Capitolo 22

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Rientriamo dentro,Abel è con Amir e Io sono Jane dietro il balcone.Chiacchiero con Jane ,nel mentre, molte volte giro lo sguardo verso di Abel e rimango  paralizzata a vederlo mentre ride,Abel si accorge del mio sguardo,mi guarda negli occhi e mi sorride.
"Non eravate solo amici?"chiede Jane.
Mi spavento e giro lo sguardo verso di lei.
"Cristo,Jane.Ti ho già risposto a questa domanda siamo solo amici."
"Andiamo Sam, non dire cazzate, si vede lontano un miglio che lo ami."
"No,no e no.finiscila."
Non appena dico ciò sento suonare il telefono per l'ennesima volta,mi impietrisco e non ho nemmeno il coraggio di prendere il telefono dall'altra parte del balcone e vedere chi è,Jane mi guarda,io la guardo, sposto lo sguardo verso Abel mi guarda negli occhi,nello stesso momento Abel e Amir si alzano e si catapultano verso di me.
Mi avvicino verso il telefono e leggo: «Noah».
Tiro un sospiro di sollievo ma poco dopo inizio a sentire una sensazione strana.
"È Noah"
Tirano tutti e tre un sospiro di sollievo e io rispondo alla chiamate per poi portare il telefono all' orecchio.
Le parole che sento,mi fanno piangere, però non di tristezza,ma di liberazione.

«SAM,CE L'HAI FATTA,TI HANNO CHIAMATA PER UNA SERIE TV»

Boom totale,il tempo si è fermato,sento il battito accelerare sempre di più e sento che sto per scoppiare.
Cade prima una lacrima,poi la seconda,lascio il telefono sul tavolo e perdo la forza nelle gambe,mi inginocchio e urlo.

"SIII CAZZO."

Piango per la prima volta di gioia,per la prima volta di disperazione,e per la prima volta per la consapevolezza di avercela fatta.
Jane prende il telefono e mette vivavoce
«Noah ripeti per favore.»
«SAM È STATA CHIAMATA PER RECITARE IN UNA SERIE TV.»
Jane sbarra gli occhi e tutt'e tre si buttano su di me per abbracciarmi.
Piango come una bambina e dopo ciò che ho passato in questi giorni avevo perso ogni minima speranza.

«Ce l'ho fatta,adesso però non posso deludere le persone che mi hanno supportato anche nei momenti più bui.»

É oramai finita la giornata,il bar è vuoto,Jane e amir sono ritornati a casa e Abel è rimasto qui insieme a me,finisco le ultime cose per poi avvicinarmi ad Abel e abbracciarlo da dietro,sono stanca morta e ho bisogno di lui in questo momento.
Si gira verso di me e mi stringe a se,mi guarda negli occhi e sorride.
"Voglio tornare a casa"dico mentre lo guardo
"Se hai finito qui,ti accompagno"
"Si si ho fatto tutto,inizio a chiudere e poi c'è ne andiamo"
Annuisce,esce dal bar e inizio a chiudere luci,porte ecc..
Mi volto verso di lui,mi avvicino e gli prendo la mano,per poi avvicinarci alla macchina.
Arrivati alla macchina mi metto comoda sul sedile,chiudo gli occhi e tutto d'un tratto mi ritrovo a sfrecciare tra le strade di LA,come la prima volta che mi riaccompagnò a casa.
Sento l'adrenalina nelle vene,sento l'aria limpida della città che amo sulla mia pelle, amo sfrecciare ad alta velocità,mi libera la mente e mi catapultato nel lontano 2015,quando giocavo alla formula 1 sulla PlayStation 4 mentre avevo le canzoni di Abel in riproduzione,oppure quando vedevo la F1 con mio padre.
Arriviamo di fronte casa mia,mi avvicino ad Abel e saluto dandogli un bacio sulla guancia,apro la portella e dico "Notte Abel"
"Notte Sam"
Mi avvicino alla porta d'entrata la apro ed entro,vado da Noah lo saluto,vado in camera mia,mi lavo,mi cambio e non appena mi appoggio sul letto crollo.

Cuori Infranti | Abel tesfaye Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora