla pagina del tuo coach di pugilato e ho visto uno dei tuoi scontri, sei bellissima e audace anche mentre lotti,
amo il tuo essere determinata, a dire il vero adoro tutto di te, mi dispiace dovertelo dire via lettera, non so esprimermi come dovrei quando sei davanti a me, ma ti mostrerei anche il mio vero cuore questa volta pur di non perderti di nuovo, ti darei l'ultimo respiro che possiedo pur di sentirmi un'altra volta amato.
Sono sicuro di non essere affezionato solo all'idea dell'amore che mi dai, ma di te, di tutto ciò che possiedi dentro di te, amo ogni cosa che dici e il modo in cui le dici, amo anche come gli altri parlino di te, di come Nikolai ti descriva.
È inutile ribadire che mi manchi, ma se potessi esprimere un desiderio sceglierei di svegliarmi domani mattina e trovarti davanti a me per una sorpresa, Ti amo, perdonami se non te l'ho detto prima, ma ti prometto che te lo dirò ogni notte prima che tu dorma, e ogni mattina prima che tu sorrida dandomi il buongiorno.
Sto scrivendo questa lettera vicino a Christopher e Shayla, ci siamo riavvicinati da quando sei andata via, ho fatto ciò che tu avresti voluto, non ho scelto di stare solo con Micol ma di riavere i miei amici, di studiare con loro, di menzionarti in ogni discorso mantenendo vivo il tuo ricordo in caso tu decidessi di non tornare più, ma per favore amore non prendere mai questa decisione.
Mi manca anche David, non posso negarlo, io e lui ci conosciamo da anni e per me è realmente un fratello, mi dispiace essermi comportato male con lui molto spesso, pagherei ogni pena se potessi, ma non posso neppure negare che lotterei ugualmente per riaverti, non rinuncerei a te, nemmeno se me lo chiedesse Dio,
d'altronde io sono Lucifero, e Lucifero non ascolta Dio.
Dal tuo Teo,
Alla mia bellissima: Célina.




      𝙱𝚎𝚛𝚕𝚒𝚗𝚘 𝚖𝚊𝚛𝚣𝚘

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  𝙱𝚎𝚛𝚕𝚒𝚗𝚘 𝚖𝚊𝚛𝚣𝚘

«David, hey»
Célina smosse il braccio del ragazzo che 'riposava gli occhi' beato alla rilassante luce che emanava il caminetto acceso; «hey amore dimmi»
nomignolo che fece arricciare per pochi secondi il naso a Célina, come se in quel momento non fosse proprio ciò che voleva sentire, aveva appena finito di leggere qualcosa di ignoto a David in camera sua, e tentava di riposare in salotto sul divano affianco al ragazzo, ma non riusciva in nessun verso, essendo visibilmente pensierosa.
«Stavo pensando.. che magari, ecco, siamo qui da poco più di un mese ormai, pensavo al fatto che magari dovremmo tornare, ho anche bisogno di vivere la scuola dal vivo, mi capisci? è difficile continuare con le videolezioni.»
All'apparenza sembrava agitata, come se stesse offendendo l'amico, quando a dire il vero stava dando normalissime motivazioni, ma forse anche lei sapeva che fino a poche settimane prima la pensava diversamente sulla partenza, ma è come se qualcosa che David non sapeva avesse fatto cambiare idea alla ragazza in fretta, e con molta agitazione.
«Non darmi troppe spiegazioni Céli, hai ragione, alla fine avevamo detto di starci poche settimane e siamo stati anche più tempo no? non c'è problema, prenoto i biglietti?» la guardava dolcemente allungando un braccio sulla coscia della ragazza «ecco mh.. ho notato che ti piace stare qui, beh sì anche a me» «Célina» iniziò mettendosi ben seduto vicino a lei e porgendo l'altra mano sul mento della ragazza per poi lasciarle un bacio veloce e rubato, «è tutto okay, chiaro? torneremo in estate magari, prendo il pc e ordino i biglietti» ricevendo solo un leggero cenno da parte di Célina prima di alzarsi velocemente in cerca del computer.
David si aggirava per casa alla ricerca della camera degli ospiti che in un modo o nell'altro dimenticava sempre, arrivato davanti alla stanza prese il pc che si trovava sul letto e quando fece per uscire trovò sul ciglio della porta Anastasiia; «ieri io e Nick abbiamo chattato fino a notte» «cosa? sul serio? vieni qua» le indicò il letto dove si sedette anche lui aspettando che la ragazzina lo raggiunse e così fece sedendosi a gambe incrociate, intenta a iniziare un lungo discorso sulla sua cotta, «parlavamo di varie cose, di interessi, ha iniziato a parlare e io mi sono mostrata interessata e in questo modo siamo riusciti a parlare fino a notte» anche David si mostrò interessato ai racconti della ragazza, così rimase una decina di minuti ad ascoltarla e a farsi leggere alcuni dei messaggi, per darle consigli e per suggerirle se il ragazzo si dimostrava interessato, e tutto risultò positivo.
Appena il ragazzo e la ragazzina finirono il loro momento di racconti, David tornò alla ricerca del salotto che raggiunse rimettendosi di fianco a Célina per prenotare i biglietti insieme, il volo più vicino che trovarono fu' quello dopo due giorni da quello attuale,
così il ragazzo acquistò subito con la sua carta «hey vado a prendere il portafogli, potevi avvisarmi avremmo usato la mia, hai già pagato gli altri» «non provare ad alzarti, offro io anche questa volta, voi mi avete ospitato» «che scemo» e come sempre riuscì ad addolcire Célina e ottenere abbracci e baci da parte sua, che vennero però poi interrotti da una domanda che suonò velocemente come un allarme nella testa della moretta, «ah ecco Dav, volevo chiederti una cosa. Credo sia meglio non dire niente ai ragazzi, che ne pensi? gli facciamo una sorpresa»
«è un'idea fantastica, certo, perché no? non dirò nulla, anzi sai che ti dico? dopo cena quando i ragazzi mi videochiameranno dirò che abbiamo molte cose da fare in questi giorni» «grandioso, ti voglio bene» e lo lasciò spiazzato da quest'ultima frase con tanto di bacino, l'ultimo venne apprezzato a differenza del 'ti voglio bene' che preferiva non sentire in modo così fraterno l'innamorato Dav.

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