Circa dieci mesi dopo o forse undici
Era solo l'alba quando Annie-Lynn si destò dal sonno. Aveva passato una notte burrascosa a causa di una ormai ricorrente nausea che le impediva di chiudere occhio per più di qualche ora per notte. Sebbene la tisana rilassante che la sua da sempre fidata cuoca Margaret le aveva preparato avesse dato i suoi risultati, il sonno non era comunque stato dei migliori, rendendola spossata ed irrequieta. Il medico di famiglia le aveva detto che la nausea era dovuta al cambio di stagione, avvenuto in modo insolitamente repentino quell'anno, e probabilmente a qualcosa che aveva mangiato di differente dal solito.
Si era alzata quindi di buon mattino, rimanendo in camiciola da notte e vestaglia da camera, ignorando completamente l'etichetta, iniziando a gironzolare nelle stanze dedicate ai duchi per sistemare ciò che aveva lasciato incompiuto il giorno prima. Quasi tutto un piano occupava le loro stanze per l'esattezza. Solo una piccola parte di questo era destinata ad accogliere la nuova biblioteca che Sua Grazia la duchessa stava realizzando con dovizia e pazienza. Lynn si sentiva euforica e piena di energie per quella nuova mattina, nonostante avesse dormito poco e male.
Una nuova giornata invernale nel pieno di gennaio stava per iniziare nella tenuta di campagna del Duca di Kent ed ella non poteva che essere più felice. La vita che da sempre aveva tentato di cambiare, finalmente era cambiata a suo favore. Finalmente Lynn era totalmente ed incondizionatamente felice. Lontano dal centro pulsante di Londra e dalle lingue malvagie che vi abitavano, aveva riscoperto se stessa. Il ruolo di duchessa era diventato una vera passione, facendole ottenere non sono un largo apprezzamento dalla società borghese e nobiliare, ma anche dalla corona stessa.
Sua Grazia il Duca era via da qualche giorno per questioni politiche segretissime, in vece di suo cugino il re, motivo per cui la stanza da letto pareva tremendamente vuota e triste senza di lui, quella mattina. Dopo aver gironzolato da una parte all'altra, ancor prima che il sole sorgesse, Lynn si era rintanata nuovamente nella camera da letto, cercando di riposarsi e scaldarsi un po' grazie alle braci del camino non ancora del tutto spente. Non vedeva l'ora che suo marito tornasse quella sera. Le era mancato come l'aria.
Sentì prima un leggero rumore di passetti dal piano di sotto, poi qualche porta aprirsi e chiudersi, infine qualcuno che saliva le scale in fretta.
«Vostra Grazia?» La voce inconfondibile dell'unica donna che poteva considerare anche amica, le fece nascere un sorriso in viso. Era già dietro la porta della camera, era stata velocissima, come una lepre!
«Entra pure Beth.» Sorridendo, Lynn si sistemò sulle gambe la vestaglia da giorno che aveva ancora indosso. Beth entrando nella stanza notò subito che la duchessa non era a letto, ma seduta al suo scrittoio, proprio sotto alla finestra.«Perdonate l'intrusione Vostra Grazia.» Elizabeth fece un inchino profondo, per poi congiungere compita le mani in grembo. Lynn osservandola pensò che era proprio necessario trovare marito alla sua fidata Beth.
«Non c'è niente da perdonare, mia cara Beth, dimmi pure.» Le sorrise calma, dedicandole tutta la sua attenzione, dopo aver notato la vena a rilievo sulla fronte di Beth che stava a significare una cosa soltanto: era in pensiero per qualcosa che doveva dirle.
«Ecco... Come dire... Le bambine vorrebbero avere il permesso di passare la mattina con voi, prima che Sua Grazia il duca faccia ritorno.» Capitava sempre più di frequente che la bambinaia mandasse proprio Beth a parlare con la duchessa delle questioni riguardanti le piccole di casa. Pareva infatti che la bambinaia avesse una sorta di muta soggezione di Lynn.
«Ma certamente! Sono pronta per vestirmi. Mi aiuti tu o preferisci chiamare una cameriera?» Lynn, che conosceva come le sue tasche la donna di fronte a lei, sapeva bene che l'unico modo per liberarla da quel tormento insensato era farle acconciare i capelli e farla concentrare su altro.
«Vi aiuto io, Vostra Grazia.» Un timido sorriso giunse sul viso della fidata Beth, riuscendo finalmente a farle tornare il sorriso e a far scomparire quella vena di tensione.

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Milady - Asso di cuori
Ficção HistóricaIl duca di Kent era sempre stato un uomo di poche parole, vicinissimo alla corona, ma allo stesso tempo anche lontano anni luce, in quanto non era più propenso a quella vita. Benché avesse soltanto trent'anni, per di più da poco compiuti, Henry Char...