5. Attraverso il vetro "

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Ivan si arma di tutta la buona volontà, quella è pur sempre la sorella di Patrick. "Ari onestamente in questo momento non riesco a tollerare molto la tua presenza. Ti guardo e penso al male che ci hai fatto e per il dolore dato a me ti perdonerei anche ma per Patrick non ci riesco, lo immagino in quella piscina privo di vita e ricordo che è solo colpa tua. Per quasi un anno ho vissuto con il dubbio che l'uomo che amo mi poteva aver investito andando via senza lasciare tracce e senza sapere se fossi ancora vivo. Hai una vaga idea di cosa ho provato? Io volevo solo rincorrerlo a quella dannata festa per ricominciare e poi mi sono svegliato in un cazzo d'ospedale senza Patrick e questo è solo colpa tua e di Mencia, voi avete giocato con le nostre emozioni e il risultato è tuo fratello in un cazzo di letto per la seconda volta. Quindi per rispondere alla tua domanda non ti odio ma non ti perdonerò mai per averci spinti verso il baratro."

"Pensavo che non lo amassi più, credevo che non avresti mai potuto superare la morte di tuo padre e che il vederlo ti avrebbe solo spinto ad odiarlo, denunciarlo e spingerlo a farsi del male."

"Cosa credevi che amassi te? Solo perché siamo andati a letto mentre ero sotto l'effetto di droghe. Io ti ho portato a letto solo per ferire tuo fratello e me ne sono pentito perché io lo amo! Lui è il mio respiro e quando ha smesso di respirare gli ho dato tutto quello che avevo e lo farò sempre. È vero lo sbaglio è stato di Mencia ma lei era fragile e tu hai giocato con la sua paura, l'hai spinta a liberare un assassino e poi hai giocato con il dolore di tuo fratello, hai incendiato la sua macchina e sporcato il suo nome davanti a tutte le persone che ha amato, quando sono tornato nella sua vita lo hai spinto a continuare una squallida bugia-"

"È vero, tutto ma non ho spinto te a dirgli tutte quelle cattiverie, non sono stata io a dirgli che doveva morire al posto di tuo padre, non sono stata io a pagarlo come se fosse un volgare gigolò. Per cui puoi dirmi tutto quello che vuoi ma sappiamo entrambi che su quel letto lo hai spinto tu e per quanto io abbia sbagliato almeno lui era al sicuro. Non sapeva la verità e stava andando avanti con la sua vita, non dico che quello che ho fatto sia giusto e non ne vado fiera ma ho protetto i miei fratelli per cui se vuoi odiarmi per questo lo accetto ma non ti permetto di dire che ho scelto di proteggere solo Mencia perché mai e poi mai avrei permesso che Patrick pagasse."

"Non lo avrei mai permesso! Avrei pagato qualsiasi avvocato per tirarlo fuori ma almeno sarebbe stato con me ne saremo usciti insieme. Tu hai deciso per tutti ed è questo che non posso perdonarti."

"Lo dici adesso che conosci la verità ma quando Patrick ti ha detto che è stato lui ci hai creduto e lo hai distrutto, per cui forse non ho del tutto sbagliato nel portarlo via. Ivan basta giocare l'uno contro l'altro quando in quel letto c'è la persona che entrambi amiamo."

E per quanto faccia male Ivan è consapevole che Ari ha ragione. "In quel letto c'è la mia vita e se lui dovesse morire io lo seguirò. Tu puoi avere anche ragione ma solo quando lui si sveglierà insieme decideremo cosa fare."

"IO sono la sua gemella ed è un legame che non si può descrivere, ma hai ragione la sola cosa importante è che lui si svegli e comunque se ha una possibilità di vivere è solo grazie a te ed è per questo che io ti perdono per il male che gli hai fatto e non ostacolerò la vostra felicità, spero che un giorno mi perdonerai anche tu." E senza attendere una risposta Ari si alza e va a prendere aria.

Ivan si avvicina a mencia, la guarda dormire e anche se lo sa che dovrebbe avercela con lei proprio non ci riesce. "Patrick ti ama al punto di prendersi la colpa e di rinunciare a me e anche se odio il fatto che non si sia fidato di me sappi che ti proteggerò, andrò avanti sulla sua decisione e ti terrò lontano dai guai." Sussurra più a se stesso che a lei.

Ivan si alza, si guarda in giro e come un felino entra nella stanza di Patrick, sorride sentendosi un Romeo dei giorni nostri. "Lo so, avevo detto niente colpi di testa ma mi conosci non riesco più a stare lontano da te. Per cui ti prego di tornare da me amore perché se no diventerò pazzo." Nemmeno il tempo di finire la frase che quella macchina maledetta emette un altro suono infernale e mentre Ivan sta per impazzire consapevole che Patrick non potrà mai superare un'altra crisi, quel suono cambia il suo ritmo e quella voce che temeva di non sentire mai più gli scalda il cuore.

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