Capitolo 31

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*skip time: natale*

Awed's pov

-MA CHE CAZZ?- mi sveglio di soprassalto e mi metto seduto. Sento una canzoncina di quelle per bambini di natale nelle orecchie che mi ha fatto svegliare. Mi guardi intorno e vedo che Dadda non è vicino a me. Ma che sta succedendo?

Mi giro e prendo il telefono e vedo l'orario e la data:
25 dicembre 8:32.
Mi guardo di nuovo intorno per comprendere quello che ho letto.
-È Natale!- esclamo forse un po' ad alta voce. Sto per scendere dal letto quando dal corridoio vedo una sagoma venire verso questa stanza.

-Ti sei svegliato allora!- mi "rimprovera" Dadda facendo in finto nervoso. Io cerco di trattenermi ma gli scoppio a ridere in faccia dopo averlo guardato bene: indossa dei pantaloni neri, una camicia bianca e in testa ha un cappellino di babbo natale.

-Cosa c'è?- mi chiede mentre mi alzo e lo raggiungo.
-Sei così carino- gli dico portando le mani dietro alla sua nuca e baciandolo.
-Buon Natale Dadda- gli dico quando ci stacchiamo.
-Buon Natale Simo- dice lui per poi baciarmi velocemente per un'altra volta.

-Sul tavolo è servita la nostra colazione però prima c'è bisogno di un cosa- si allontana e raggiunge il divano, alza un cuscino, prende una roba strana e verde che porta dietro la schiena e si riavvicina a me.
-Adesso possiamo cominciare il nostro primo Natale- mi dice mettendomi quella cosa verde di poco fa in testa. È un cappellino tipo il suo ma verde e con delle campanelle che come lo scuoto suonano.
-Ma che è sta roba?- gli domando ridendo.
-Un cappello da elfo. Tu sei il mio elfo- mi dice dandomi un bacino sul naso.

Dopo aver fatto colazione con pancake e nutella accompagnato da cioccolata calda mi vado a cambiare anche io. Sono molto felice ma in ansia. In ansia perché voglio scoprire cosa dirà dopo i miei regali. Vorrei anche spiegargli perché ne ho fatti così tanti dato che ieri sera, mentre li sistemavo sotto l'albero, me lo aveva chiesto. Allora non gli ho risposto nulla ma vorrei dirglielo quando li aprirà.

Sono felice invece perché è il nostro primo natale da fidanzati perché di natali da amici ne abbiamo passati anche troppi. Mente mi allaccio la camicia mi torna in mente un natale di qualche anno fa...

C'era ancora il covid e io ce lo avevo. Speravo che per natale mi sarebbe passato così sarei potuto torne a Napoli dalla mia famiglia per festeggiare tutti insieme ma purtroppo non era ancora andato via. Allora Dadda, dopo aver pranzato con la sua famiglia, appena pranzo mi è venuto a suonare a casa. Ovviamente non è potuto entrare ma ci siamo messi alla finestra. Io dentro che parlavo con lui dalla finestra. Abbiamo anche bevuto del vino e poi mi ha dato il suo regalo. Io gli avevo spiegato che il suo non lo avevo dato che non ero potuto uscire a comprarlo perché stavo male, ma a lui non importava del regalo, ma di me.

-Ei amore ci sei?- mi chiede raggiungendomi in camera. Beh, ha anche ragione, era tipo un'ora che mi stavo preparando.
-Sisi, sono pronto, stavo ripensando al natale di qualche anno fa in cui io ero chiuso a casa con il covid e tu, come sorpresa, mi sei venuto a fare compagnia dalla finestra- gli dico mentre le sue braccia mi avvolgono la vita da dietro.

Dadda comincia a darmi tanti bacini su tutta la guancia e poi sul collo.
-Emmmh...io direi di andare ad aprire i regali che è meglio- dico io ridendo e scansandolo. Lui non riesce a trattenere una risata che contagia anche me. Tra le varie risate raggiungiamo l'albero che avevamo realizzato insieme due settimane prima.

Abbiamo rotto 7/8 mila palline, messo lucine da per tutto e appeso decorazioni per tutta casa: i copri sedia, tovaglie tutte rosse, babbi natali appesi un po' ovunque, ghirlanda e tappeto natalizi fuori la porta e altre lucine tutte intorno alla casa. Mi sembra di vivere nel natale americano dei film che si vedono sempre in tv. Ma l'importante è che l'abbiamo fatto tutto insieme e ci siamo divertiti.

solo tu ed io |daddaxawed|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora