Capitolo XI

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Come in ogni aspetto della vita, anche in quell'occasione bisognava arrivare a un amaro compromesso. Il Duca di Kent si era esposto in prima persona per un vecchio amico, che non sapeva ancora del tutto se poteva ancora definire come tale, richiedendo anche l'appoggio della corona che, momentaneamente, si era dimostrata favorevole.

Il signor Cillian Thomas Murphy era sì tornato in libertà, grazie alla sfacciata premura e caparbietà del Duca di Kent, tuttavia la sua innocenza non era ancora stata confermata legittimamente dinnanzi a un tribunale e a Londra stessa, quindi agli occhi di tutti la sua colpevolezza era ancora presente. Benché il re d'Inghilterra fosse un uomo propenso all'ascolto dei suoi famigliari più stretti, questa volta l'ascendente del suo cugino preferito, Henry Charles III di casa Windsor, non era stato affatto sufficiente ad esaudire l'appetito estremamente curioso ed estremamente volubile del re.

La presenza della contessina Annie-Lynn, quel giorno, era quindi stata necessaria e vitale per l'effettivo successo di tutto il loro piano. Henry ne era certo: alla sola vista della contessina, suo cugino sarebbe capitolato come da vero ruba cuori quale era. La bellezza, purché effimera e talvolta superficiale, era e sarà sempre la prima vera caratteristica che si nota di una persona. Ma Sua Grazia il duca e lady Lynn avevano un disperato bisogno che il re si accontentasse di quella, almeno momentaneamente. D'altra parte le loro silenziose indagini erano iniziate, ma non erano ancora giunte al cosiddetto punto di svolta, ecco quindi perché la bellezza eterea e ammaliante della contessina era tutto ciò che avevano per sfamare la curiosità del re.

Le loro orecchie erano tese a captare qualsiasi informazione trapelasse per Londra, ma il vero responsabile non si era ancora tradito, per cui il signor Murphy era ancora appeso a un sottilissimo filo. Se non avessero trovato, in breve tempo, le informazioni necessarie al fine di far decadere tutte le accuse nei confronti del signor Murphy, allora Lady Lynn sapeva bene che aveva una sola ed ultimissima carta da giocare a suo favore. L'unica carta che non si era mai sentita davvero di prendere in mano poiché portava un nome e un cognome ben preciso, quello del signor Noah Cross. Tale signore non si era mai allontanato davvero dalla contessa Cavendish dopo il loro primo, vero incontro. Il signor Cross aveva visto qualcosa in quegli occhi che lo aveva stordito, aveva visto qualcosa che un tempo anche lui aveva conosciuto. Quello sguardo aveva scosso profondamente qualcosa dentro di lui. Quel qualcosa era riconducibile a una sorta di interesse feroce, del tutto privo di sentimento passionale alcuno, nei confronti di Annie-Lynn, capace di fargli compiere gesti del tutto estranei al suo essere schivo e profondamente egoista.

Di sua spontanea volontà e senza percepire compenso alcuno, il signor Cross si era messo ad ascoltare attentamente tutte le voci della città, dando adito, solo quando estremamente necessario, ai pettegolezzi più sordidi che serpeggiavano tra il gentil sesso. Voleva scoprire cosa nascondeva la contessina di casa Cavendish e cosa invece voleva davvero il marchese di Greenwald da lei. La sua breve gita ad Hyde Park quella domenica mattina era stata più redditizia del previsto, tanto da essere riuscito a scoprire anche quali erano i segreti del marchese di Greenwald, senza troppa fatica. Non aveva neanche dovuto sporcarsi le mani.

Ma torniamo al punto centrale di quel piovoso mercoledì pomeriggio. Il signor Murphy era stato di nuovo liberato, grazie ancora una volta all'intervento del duca, ma non era ancora del tutto fuori pericolo. La contessina di casa Cavendish e il Duca di Kent avevano appuntamento con il sovrano di Inghilterra quello stesso pomeriggio, proprio per parlare del signor Murphy e chiedere al re un possibile aiuto in merito, in quanto non vi erano sufficienti prove per incolparlo, ma neanche per scaglionarlo. Oltre a tutto ciò, la mente di Annie-Lynn non si era mai fermata e aveva continuato ad elaborare svariate ipotesi e teorie riguardo la morte dei genitori che non le era mai sembrata così sospetta. In aggiunta, ella si era concessa di essere del tutto onesta, riguardo a tutto ciò che stava succedendo, con l'unica persona che reputasse anche sua amica.

Milady - Asso di cuoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora