Capitolo 32

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Dadda's pov

R:"DENIEL!"
D:"Oh Richi cos'è successo?"
R:"Mi spiegate dove siete finiti?"
D:"A casa"
R:"OHH SVEGLIA!! dovete venire qui per pranzo, ti ricordi?"
D:"Ahh cazzo è verooo! Arriviamo"
R:"Dai muovetevi va!"

Appena chiudo la chiamata trovo Simo che si sta mettendo le scarpe quasi pronto per uscire.
-Eh dove vai con tutta questa fretta?- gli chiedo io cercando di fare il serio.
-Ma sei scemo? Riccardo ti ha appena cazziato per telefono perché siamo in ritardo- mi risponde lui riedendo alla fine delle farse come non credesse d'avvero che glielo chiesto.

-Lo so ahhahahaha, ti stavo prendendo in giro- dico io dandogli un bacio sulla guancia.
-Ahahah non ha fatto riedere nessuno- dice da finto arrabbiato.
-Ma se hai riso anche prima- gli dico tirandogli un'affettuosa pacca sulla palla fecendolo ridere immediatamente.

Awed's pov

-Okay, okay, va bene, andiamo ora però sennò Riccardo si incazza ancora di più- dico io dopo qualche lungo secondo passato a ridere. Lui concorda e corre a prendere le sue scarpe per indossarle. Io intanto prendo i regali per Richi e Jas e prendo i nostri giubbotti. Indosso il mio e come arriva Dadda gli do il suo che indossa subito. Dopo 2 minuti siamo già in macchina verso casa di Richi.

Quando arriviamo ci salutiamo tutti con baci e abbracci per poi scambiarci i regali.
-E questo è per mirti- dice Dadda mostrando il piccolo pacchetto a Mirtillo.
-Eh addirittura ragazzi, così mi fate commuovere così coglioni- dice Riccardo ridendo e trattenendo le lacrime di gioia invece Jas ride come una matta.
A Mirtillo abbiamo perso un collarino blu con scritto in bianco:"SONO IL RE DI CASA" e ci è attaccata anche una targhetta con inciso il suo nome davanti e dietro invece il numero di telefono di Richi e quello di Jasmine.

Dopo aver fatto un mega pranzo con cui adesso abbiamo guadagnato almeno 15 kili tutti insieme, abbiamo sparecchiato e ci siamo messi sul divano a parlare un po' del più e del meno.
-Adesso abbiamo una data proprio prima di capodanno, quindi il 30- ci ricorda Riccardo.
-Si si, noi da domani al 29 siamo in Svizzera in vacanza- dico io e prima che io possa dire qualsiasi altra cosa parla.
-E poi dal 5 al 12 gennaio siamo in Egitto, sempre in vacanza- aggiunge Dadda guardandomi e sorridendo.
-Ngulo, complimenti ragazzi, siete parecchio impegnati devo dire- dice Riccardo facendoci subito dopo un'applauso.
-Andate a sciare in Svizzera immagino- dice Jas sovrastando l' applauso di Riccardo.
-Sisi, il fatto preoccupante è che io non mi ricordo come si fa ma non vedo l'ora- esclamo ridendo e scatenando una risata di gruppo.
-Tranquillo Simo c'è il tuo ragazzo qui che è un'esperto- dice Riccardo facendoci ridere ancora di più.

Il pomeriggio lo passiamo così a parlare dei regali che ci siamo fatti gli uni agli altri e un po' di tutto come il tour, i prossimi progetti lavorativi e molte altre cose del genere.

Non so perché ma comincio a sentire qualcosa di strano. Sento come un'improvviso vuoto nello stomaco. Forse è perché domani partiamo e non abbiamo preparato le valige? O forse perché in quest'ultimo periodo abbiamo litigato spesso? O anzi, forse è perché non so sciare? Oppure ho paura di rovinare tutto?

-Oh Simò hai capito?- mi riporta alla realtà Riccardo con questa domanda. 'Emh no perché non vi stavo ascoltando' sarebbe la risposta esatta ma non quella perfetta perché poi mi romperanno le palle con tutte le domande varie, meglio evitare in poche parole.
-Emh si certo- rispondo velocemente per poi continuare -Penso che sia il momento di andare perché dobbiamo preparare le valige, no?- esclamo alzandomi e guardandoli dall'alto.

Dadda mi guarda come impaziente di capire che cosa mi prenda e da dove venga tutta questa fretta, infondo ci stiamo divertendo ma quelle stupide vocine nella testa mi impediscono di farlo. Continuando a fissarmi in modo sospetto si alza e concorda con me.

Dopo i saluti con Richi, Jas e Mirti torniamo in macchina così da tornare a casa. Come entro in macchina sospiro di sollievo. Non so perché io l'abbia fatto e poi ad alta voce. Dadda non mette in moto la macchina ma si gira a guardarmi e io faccio lo stesso. Questa volta lo sguardo è diverso: non vogliamo baciarci o fare qualsiasi altra cosa intima da fidanzati ma è come se ci stessimo parlando senza aprire bocca: con gli occhi.

Dopo dei lunghi minuti mi posa una mano sulla coscia come sprono a parlare di cosa mi succede. Come faccio a parlargliene se non so nemmeno io cosa mi succede ora. Stavo così bene prima, anzi, loro stavano così bene prima e io ho dovuto rovinare tutto come sempre.

-Scusa, mi dispiace aver rovinato tutto, vi stavate divertendo e lo sa ma io n- mi blocca trascinandomi in un'abbraccio.
-Le parole 'scusa' e 'mi dispiace' non sono consentite quando sei insieme a me, te lo avevo già detto o mi sbaglio?- mi dice quando ci allontaniamo riedendo però sull'ultima parola.
-Hai ragione, perdon- esclamo io ridendo e facendo ridere anche lui. Quando torniamo seri ricominciamo a guardarci.

-Non so perché e cosa mi stia succedendo ma improvvisamente ho sentito un vuoto nello stomaco. Non capisco per cosa ho ansia e non volevo rovinare tutto il momento ma le voci nella mia testa hanno preso il sopravvento e- mi interrompe di nuovo dandomi un bacio sulle labbra. Quando si tira indietro aspetta qualche secondo prima di ricominciare il discorso.
-No problem, tanto era ora, le valige non si fanno da sole eh- dice e io scoppio a ridere.

Tornati a casa prepariamo tutte le valige con vestiti pesantissimi, beauty e tutte cose indispensabili per una piccola vacanza in Svizzera. Finalmente dopo un'ora abbondante le valige sono tutte pronte e compresi gli zaini da portare sull'aereo con tutta la cianfrusaglia d'intrattenimento.

Non ceniamo nemmeno dato che abbiamo fatto un mega pranzo che non digerirò nemmeno per Pasqua. In compenso, ci mettiamo sul divano e vediamo un bel film natalizio.

-Andiamo a dormire amore?- mi chiede quando il film finisce ma io sto già dormendo da metà di esso.
-Si...- rispondo io mezzo addormentato. Dadda ridacchia divertito dalla mia stupida voce da assonnato.
-E va bene, per questa volta ti porto in braccio- sorrido a quelle parole mentre Dadda mi prende in braccio e mi porta a letto.

-Buonanotte amore, ti amo tanto- gli dico sistemando la mia testa sul suo petto.
-Buonanotte amore mio, anche io ti amo tanto tanto-
mi risponde prima di addormentarci.

Non so come mi sento al momento:
'Non vedo l'ora che arrivi domani?'
o
'Spero che domani non arrivi mai?'

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Eii ragazzi, eccomi tornata, mi dispiace se vi ho fatto aspettare un po' ma la causa di ciò è una: la scuola.

Io facendo il liceo scientifico ho già una valanga di compiti tralaltro assegnati oggi per domani così che non ho nemmeno tempo di anticiparmeli.

Giuro che mi impegnerò a ricavare tempo per scrivere perché è una cosa che mi fa stare bene e non ho intenzione da metterla da parte come sto facendo con la mia intera vita.

(scusate anche del capitolo un po' corto ma purtroppo di questa parte non c'era molto da dire)

(vi ricordo che se volete lasciate una stellina o un commento che mi fa sempre piacere leggere quello che pensate)

un bacio

vi voglio bene 🫶🏼

solo tu ed io |daddaxawed|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora