Capitolo 4

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Dadda's pov

-Simo domani mattina quando ti svegli giuro che ti meno- gli dico mentre lo guardo dall'alto. Lo metto seduto sul letto e gli tolgo le scarpe, i jeans e la maglietta lasciandolo in boxer così da farlo stare comodo. La stessa cosa faccio io dato che il mio pigiama è nella mia stanza e io sono in quella di Simone.
*ore 4:30 del mattino*
-Simone?- dico dopo essermi accorto che non è più affianco a me a dormire. Mi alzo di scatto e raggiungo il bagno sentendo rumori venendo da lì dentro. -Simone tutto ok?- chiedo prima di entrare bussando senza ricevere alcuna risposta. Ok adesso mi sto preoccupando. Apro la porta di scatto. -Simo?- lo chiamo. Lo trovo in piedi davanti al lavandino con le mani appoggiate su di esso, con lo sguardo fisso allo specchio e pallido in faccia come se fosse un morto. -Simo tutto ok? Ti senti bene?- chiedo con calma per non farlo spaventare nel caso non si sia accorto che io sono entrato in bagno. Tossisce e si gira di scatto buttandosi a terra raggiungendo il wc per vomitare. Di scatto mi butto dietro di lui avvolgendogli un braccio intorno ai fianchi e gli poso una mano sulla fronte per tenergli indietro il ciuffo di capelli. Quando finisce si tira indietro. -Simone ti porto dell'acqua?- mi guarda e annuisce. Mi alzo, gli passo della carta per pulirsi e vado nell'altra stanza il più veloce possibile per prendergli una bottiglietta d'acqua. Torno in bagno, e dopo che ha bevuto, lo prendo in braccio per portarlo sul letto. Lo faccio sdraiare e gli rimbocco le coperte. -Buona notte Simo- gli do la buona notte e intreccio i nostri mignoli per evitare di non accorgermi se lui ha bisogno di nuovo. È strano l'effetto che mi fa Simone. Quando mi avvicino a lui comincio a sudare e il mio cuore comincia a battere sempre più forte... non capisco perché... Simone è il mio migliore amico.

Awed's pov

*ore 14:00 di pomeriggio*
-Buongiorno- mi sento dire. Apro gli occhi e mi trovo davanti Dadda sdraiato su un fianco con addosso solo dei boxer neri. -Ma che cazzo mi è successo? Sembro morto- chiedo guardandomi -Ah, questo me lo devi spiegare tu- ridacchia - non sono mica io quello che ieri sera ho bevuto 30 drink diversi- continua. -No no nulla...- rispondo alla sua "domanda" e mi alzo di scatto andando verso la valigia per prendere un pantaloncino e una maglietta così da essere comodo per fare le prove. -Quindi vuoi dirmi che tu di bevi 30 drink diversi così per gioco perché non hai nulla da fare- si alza anche lui. -Non potevi venire a ballare con noi?- mi chiede -Ma se tu stavi ballando con la tua ragazza- gli rispondo mentre mi innervosisco ripensando alla scena.
-Simone ma di chi cazzo stai parlando?-. -Di quella che ti sei scopato ieri sera- gli rispondo con aria nervosa. -Simone io quella non me la sono scopata, non me la sono sentita perché mi ha detto che si stava per sposare con il suo "ragazzo"- mi blocco. Scende il silenzio: nessuno parla, si sente solo il rumore dei vestiti che sfregano sulla pelle quando li indossiamo. -E comunque non hai risposto alla mia domanda Simo- mi ricorda Dadda -No è che ho molti pensieri che mi spaventano e- rispondo cominciando a gesticolare cercando le parole esatte -Mi parli questi pensieri?- mi si avvicina mettendomi una mano sulla spalla -Ho paura che i miei genitori e i fan non accettino che io sia gay e cose così- rispondo guardando il pavimento: avevo bisogno di parlare. -Simo sei la persona più bella che io conosca e non mi importa se tu sia gay o etero o qualsiasi altra cosa per me sei sempre il mio migliore amico- mi sorride e io gli sorrido. Rimaniamo a guardarci sorridendo per un po' fino a quando quel nano di Riccardo decide di rovinare tutta l'atmosfera bussando alla porta.

La giornata procede bene così come le prove per lo spettacolo.

-Oh Simo vieni un'attimo- ci allontaniamo io Riccardo. -Ti devo dire delle cose- mi dice a basso voce mentre chiude la porta del suo camerino. -Mi devo preoccupare?- gli chiedo ridacchiando a bassa voce. -No no- risponde -Ieri, quando ti sei sentito male, Dadda è diventato super protettivo nei tuoi confronti- comincia il discorso -Pensa che ti ha preso in braccio, ti ha portato alla macchina, ti fatto appoggiare la testa alla sua spalla e poi ha dormito con te- rimango immobile cercando di metabolizzare quello che Riccardo mi ha appena detto -Serio?- chiedo rimando a bocca aperta -Si e mi ha pure detto un'altra cosa- rimango attento ad ascoltare -Che non se la sarebbe scopata quella tipa se non fosse stata fidanzata-.- Quindi mi stai dicendo che?- chiedo
-Forse ho una possibilità con lui!- mi rispondo da solo senza dare a Riccardo la minima possibilità di aprire la bocca.

Richi's Pov

-Bravi noi!- Urla Dadda ridendo appena tornati ai camerini. Comincia un lungo applauso e un -E TUTTI ZITTI a chi non credeva in questo progetto-.

Il resto della serata la passiamo "nell'aria relax" (se così si chiama) dell'hotel bevendo qualche drink tutti insieme. -No Simone- dice Dadda mentre toglie di mano il bicchiere a Simo. -Nooo, perché?- chiede lui cercando di riprendersi il bicchiere che Dadda continua ad allontanare.
-Ieri che hai fatto?-
-ehhh si vabbè mica sei mia mamma-
-No infatti sono Daniel Daddetta-
-Ecco appunto!-
Dadda beve il drink di Simone tutto d'un sorso.
-Nooo dai Dadda-
-Ecco così non c'è nessun rischio-
Cominciano a ridere e con loro anche io: stanno proprio bene insieme.

-Richi- entra Dadda dentro la mia stanza chiudendo il più velocemente possibile la porta.
-Oh Dadda perché devi entrare sempre così furtivamente in camera mia?- gli chiedo sconsolato.
-Richi senti...allora...cioè....io sono bisex!- mi dice a bassa voce.
Mi sta prendendo in giro?
-Così da un giorno all'altro?- gli chiedo io ridacchiando. -No! cioè si, insomma è un po' che ci penso ma sta notte e oggi ne ho avuto la conferma-
risponde -E penso che mi piaccia Simone perché quando sto vicino a lui mi sento imbarazzato, divento rosso e il cuore mi comincia a battere forte-
Lo abbraccio forte così da fargli capire che non c'è nessun problema. -Beh in poche parole tu e Simone mi state dicendo che presto diventerò il terzo incomodo- dico io ridendo e lui fa lo stesso. -Grazie comunque- mi dice -Eh di cosa? Sei il mio migliore amico Dadda ricordatelo- Ci abbracciamo di nuovo e lui torna nella sua stanza.
Che cazzo è successo oggi?

solo tu ed io |daddaxawed|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora