Capitolo 25

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Awed's pov

'Ma che palle, volevo ancora dormire!!' penso mente cerco di coprirmi la faccia dai raggi di sole che illuminano un po' la stanza.

Dopo poco mi decido a svegliarmi definitivamente. Stranamente, Dadda non si è ancora svegliato. Di solito è sempre il primo a svegliarsi e poi è costretto a buttarmi giù dal letto per farmi svegliare.

Non ci faccio troppo caso e, dopo avergli dato un veloce bacio, mi alzo e vado in bagno a lavarmi la faccia. Lascio la porta un po' aperta, così che, sentendo il rumore dell'acqua che scorre, cominci a svegliarsi.

Mentre mi lavo la faccia sento una notifica del telefono, così dopo essermi asciugato la faccia e le mani vado a controllare i messaggi e le varie notifiche che mi sono arrivate durante la serata di ieri.

C'è un messaggio di Riccardo che ci ricorda che alle 11:30 ci ritroviamo giù dato che c'è un'altra data prima di tornare a Milano. E poi un messaggio da Giacomo.
'Madò, è da un po' che non ci sentiamo, che bello, magari ci organizziamo per vederci' penso immediatamente.

Per me Giacomo è un'amico molto stretto e ci tengo molto dato che siamo amici dalle elementari. Poi, io mi sono trasferito a Milano mentre lui è rimasto a Napoli, quindi ci siamo sentiti e visti molto di meno. Questo sia perché siamo in due città diverse e sia per i vari impegni lavorativi di entrambi.

G:"Ciao Simone, non voglio sprecare il mio tempo quindi vado direttamente al punto, sinceramente, non mi aspettavo che tu fossi gay...fai tutte quelle battute sulle donne e poi te ne esci con questa cosa. Ma non ti fai schifo? penso alle tue ex che hai letteralmente preso in giro e usate com'è passatempo. Ti giuro che se quando ci siamo conosciuti mi avessi detto che sei gay ti avrei sputato in faccia...Per me la nostra amicizia può finire anche qui. Ciao."

'No, non può essere. Giacomo è una delle persone a cui tengo di più, non può essere finita per questa cosa la nostra amicizia. Noi siamo amici dalle elementari, tantissime volte abbiamo litigato e non ci siamo parlati per giorni però poi si è risolto. Non può finire così. Non può essere'

Rimango così, immobile, davanti al lavandino con il capo chino verso il telefono che ho in mano. Sento le lacrime spingere per uscire. Ne lascio scappare una per liberazione ma la asciugo subito con la maglietta.

-Buongiorno amore- mi saluta Dadda. Alzo lo sguardo e con il riflesso dello specchio lo vedo appoggiato alla porta. Ho ancora il telefono con il messaggio aperto in mano.

-Tutto ok?- mi chiede dopo non aver ricevuto il mio buongiorno. Vorrei rispondergli ma sento un nodo in gola che non mi permette di aprire bocca, sento un peso sullo stomaco farsi strada per il mio corpo, non voglio vomitare adesso!

-Oh, si si- chiudo di fretta il telefono e cerco di uscire dal bagno. Dadda mi blocca sulla porta con l'intento di baciarmi. Riesce a stamparmi solo un veloce bacio sulle labbra.

-No dai, sennò facciamo tardi- dico staccandomi e tornando nell'altra stanza per chiudere la mia valigia.

Io lo so che non è colpa di Dadda, lui no. ha colpe ma io...io non ci riesco adesso, sono troppo scosso, no riesco a darmi una spiegazione sensata. Lo sapevo che mettere quello stupido post avrebbe rovinato tutto: il rapporto con i miei amici, il modo con cui mi guardano le persone, il mio lavoro, e... SEMPLICEMENTE, DANNATAMENTE, TUTTO!

Dadda rimane a guardarmi stranito per qualche minuto e poi viene a darmi una mano a chiudere la mia valigia dato che è strapiena di cose e non si chiude.

solo tu ed io |daddaxawed|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora