22. Scoperta

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*Buona domenica*
Questo capitolo è davvero importante per il proseguimento della storia, ci stiamo avvicinando sempre di più ai capitoli finali.  Quindi, da adesso in poi...vedremo, cosa succederà?

Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate, grazie per essere qui ❤️

Al prossimo capitolo
Un bacione grandissimo

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Céline Adams

"Siamo qui per quale motivo?" chiese Josh, allargando le braccia, seduto sulla sua poltrona imbottita. Era stravaccato più che seduto, sembrava un attore di teatro che un'imprenditore. Nulla da togliere ad un attore di teatro, ovviamente, ma la recitazione di Josh era evidente nelle sue parole. 

Noi sapevamo quanto fosse falso dalla testa ai piedi. 

"Per lavoro, ovvio!" commentò il mastino, Hope Rivera. Era leggermente alterata dal modo di fare del suo caro vecchio amico, che non sapeva di non esserlo più, per lei e per tutta la sua famiglia. 

"Non vedo che argomenti ci siano da discutere con tanta fretta, Hope. Il nuovo Presidente ci ha convocati per cosa? Gli affari stanno andando più che bene, non trovo opportuna questa improvvisa voglia di nuove opportunità e cambiamento. Se una cosa funziona già, anche bene, perché cambiare?" 

"Perché ogni tanto si ha bisogno di un cambiamento, non sei tu stesso a dirlo di solito in conferenza stampa?" lo provocò Ray, con cipiglio severo. "Trovo che sia giusto e corretto provare qualcosa di nuovo adesso, specialmente in questo periodo in cui le cose stanno andando bene per tutti. Dobbiamo pensare più avanti, già al futuro. Non siete d'accordo? Dobbiamo essere sempre un passo avanti, se vogliamo rimanere tra i migliori sul mercato finanziario e ingegneristico." 

Qualche membro del CDA annuì, altri presero a parlottare tra loro non del tutto convinti.

"Siamo uno dei più importanti imperi finanziari del nostro Paese, se non il più importante. Persino il Presidente degli Stati Uniti ci ha accolto in questi ultimi anni alla Casa Bianca per congratularsi con noi, per come svolgiamo il nostro lavoro, trattiamo i nostri dipendenti, e rendiamo più ricco il nostro Paese..." si vantò Hope, alzandosi dalla sua poltrona. "Abbiamo riconoscimenti in ogni dove, siamo stati chiamati in numerosi programmi televisivi, siamo sempre sotto i riflettori e presi come d'esempio...e anche qualche volta, come stupidi argomenti di gossip! Ma i tempi, anche se non sembra, stanno cambiando, ed io non rifiuto le novità che il nuovo Presidente ha intenzione di mettere in atto."

"Che nessuno mi fraintenda, sono per il cambiamento..." aggiustò Josh, richiudendo le mani sul suo petto. "Ma non adesso, che abbiamo appena avuto un cambio di comando. Le quotazioni in borsa ci danno piena fiducia, gli investitori sono stati d'accordo nell'abbracciare il nuovo Presidente, ma aggiungere dell'altro, al momento, non mi sembra il caso." 

"Per il luogo in cui ci troviamo e il ruolo che rivestiamo, direi che può anche mettersi più comodo su quella poltrona per esprimere il suo parere, non trova signor Kane?" puntualizzò Ezekiel, dall'alto della sua posizione. Era in piedi, all'estremità della tavola lunga e rettangolare di vetro e acciaio. Dietro di lui c'era un meraviglioso panorama urbano, difficile da non notare. Il sole era quasi sul punto più alto del cielo, visibile tra i due grattacieli all'orizzonte. La sua luce si rifletteva ovunque. 

Il Palazzo di Tormalina di fianco, connesso al Palazzo di Vetro, tramite un ponte di vetro, coperto e sospeso, era quanto di più maestoso si potesse ammirare. Una vera opera di architettura e ingegneria non da poco, tanto da attirare migliaia di turisti di tutto il mondo, sin da quando era stato inaugurato... 
Molti lo definivano il ponte tra le stelle.

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