Capitolo 12

196 15 0
                                    

Sono passati un po' di settimane dallo spettacolo a Napoli e ora siamo giunti al compleanno di Simo.
Godetevi questo capitolo perché credo che sia a pari merito con il capitolo in cui si mettono insieme.
Buona lettura🫶🏼
———————————————————————————

*ore 10:45 del 12 luglio*

Awed's pov

Oggi l'aria è diversa dal solito, era tutto così fantastico nel mio sogno!
Ma purtroppo mi sono dovuto svegliare. Prima di aprire gli occhi mi giro verso Dadda per abbracciarlo ma lui non c'era (Io e Dadda abbiamo dormito insieme a casa sua). Apro gli occhi e mi metto seduto a gambe incrociate sul letto. Mi guardo intorno ma non c'è nessuna traccia del mio ragazzo.
-Sarà andato in palestra- penso. Un memento però: oggi è domenica, la palestra è chiusa. Così sorge una domanda: dov'è Dadda?

Mi alzo e vedo che attaccata sul pavimento c'è un freccia rossa. La seguo o non la seguo?
Mi stropiccio gli occhi.
-Magari è solo un sogno- penso dandomi un pizzicotto.
-Aia cazzo!- bisbiglio. Sono troppo curioso ma allo stesso tempo un po' teso: se alla fine ci fosse un mostro? e se invece alla fine ci fosse Dadda?
-Fanculo- sussurro deciso e avanzo. Per il resto del corridoio ci sono altre frecce. Le seguo ma cammino piano e in punta di piedi così, in caso ci fosse un mostro o un ladro, non può sentirmi.
Ci sono quasi.
Mi affaccio e vedo Dadda, seduto per terra con una chitarra in mano che mi sorride.
-L'amore è avere armi senza fare male- attacca a cantare e a suonare la chitarra. Rimango a guardarlo sorridendo.
-Cosa ho fatto per avere un ragazzo meraviglioso?- penso. Lui continua a cantare ma voglio fare solo una cosa: correre da lui a baciarlo e abbracciarlo. Continua ma non riesco a resistere. Gli corro incontro e mi butto a terra in ginocchio. Mi avvicino a lui e unisco le nostre labbra in un bacio. Quando ci stacchiamo ci guardiamo per qualche secondo e poi lo abbraccio.
-Ti amo tantissimo-
-Anche io ti amo tantissimo Simo-
Quando ci stacchiamo abbiamo entrambi gli occhi lucidi e così tutto d'un tratto sento formasi una linea dritta che bagna la mia guancia. Lui porta le mani sulle mie guance e con i pollici mi asciuga le lacrime.
-Auguri- mi dice baciandomi.
-Grazie- dico ridendo.
-Vado a prendere una cosa e torno subito, tu non muoverti- mi ordina, alzandosi e incamminandosi.

Torna con un mazzo gigante di rose rosse. Le lacrime ricominciano a scendere.
-Eh se cominci già così mi metto a piangere anche io- mi dice con gli occhi lucidi.
Io rimango in ginocchio sul tappeto e con le mani sugli occhi piangendo. Lui poggia i fiori sul tavalo e si siede vicino a me. Mi pende le mani e delicatamente me le sposta da davanti alla faccia.
-Oh, non pensavo che reagissi così- mi dice ridendo.
-Sono troppo felice- dico singhiozzando -Ti amo- aggiungo continuando a piangere.
-Anche io Simo- mi dice lui abbracciandomi.

-Dai vai a lavarti la faccia che così facciamo colazione- mi dice alzandosi. Mi tende una mano e l'afferro alzandomi. Gli poso un bacio sulle labbra e poi vado in bagno. Dalla felicità comincio a saltare come un mongoloide davanti allo specchio. Lavata la faccia raggiungo Dadda che è in cucina. Sul tavolo ci sono i pancake e la nutella.
-Ehh addirittura?-
-Certo, come faccio a farti capire quanto ti amo?-
Mi avvicino e lo bacio. Poi mi prende per mano e ci sediamo.

-Dai vatti a preparare che andiamo-
-Dove andiamo?-
-Andiamo a mangiare qualcosa-
-Ok, va bene- mi alzo e vado in bagno per farmi una doccia. Sotto il getto d'acqua non faccio altro che sorridere. Devo ancora metabolizzare.

Uscito mi sono vestito e Dadda mi sta già aspettando alla porta. Usciamo e andiamo a fare un giro in centro, facciamo tappa in qualche negozio e poi andiamo finalmente a pranzare.
-Posso decidere io dove andare a mangiare?- mi chiede.
-Certo, perché no?-
-Bene allora andiamo da Cracco-
-Dadda guarda che va bene anche un ristorante normale- non voglio che spenda troppi soldi.
-No ho già deciso-
-No dai veramente va bene qualsiasi cosa, è inutile spendere i soldi così-
-Ci volevi tanto andare e ho colto il momento giusto: il tuo compleanno-
Sorrido. Lo amo più di qualsiasi altra cosa.
Raggiungiamo il ristorante, ci sediamo e cominciamo a pranzare.

solo tu ed io |daddaxawed|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora