Capitolo 17

183 14 8
                                    

Awed's pov

-Eii ragazzi buongiorno- dico appena entrato in macchina.
-Buongiorno welcome Awed- rispondono all'unisono Simone e Riccardo.
-Buongiorno- risponde poi Dadda. Devo restare serio anche se si vede da kilometri che è depresso...devo aspettare oggi pomeriggio.

-Finalmente siamo in autogrill- dice Simone avviandosi all'entrata. Io e Riccardo scendiamo.
-Oh- tiro una spallata a Richi vedendo che Dadda non sta scendendo. Lui mi ha capito al volo.
-Dadda ma non vieni?- gli chiede.
-No-
-Vuoi che ti riportiamo qualcosa?-
-No tranquillo-
Riccardo mi fa cenno e continuiamo. No non c'è la faccio a vederlo così.
-Richi non ce la faccio a vederlo così-
-Dai Simo siamo quasi arrivati, c'è la puoi fare-
-Mhh va bene-

Veloce veloce. Entro in camera di Dadda e posiziono il lenzuolo con la scritta:
"CI RIPROVIAMO?
TI AMO 🤍
-SIMO"
sul letto mentre io mi nascondo nel bagno...Quando arriva cazzo sto morendo!

Entra in camera e nota immediatamente che c'è qualcosa sul letto che prima non c'era. Si avvicina e legge. Rimane immobile a leggere.
"Che faccio?" penso.
"Lui è impassibile, non si muove"
Decido di uscire dal nascondiglio però mi fermo sulla soglia della porta.
"Ma che ha?" penso e mi sto cominciando a preoccupare. Mi avvicino da lui da dietro e gli metto poso delicatamente una mano sulla spalla.
-Dadda?-
Lui si gira di scatto e mi abbraccia cominciando a piangere. Anche i miei occhi si inumidiscono.
-Simone io ti amo- mi dice tra un singhiozzo e l'altro.
-Anche io Dadda, tanto- dico mentre una lacrima si fa strada sulla mia guancia.
-Mi dispiace di aver dubitato di te e di averti fatto stare male ma i-
-Non mi interessa, ti amo troppo-
Alza la faccia dalla mia spalla e mi bacia. Quando ci stacchiamo restiamo abbracciati.

-Ora direi che è il caso che torno in camera a rip-
-No, ti riposi qua con me-
-Dadda-
-Ti amooo-
Mi ha convinto, così ci mettiamo sul letto: lui è sdraiato su di me e avvolto dalle mie braccia. Gli passo una mano tra i ricci e l'altra gliela passo sulla schiena. Ci addormentiamo così...mado come mi era mancato...

Dadda's pov

-Drin Drin- che palle sta sveglia di merda. Simo ovviamente non si è svegliato. Mi sposto da sopra di lui e mi metto affianco a lui. Gli passo una mano tra i capelli.
-Simo dai che è ora-
-mh-
-Dai forza- gli poso un bacio sulle labbra e mi alzo. Vado verso la valigia e prendo le cose che devo mettere sta sera e le butto nello zaino.

-Simo quindi lo diciamo di noi oggi a teatro?- gli chiedo mentre sta preparando il suo zaino.
-emh si si-
-Simo guardami- gli dico mentre lo prendo per i fianchi.
-Sei sicuro? Non c'è fretta va bene?-
-Si si va bene, tranquillo- mi da un bacio.
Lo lascio finire lo zaino. Sono tutto tranne che tranquillo però non posso decidere io.

-Allora?- ci chiede Riccardo quando ci incontriamo giù fuori dall'hotel. Prendo la mano di Simo e gli do bacio.
-OOHH FINALMENTE CAZZO!- esulta Riccardo mentre io, Simo e Simone scoppiamo a ridere.
Quando entriamo in macchina però il mood cambia: Simo diventa serissimo. Non capisco se è perché è da due settimane che non facciamo uno spettacolo oppure per la roba di prima...diciamo per entrambe.
Ha lo sguardo perso. Gli poggio delicatamente una mano sulla coscia e mi avvicino posandolgli un bacio sulla guancia.
-Andrà bene come sempre- gli sussurro e lui annuisce.

*dopo le prove*

-Ragazzo tra 10 minuti si comincia- ci avvisa Simone. Mi giro verso il mio ragazzo e vedo che nel frattempo è diventato parecchio pallido.
-Vado a prendere una cosa- corre verso il bagno.
Lo seguo.
-Ei ei tutto ok?- gli chiedo mentre entro nel bagno. Lui è in piedi davanti al lavandino. Mi avvicino da dietro e gli poso le mani sui fianchi.
-Simo ti senti bene?- gli chiedo senza ricevere alcuna risposta.
Tossisce e si butta terra davanti al water per vomitare. Di istinto mi butto dietro di lui e con una mano gli tengo indietro il ciuffo di capelli e gli avvolgo un braccio intorno alla sua vita.
Dopo aver finito si siede a terra e comincia a tossire.
Comincia a tremare, piangere e fa fatica a respirare,
"Cazzo l'attacco di panico adesso no" penso mentre lo guardo.
-Ei Simo guardami un'attimo-
-Simo rimani con me-
-Respiriamo insieme Simo-
-Dentro...e fuori- gli ripeto questo per un po' di volte fino a quando non si calma del tutto.
-Vieni qui- lo chiamo a me e lui si getta tra le mie braccia. Gli passo una mano tra i capelli per farlo rilassare.

-Sciacquati la faccia e bagnati i polsi...io ti vado a prendere l'acqua e qualcosa da mangiare-
Quando esco dal bagno mi viene incontro Riccardo.
-Che è successo?-
-Eh ha vomitato e ha avuto un'attacco di panico-
-Ora come sta?-
-Meglio ma gli sto andando a prendere l'acqua e qualcosa da mangiare-
-Va bene allora vado a dire di darci ancora qualche minuto-
Annuisco e corro verso la macchinetta. Penso non sia il caso di dirlo proprio in questo spettacolo...c'è tempo e ha bisogno di tempo.

-Eccomi Simo- dico mentre rientro in bagno. Mi metto vicino a lui e gli do le cose che ho preso.
-Facciamo che la notizia la diamo quando siamo pronti entrambi-
-no no Dadda non c'è bisogno di aspettare-
-Simo c'è tempo e io non voglio che tu ti fai problemi abbiamo tutto il tempo che vogliamo- mi avvicino e gli poso un veloce bacio sulle labbra. Lo aiuto ad alzarsi e entriamo in scena.

*dopo lo spettacolo*

-BRAVI RAGAZZI!- urlo appena torniamo ai camerini. Ci abbracciamo tutti e poi prendiamo tutte le nostre cose per tornare in hotel.

Esco dalla doccia e raggiungo Simo che è sdraiato sul letto con il telefono. Sto per chiedergli che cosa sta guardando ma qualcosa rapisce la mia attenzione. Ha gli occhi rossi. Rimango a guardarlo preoccupato.
-We we, che succede?- chiedo mentre mi siedo accanto a lui.
-No no nulla, non preoccuparti- lo dice con la voce che hai dopo aver pianto quindi proprio nulla non è successo. Gli prendo il telefono e lo lancio più avanti.
-Che cosa ci eravamo promessi?- gli chiedo. Non risponde e abbassa lo sguardo. Vedo le sue lacrime che cominciano a farsi strada sulle sue guance. Gli prendo la faccia e con i pollici gli asciugo le lacrime.

-Simo è normalissimo avere paura del giudizio degli altri ok? Tu hai paura dopo quello che ti hanno scritto alcune persone che non sanno una cazzo di te e non possono permettersi di parlarti in quel modo ma non sono tutti così va bene? Quelli non sono tuoi fan sono solo dei coglioni invidiosi e io non ti permetto di abbatterti per questo...Loro non sono una cazzo di nessuno...Il giudizio che conta è solo quello delle persone che ti amano perché ti diranno sempre la verità...Non devi avere paura di nessuno-
Lo abbraccio stringendolo forte. Non è solo e spero che abbia capito il discorso che gli ho fatto.

-Me lo prometti?- gli chiedo dopo esserci staccati.
-Si, te lo prometto-

*10 minuti dopo*

Simo dorme tra le mie braccia. Prima di addormentarmi gli poso un veloce bacio sulle labbra.
Mi era mancato...

solo tu ed io |daddaxawed|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora