Capitolo 20

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Awed's pov

Saliamo in macchina e Dadda poggia subito una mano sulla mia coscia.
-Adesso però devi restare sveglio ok?- mi dice quando mette in moto la macchina.
-Ok- rispondo io. Sto cercando di fare del mio meglio.
-Puoi raccontarmi meglio che è successo? Così posso dirlo ai medici- mi chiede.
-Io...- chiudo piano gli occhi.
-Ei no Simone parlami- mi ordina il mio ragazzo quando si accorge che mi sono addormentato tirandomi del dolci pacche sul ginocchio.
-Io n-non me lo r-ricordo- dico sentendo delle lacrime che si fanno strada sulle mie guance.
-Proprio niente? Nemmeno magari le loro facce?- mi chiede, lo fa per tenermi sveglio.
-Era buio, non li ho visti in faccia...-
-Va bene, non fa niente...altro?-
-Mi ricordo che era buio e loro mi sono venuti vicino insultandomi...- lui sposta la mano dalla mia coscia alla mia mano stringendola.

-Non sei quello che ti hanno detto...tu sei Simone Paciello e nient'altro, se credi che quello che ti hanno detto ti rispecchia allora rispecchia anche me-. Siamo fermi nel parcheggio.
-Ti amo Daniel- gli dico mentre mi giro a guardarlo.
-Ti amo anche io Simone- mi dice mentre si avvicina a me per baciarmi. Lo accontento e lui unisce le nostre labbra in un bacio.

-Mi tieni la mano? Ho paura- gli chiedo prima di scendere.
-Sempre- mi risponde lui mentre scende dalla macchina. Mi viene ad aprire lo sportello e mi prende per mano mentre ci dirigiamo verso l'ingresso.

Mi fa male tutto il corpo ma il dolore viene come anestetizzato dalla paura che si sta estendendo nelle mie vene. Credo che Dadda abbia percepito la mia tensione infatti mi sta stringendo la mano.

Quando arriviamo davanti all'ingresso Dadda allenta la presa e cerca di sfilare la mano. Chiudo gli occhi e gli impedisco di separare le nostre mani. Con la coda dell'occhio riesco a vedere un sorriso che si fa strada sulle sue guance. Entriamo dentro e ci sono già quattro persone dentro alla sala d'attesa. Tutti  guardano le nostre mani intrecciate ma nessuno dice una parole. Accennano un piccolo sorriso d'approvazione. 'Allora ci sono anche persone vere in questo mondo' penso sorridendo e abbassando lo sguardo.

Siamo da circa 2 ore in sala d'attesa: Dadda mi ha vietato di dormire, giustamente ha paura, facendomi parlare di qualsiasi cosa ci venga in mente in quel momento.

-Paciello- mi chiama un medico. Io e Dadda ci alziamo e lo raggiungiamo. Ci sono 2 medici: uno mi porta con lui nelle varie sale a fare controlli, lastre, ecc... mentre un'altro rimane con Dadda, penso che gli stia chiedendo delle spiegazioni...

Dadda's pov

-Ho cercato di non farlo dormire perché non so se ha sbattuto la testa e non lo posso sapere perché ha detto che non ricorda niente- continuo a spiegare al medico che è rimasto con me.
-Va bene, si può accomodare qui- mi dice e ci "salutiamo".
Torno a sedermi e vedo che mi ha chiamato Riccardo  2 minuti fa così lo richiamo.

-Dadda che cazzo è successo a Simone?- ah già, un'oretta fa ho mandato una foto di me e Simo in ospedale e lui tutto pieno di lividi.
-Richi intanto calmati, lo stanno visitando-
-Vabbè ma adesso come sta?-
-Credo un po' meglio, a casa gli ho disinfettato le ferite e messo il giaccio sui lividi-
-Ma è caduto? Lo hanno investito? Ha fatto a botte con qualcuno?-
-No Richi, un gruppo di ragazzini l'hanno riempito di calci, insultato e credo che lo abbiano anche derubato-
-Porca puttana se incontro quei coglioni li ammazzo di botte- ok adesso mi fa paura, è successo più volte che quando eravamo più giovani dovevo correre da Riccardo perché stava facendo a botte con la gente.
-Riccardo non mi sembra il caso dai, siamo adulti-
-Almeno fate la denuncia?-
-Credo che la farà-
-Allora io domani passo da Simone, immagino che tu dormi lì da lui-
-Si si-
-Vabbè dicevo, domani passo da voi e al massimo accompagniamo Simone a fare la denuncia-
-Ma non dovevamo andare in esplorazione?-
-Ma sti cazzi dell'esplorazione?-
-Ahahha va bene Richi, non ti incazzare-
-Comunque poi domani vediamo se Simone vuole che i fan sappiano quello che è successo, magari non diciamo il motivo ma almeno per avvisare-
-Va bene, non passare presto che secondo me prima delle 4 a casa non torniamo-
-No no, passo pomeriggio-
-Buona notte Richi, a domani-
-Buonanotte a te e a Simo, a domani-

Chiudiamo la chiamata e dopo circa un'ora e mezza torna Simo da me.
-Ho fatto tutti accertamenti, tac, lastre e cose simili...mi hanno detto che tra tipo un'ora mi danno i risultati- mi dice mente si siede e appoggia la testa alla mia spalla. Noto che ha la pelle d'oca.
-Senti freddo?- gli chiedo.
-Un po' si- mi risponde così mi giro e prendo la mia felpa per poi dargliela.
-Mentre ti aspettavo sono andato in macchina a prendere una delle mie felpe-
-Che hai una cabina armadio dentro la macchina?- mi chiede ridendo.
-Ovvio- gli rispondo ridendo a mia volta.

*ore 3 e 40*

-Paciello- lo chiama un medico e ci alziamo per raggiungerlo. 
'FINALMENTE NON SAPEVO PIÙ COME TENERLO SVEGLIO' penso immediatamente.

-Per fortuna non ci sono lesioni interne ma comunque sentirà dolore quindi le consiglio di stare e riposo, se mi seguite vi porto nella farmacia così potete prendere gli anti dolorifici- ci spiega il dottore. Mentre lo seguiamo stringo la mano a Simone che mi guarda con un grosso sorriso che gli rivolgo anche io.

Appena arriviamo il farmacista ci dà gli antidolorifici e ci spiega come e quando applicare il ghiaccio sui lividi. Pago, ringraziamo e usciamo. Nel tragitto dall'ingresso dell'ospedale alla macchina tengo stretto Simone a me che, anche se può tirare un sospiro di sollievo dato che non gli hanno rotto niente, ha comunque paura.

In macchina Simone crolla subito mentre io sfreccio per arrivare il prima possibile a casa.

-Ei siamo a casa- cerco di svegliarlo.
-Va bene- mi risponde con voce assonnata.
'Da quando si sveglia con questa facilità' penso annunciando una piccola risatina. Scendiamo e andiamo a casa.

Appena dentro ci cambiamo e ci mettiamo subito a dormire dato che siamo stanchissimi. Anche se ho sonno ci metto un po' ad addormentarmi. Mentre cerco di dormire sento Simone agitarsi nel sonno: si rigira nel letto. Mi avvicino e lo abbraccio da dietro, non lo stringo perché i lividi gli fanno male, gli avvolgo con il braccio giusto la vita.
-Buonanotte amore mio- gli dico mentre gli poso un piccolo bacio sulla guancia.
-Buonanotte-

Ogni tanto sento comunque lamentarsi per il dolore dei lividi se magari si mette a pancia in giù...
'Spero che domani si senta meglio' è il mio ultimi pensiero prima di addormentarmi ed entrare nel mondo in cui tutto è perfetto e i sogni diventano realtà.

solo tu ed io |daddaxawed|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora