Il matrimonio tra il Duca di Kent e Lady Cavendish si era svolto in completa riservatezza nella cappella appartenente alla tenuta di Sandringham House, nel Norfolk, da sempre di proprietà dei Windsor e della casa reale britannica, con anche l'eccezionale presenza di Sua Maestà il re. Pochi erano stati gli inviati extra familiari e quasi nessuno del ton di Londra sapeva cosa fosse successo davvero quel giorno. La stagione mondana era prossima al termine e nessuno dei due novelli sposi aveva voluto condividere il loro giorno con il resto della società che, entrambi, consideravano superficiale e pressapochista. Era il loro giorno, doveva essere speciale.
Ciò che invece i nuovi duchi di Kent sapevano molto bene, era che il loro tempo insieme era appena iniziato. Avevano affrontato una serie di sfortunati e imprevedibili eventi che li avevano fatti convergere insieme in un cammino tortuoso e ispido, ma che alla fine erano riusciti ad affrontare, tutto sommato con un epilogo soddisfacente. Erano finiti in situazioni scomode per la loro posizione sociale troppe volte, avevano imparato a sporcarsi le mani per salvare chi avevano a cuore, erano scesi a patti con persone imprevedibili e pericolose, solo per poter riuscire a salvare un innocente. Avevano affrontato la tempesta e, nonostante tutto, erano riusciti a riportare la loro barca a riva, nonostante le ammaccature subite durante la navigazione.
La spensieratezza che seguiva un matrimonio felice e ben riuscito come quello, era solo la punta più alta della torre. Nei piani inferiori infatti vi erano sia le insidie più aspre che conseguono un matrimonio succulento come quello tra un duca e una contessa e anche nuove emozioni che una lady per bene non dovrebbe conoscere affatto. Lynn, oltre ad aver sistemato per sempre la sua situazione finanziaria grazie al matrimonio con il suo duca, aveva scoperto le piacevoli e languide distrazioni a cui, marito e moglie, erano soliti dedicarsi nella cosiddetta luna di miele. Aveva conosciuto in passato, prima di Henry, la tenera passione di uno sguardo e l'irrequietezza delle mani che non sanno stare al proprio posto, ma quelle sensazioni appartenevano a una ragazzina infatuata di un ideale romantico e irreale che poi si era vista crollare rovinosamente addosso. Lynn non era più una ragazzina. Le emozioni che sentiva quando Henry la baciava erano completamente diverse. Quando Henry la toccava e la stringeva a sé nulla aveva più importanza se non loro due e quel fuoco dirompente che le sconvolgeva le parti più intime del suo essere. Lynn aveva scoperto che trascorrere le mattine a letto, ben oltre l'orario consono, stretta tra le braccia dell'uomo che amava e che ogni giorno si prendeva cura di lei era davvero molto piacevole, oltre che incredibilmente dolce e peccaminoso.
«Lo so che sei sveglia.» La voce ruvida e roca di Henry di prima mattina, era uno dei doni che Lynn aveva iniziato ad amare di più di quel matrimonio. Quella voce le faceva svegliare ogni terminazione nervosa in un secondo.
«Lo so che lo sai. Ficcanaso.» Borbottò Lynn con un sorriso mentre, lentamente, si girava tra le braccia del marito per essere occhi dentro occhi.
«Non essere irriverente, guastafeste. Lo sai che mi fa impazzire.» Henry strinse in una presa ferrea una natica di Lynn, fissandole le labbra, mentre lei si lasciava andare a un sospiro e a un'occhiata di finto rimprovero.
«Magari è proprio quello che voglio.» Lynn si chinò a baciare quelle labbra che, nell'ultimo periodo, occupavano i suoi pensieri praticamente sempre, mentre le sue mani finivano tra i capelli ribelli dell'uomo che aveva scoperto essere anche un po' boccolosi.
«Piccola insolente che non sei altro...» Anche l'altra mano del duca entrò in azione, avvicinando drasticamente il corpo di Lynn al suo. Erano pelle contro pelle, occhi dentro occhi.
«Questo tuo lato ribelle nascosto di cui non conoscevo l'esistenza mi piace molto.» Lynn strofinò il suo naso contro quello di Henry, mentre un sorriso furbo e malizioso le si dipinse sul viso.
«Fammi sentire quanto ti piace.» In battito di ciglia le loro labbra si scontrano di nuovo, bramose di assaporarsi a vicenda ancora e ancora. Le mani irrequiete di entrambi si erano spinte oltre, andando a toccare tutto ciò che era possibile toccare.
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Milady - Asso di cuori
Historical FictionIl duca di Kent era sempre stato un uomo di poche parole, vicinissimo alla corona, ma allo stesso tempo anche lontano anni luce, in quanto non era più propenso a quella vita. Benché avesse soltanto trent'anni, per di più da poco compiuti, Henry Char...