Capitolo 2

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Riccardo's pov

-Oh Dadda vuoi aprire la porta e muovere il tuo culo fuori da quella stanza!- grido a Dadda bussando interrottamente alla sua porta. -Dobbiamo partire!- continuo nella speranza che si decida ad uscire. -Oi Richi perché picchi questa povera porta indifesa sappi che se lei avesse delle possibilità ti schiaccerebbe- mi dice Simone avvicinandosi a me e mettendomi le mani sulle spalle -Buongiorno anche a te Awed, vedo che oggi veglia l'umorismo- gli dico con aria scocciata e lui comincia a ridere come se fosse ubriaco. Finalmente la porta si apre e Dadda esce con gli occhiali da sole come se nn fossero le sei di mattina e come se ci fosse un sole che nemmeno in spiaggia. -Madonna eccomi! Richi ti consiglio una camomilla- e Simone continua la frase -Eh sì Richi, secondo me puoi fermarti al primo Autogrill- li guardo incazzato - Vaffanculo stronzi- gli dico mentre i due ridono svegliando tutto l'hotel. Scesi alla hall procediamo con il check-out per raggiungere l'auto e partire. - IO IL FINESTRINO!- urlo e Dadda mi si avvicina per stringermi la mano dicendo -Bravo Richi, anche io- Simone ci guarda ridendo e facendoci un'applauso. Dopo essere saliti in auto partiamo subito per evitare di fare tardi (tutta colpa di quel tamarro di Daniel).

Awed's pov

-Simo svegliati- non capisco pk nn mi lasciano dormire -eh?- rispondo scocciato ma ancora addormentato. Qualcuno mi accarezza i capelli spostandomeli da davanti la faccia  -Ei siamo arrivati all'autogrill Simo, vuoi qualcosa da mangiare? o vuoi scendere per andare in bagno?- apro gli occhi e sollevando la testa vedo la faccia di Dadda vicino alla mia e la sua mano su i miei capelli per sistemarli. CAZZO! che coglione che sono! -Scusa Dadda nn volevo addormentarmi sulla tua spalla ma...- mi interrompe appoggiandomi un dito sulle mie labbra -Non c'è bisogno che ti scusi, eri solo stanco- mi sorride facendomi arrossire e dopo qualche secondo scendiamo dalla macchina per raggiungere gli altri nell'autogrill. Per tutto il resto del viaggio rimango a fissare il vuoto ripensando a qualche ora fa quando stavo dormendo su Dadda: in un certo senso mi sentivo al sicuro e rilassato...non volevo che si interrompesse il contatto. Scuoto la testa. Dai Simone è il tuo migliore amico...

-BACIO BACIO BACIO- urlano i nostri fan mentre siamo sul palco. Riccardo si alza e prende per un polso me e per l'altro Dadda posizionandoci l'uno davanti all'altro al centro del palco per poi tornare a sedersi e incitare i ragazzi. Io e Dadda ci guardiamo e ci baciamo, di nuovo. È stato bello, penso mentre ci stacchiamo desiderando però di restare uniti per un'altro po'. -Oh Simo- mi scuote Dadda poggiandomi una mano sulla spalla. NON CI CREDO SONO UN CRETINO MI SONO SERIAMENTE INCANTATO A FISSARE LE LABBRA DI DADDA! -Sì emh- mi volto imbarazzato per non far vedere il mio rossore sulle guance e poco dopo essermi ripreso comincio a ridere come se nulla fosse.

cosa mi sta succedendo? perché tutto d'un tratto mi piace baciare il mio migliore amico? io sono etero penso mentre entro in macchina. Questa volta sono seduto dal lato del finestrino così che non ci sia nessun rischio di addormentarmi sulla sua spalla. Sono molto distratto e perso nei miei pensieri, domande e paure: se i miei amici non accettassero che io sono gay? se a Dadda non piacessi? se ai miei genitori non andasse bene quello che sono?...
-Oi Simo tutto ok?- sento Riccardo che mi posa una mano sulla spalla chiedendo se va tutto bene -Oh, sì sì- rispondo di fretta per lasciare da parte l'argomento. Lui continua a guardarmi sapendo che stavo palesemente mentendo ma dopo poco smette di guardarmi e continua a parlare con gli altri.

Tornati in hotel siamo stanchi morti quindi decidiamo di andare direttamente ognuno nella propria stanza a dormire dandoci appuntamento alle 9:45 di domani mattina.

*Toc toc* sento bussare così decido di rialzarmi dal letto per andare ad aprire la porta.
-Simo fammi entrare un'attimo- si butta dentro la mia camera Riccardo per evitare che io lo respinga. -Cosa c'è?- chiedo, ma so benissimo il motivo per il quale è qui. Lui si siede sul letto e sbatte la mano su di esso per farmi capire che vuole che io mi sieda davanti a lui. -Cos'è successo oggi? Sei strano in questi giorni Simo- esito per un secondo -Niente sto bene, sto come sempre- rispondo cercando di sorvolare l'argomento. - Simo sono il tuo migliore amico...ti conosco e capisco se c'è qualcosa che nn va- sto per parlare ma mi interrompe -Oh Simo lo sai benissimo che mi devi dire tutto, bello o brutto che sia!-. Ha ragione, è il mio migliore amico e devo dirgli questa cosa! non so per quanto riesca ancora a tenermi tutto dentro. -Richi senti io devo dirti una cosa importante- starò per fare una cazzata? lo scoprirò a breve - Io sono gay...- c'è un momento di silenzio. Richi mi guarda mettendomi una mano sulla spalla per rassicurarmi -Lo so che forse non te lo aspettavi ma mi porto questo da dentro da un po' e dato che io non riesco ad accettare magari sapendo che a voi va bene...magari... c'è....- mi ferma abbracciandomi. -Simo sono felice che me lo hai detto, credo che ora tu ti senta meglio- rido e scuoto la testa su e giù per confermare la sua affermazione. - Ma posso sapere come lo hai scoperto?- qui entro in crisi. Chiudo gli occhi e caccio via l'aria ripetendomi: Riccardo è il tuo migliore amico andrà bene. -Dai baci con Dadda- dico toccandomi la nuca e abbassando lo sguardo per non fargli notare le mie guance rosse. -Aaaah! ecco perché oggi, dopo il bacio, eri rimasto a guardarlo- comincia a ridere Riccardo. La sua, in questo caso, non è una risata accusatoria o per deridere ma una risata di felicità. -Quindi, ti piace Dadda?- chiede - Se vuoi puoi non rispondere, tranquillo- mi rassicura. -Beh non sono sicuro ancora però credo di sì...- Riccardo mi abbraccia nuovamente e quando si stacca riattacca il discorso - Senti Simo, secondo me, dovresti dirglielo a Dadda- ma questo sta bene? - COSA? MA SEI FORSE IMPAZZITO?- gli urlo. -No Simo, cazzo nn capisci nulla però- mi dice sconsolato - Io? ma sei tu che mi stai dicendo di dichiararmi- Riccardo ridacchia - No Simone, non devi dichiararti devi solo dirgli che sei gay! poi ti aiuterò io a capire se potresti avere un possibilità con Dadda, ma non ti prometto nulla- gli sorrido - Grazie Richi- mi abbraccia per l'ennesima volta e poi esce dalla stanza dandomi la buona notte.

Mi sono tolto metà del peso che porto, ora però devo trovare un modo per dire a Dadda che io sono gay senza che capisca che mi piace. Spero che non ci siano problemi, infondo è il mio migliore amico.

solo tu ed io |daddaxawed|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora