Capitolo 11

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AVVISO:
ALL'INIZIO DI QUESTO CAPITOLO DADDA E SIMO SONO GIÀ ARRIVATI A NAPOLI E CI SARÀ (TUTTO INSIEME IN QUESTO CAPITOLO): L'INCONTRO CON I GENITORI DI SIMO E LO SPETTACOLO.
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Dadda's pov

Il viaggio in treno è stato normale, nulla di speciale. Io e Simo abbiamo parlato un po' del futuro...

Ma io ho già le idee chiare: io voglio passare tutta la vita con lui.

Arrivati a Napoli chiamiamo un Uber e ci facciamo portare in hotel dove ci sistemiamo nella stanza.
Sono le 9:30 e dobbiamo andare dai genitori di Simo alle 13:00 quindi abbiamo un po' di tempo per riposarci. Dopo aver sistemato tutto ci stendiamo sul letto e ci siamo addormentati insieme: Simo tra le mie braccia e sdraiato su di me.

*suona la sveglia alle 12:00*

Suona la sveglia così allungo un braccio e la chiudo. Riavvolgo Simo tra le mie braccia e rimango a guardarlo mentre dorme, prima di svegliarlo, per circa dieci minuti.

-Simo dobbiamo prepararci-
-mh-
-Simo dai- Lo faccio rotolare giù da me e mi alzo in cerca di qualcosa da mettere.
Dopo avere messo a soqquadro l'intera valigia sono riuscito a trovare i pantaloni e la camicia.
-Ma che cazzo ti stai mettendo?- mi chiede Simo seduto sul letto intento ad alzarsi.
-Voglio essere presentabile- rispondo io.
-Madonna ma ti pare? I miei ti cacciano se vieni conciato così-
Non gli do ascolto e continuo ad abbottonarmi la camicia.
Lui si alza e si piazza davanti a me. Mi prende le mani e mi bacia.
-Smettila, tu stai benissimo anche col pigiama- mi dice dopo esserci staccati. Io gli sorrido arrossendo. Lui ha capito che sono in ansia.
Mi tira a lui e mi abbraccia.
-Non è mica la prima volta che li vedi-
-Si ma prima era diverso: anni fa mi sono presentato come "amico di Simo" ora invece sono il tuo ragazzo-
Lui ride e mi lascia un bacio sulle labbra per poi sbottonarmi la camicia e lanciandola sul letto.
-Ora preferirei se ti vestissi in modo normale-
-Come vuoi-
Prendo una maglietta nera e un pantaloncino grigio.
Pronti, scendiamo e a piedi raggiungiamo casa di Simo.
Durante il tragitto Simo mi ha fatto vedere tutti i posti dove è cresciuto, le scuole, i ristoranti dove andava sempre.
In un attimo ci ritroviamo sotto casa dei genitori di Simo. Ok, ora sto andando in ansia più di prima. Simo posa il dito sul tasto per citofonare ma non preme. Si gira a guardarmi e mi chiede il permesso. Annuisco e lui citofona.
Da adesso in poi può andare tutto bene come può andare tutto male.
-Chi è?-
-Simone e Daniel, mamma-
-Salite-
Così si apre il portone. Simone mi prende per mano e insieme saliamo le due rampe di scale che ci separano dall'appartamento dei suoi genitori. Giunti davanti alla porta, Simo si gira verso di me mi bacia.
-Andrà benissimo, vedrai-
-Lo spero-
-Fidati, ok?-
Annuisco e lui suona il campanello.
-Ragazzi, che bello vedervi- ci saluta sua mamma aprendo la porta. Si avvicina a me e mi abbraccia.
-Daniel come stai?- mi chiede lei dopo esserci staccati.
-Bene bene, grazie- rispondo io.
-Oh mamma grazie per avermi considerato- dice Simo ridendo.
-Ah si è vero- si avvicina a lui e lo abbraccia.
-Forza entrate che è quasi pronto- ci invita ad entrare. Dentro seduto sul divano c'è anche suo padre che si alza immediatamente e ci raggiunge. Ci stringiamo la mano e poi mi abbraccia. Ovviamente abbraccia anche Simone.
-Come state ragazzi?- ci chiede.
-Bene, grazie- rispondiamo contemporaneamente insieme.
Nel giro di pochi minuti il pranzo è pronto così ci sediamo tutti insieme a pranzare e a chiacchierare.
Continua così fino alle 19:30 della sera.
-Vabbè noi andiamo che domani abbiamo lo spettacolo- dice Simo alzandosi e io faccio lo stesso.
Ci salutiamo e poi usciamo.
-Andiamo a mangiare qualcosa?- mi chiede Simo.
-Se vuoi possiamo cenare con un gelato, io non ho molta fame- rispondo io.
-Speravo me lo proponessi- mi dice sorridendo.
Non riesco a restare ai suoi sorrisi. Lo bacio e poi mano nella mano raggiungiamo la gelateria e dopo bere preso il gelato ci facciamo una bella passeggiata.

*ore 21:15 della sera*

Finalmente siamo in stanza e l'unica cosa che voglio fare adesso è una doccia.
-Facciamo la doccia?- mi chiede. Ma mi ha letto nel pensiero?
Mi avvicino lo prendo in braccio e lo porto in bagno.


-Visto che è andato tutto bene-
-Eh sì, per fortuna-
-Io non credo sia andata bene per la fortuna- mi dice riedendo e io faccio lo stesso.
-Buonanotte- mi dice baciandomi.
-Buonanotte-.
Nel giro di pochi minuti si è addormentato su di me. È così bello quando dorme.
Gli poso un bacio sulla fronte e mi addormento.

*ore 17:30 del giorno successivo*

Siamo già in teatro e abbiamo quasi finito le prove. Come sempre c'è un po' di tensione, cosa che ci capita più frequentemente quando ricominciamo dopo essere stati lontani da un palco per qualche settimana.

-MERDA, MERDA, MERDA!- gridiamo e cominciamo a spingerci qualche secondo prima di salire sul palco.
-Dai dai-
Comincia lo spettacolo...

Finito torniamo in hotel e andiamo immediatamente a dormire: siamo troppo stanchi per fare qualsiasi cosa.

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scusatemi per il capitolo corto ma questa parte noiosa era comunque da raccontare. I prossimi capitoli saranno meglio.
Un bacio.

solo tu ed io |daddaxawed|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora